Comprensivi per davvero

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Transcript della presentazione:

Comprensivi per davvero un laboratorio di partecipazione attiva per migliorare la qualità dell'offerta formativa delle scuole di San Lazzaro

Legge 15 Luglio n. 111/2011 Art. 19 Razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica Comma 4: per garantire un processo di continuità didattica nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall’a.s. 2011–2012 la scuola dell’infanzia,la primaria e la secondaria di primo grado sono aggregate in I.C. … gli I.C. per acquisire l’autonomia devono essere costituiti con almeno 1000 alunni, ridotti a 500 (d.L. 600) per le istituzioni site … Comma 5: omissis .. Tutto è scaturito da una norma inserita nella manovra finanziaria divenuta Legge il 15 Luglio scorso: per la “razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica” viene ritoccato il dimensionamento degli Istituti Comprensivi, generando, tra l’altro, un conflitto di attribuzione con le competenze delle Regioni.

ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONE EMILIA ROMAGNA Oggetto n. 1771: Indirizzi regionali per la programmazione territoriale dell’offerta di istruzione … organizzazione della rete scolastica … aa.ss. 2012/2013 2013/2014 2014/2015 “… nel rispetto della L.111, spetta ai Comuni e alle Provincie effettuare le operazioni di riorganizzazione della rete scolastica, anche prevedendo soppressioni, fusioni, sdoppiamenti e cambi di aggregazione di scuole o parti di esse (plessi, sezioni staccate, succursali) …” Tant’è che la nostra Regione ed altre hanno subito posto ricorso alla Corte Costituzionale, oltre che rinnovare propri indirizzi per la programmazione territoriale dell’offerta di istruzione e l’organizzazione della rete scolastica.

CONSIGLIO COMUNALE DI SAN LAZZARO DI SAVENA Avvio del processo di riorganizzazione della rete scolastica di San Lazzaro di Savena – Approvazione indirizzi - 15 Novembre 2011 Essenza della delibera: Avvio del processo, finalizzato alla costituzione di tre IC, in attuazione della L. 111 e coerente con gli indirizzi regionali. Riconoscimento, quale parte integrante, delle risultanze proposte dal Tavolo tecnico interistituzionale istituito allo scopo. Mantenimento in essere dell’attuale assetto scolastico delle due Direzioni Scolastiche e della Direzione della secondaria di 1° grado. Gradualità del processo di attuazione fissato per l’a.s. 2014 – 2015. Con coerenza, il Comune di san Lazzaro di Savena, nell’alveo delle linee guida regionali, ha avviato il suo processo di riorganizzazione impegnando l’intera finestra temporale da qui all’anno scolastico 2014 – 2015. Oggi siamo qui per riprendere il percorso tracciato il 15 Novembre scorso. Il terzo periodo dell’allegato alla delibera riporta infatti: “Nella realizzazione di questo progetto didattico-organizzativo dovrà essere datoadeguato spazio all’innovazione, alla formazione, alla comunicazione e all’informazione e saranno coinvolti esperti a garanzia della correttezza tecnica di tutti i passaggi previsti”. Grazie Ispettore Cerini per essersi reso disponibile.

Un triennio per gestire un processo complesso: Delibera del 15.11.2011 Un triennio per gestire un processo complesso: Sviluppi dell'edilizia; Nuovo quadro giuridico (Titolo V) ed evoluzione del sistema delle autonomie scolastiche; Funzionalità gestionale; Qualità del sistema scolastico territoriale; Partecipazione dei soggetti interessati E’ una scelta obbligata per un processo di consapevole condivisione di obiettivi educativi, didattici, organizzativi e gestionali cui sono chiamati tutti i Soggetti istituzionale nell’ambito delle proprie autonomie. Nello specifico poi del nuovo progetto di rete scolastica, nuove responsabilità e nuove professionalità dovranno formarsi con la tensione del cambiamento e dell‘innovazione.

Superare l'antinomia tra riforme ed innovazioni La storia del nostro sistema scolastico è una storia di cambiamenti senza miglioramenti a prescindere dalle intenzioni riformistiche (v. il caso degli I.C., nati come scuole dell'identità territoriale e del curricolo formativo verticale). Le riforme spesso non cambiano le scuole ma le peggiorano, a meno che non diventino innovazioni, e ciò succede quando gli attori interni sono capaci di interpretarle secondo una logica di miglioramento. Un grande progetto politico e culturale, una vera e propria riforma per San Lazzaro, non può prescindere da una matrice formativa circolare che veda le azioni di un intero “villaggio” concorrere alla formazione dei propri giovani componenti, cittadini di domani.

Il Progetto “Comprensivi per davvero” vuole essere una startup della scuola di S.Lazzaro: è un'attività laboratoriale centrata sull'innovazione. Dunque, è necessario monitorare e guidare i processi di lavoro laboratoriale guardare all'I.C. come ad un'opportunità di innovazione attivare tutte le risorse disponibili mettere in moto metodi di lavoro nuovi fare ricerca, formazione, sperimentazione. AMBITO 6 è anch’esso un elemento del “nuovo orizzonte” entro il quale si apre l’estensione di un territorio che vuole fare fronte comune alle criticità condividendo obiettivi e programmi. Consorziarsi, fare massa critica per essere più performanti nel dare risposte alle cittadinanze, soprattutto in situazioni di pesante difficoltà economica e di tenuta della qualità dei servizi alle Persone.

Obiettivo del Progetto Dare una identità pedagogica comune agli istituti comprensivi di S. L. con le radici sul territorio. Creare una struttura dinamica ma unitaria tra scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado convergendo verso un modello gestionale comune. Definire scelte educative comuni tra le comunità professionali presenti nelle scuole e la comunità sociale costituita dalle famiglie. Elaborare scelte curriculari chiare e comuni tra le diverse comunità professionali dei diversi gradi di scuola. In questo senso, anche la sottoscrizione di intenti da parte di chi ha responsabilità politiche ed amministrative consolida la visione della sovracomunalità quale risposta di una politica che può anche essere a-partitica o, meglio ancora, inter-partitica, guidata dal bene comune.

Opzioni fondamentali del progetto Unitarietà attraverso l'adozione di regole condivise, norme comuni, decisioni assunte democraticamente. Continuità verticale ed orizzontale del curricolo. Qualità formativa intesa anche come equità ed eccellenza. Cominciamo ora a “mettere le mani nel piatto” richiamando le situazioni in essere distribuite ai vari livelli territoriali: come si presentano i percorsi di attuazione del modello “Istituto comprensivo”, nella geografia di Ambito 6.

L' Autonomia scolastica è funzionale Quadro giuridico D.P.R. n. 275/1999 L' Autonomia scolastica è funzionale intesa come progettualità formativa nel rispetto delle competenze degli E.L. e degli obiettivi nazionali del sistema d'istruzione; mirata allo sviluppo della persona umana; In grado di garantire il successo formativo. E come in quella della Provincia di Bologna …. Tanto e solo per comprendere che a San Lazzaro si presenta la necessità di coprire il gap di una riforma scolastica tutta da studiare ma facendo tesoro delle esperienze positive maturate.

Quadro giuridico D.P.R. n. 275/1999 Autonomia didattica:tutte le iniziative didattiche finalizzate al successo formativo di tutti gli alunni. Autonomia organizzativa: promozione e sostegno di processi innovativi e di miglioramento. Autonomia di ricerca,sperimentazione,sviluppo: formazione, ricerca, documentazione, integrazione La verticalità dei cicli scolastici che sono a compendio dell’Istituto comprensivo non possono prescindere dai numeri che compongono la popolazione scolastica nel nostro Comune. Nel suo complesso essa dispone di una distribuzione necessaria e sufficiente per ipotizzare tre Istituti Comprensivi nell’alveo della “flessibilità numerica” a guida della Regione ER.

Quadro giuridico D.P.R. n. 275/1999 Ampliamento ed arricchimento dell'offerta formativa:iniziative coerenti con le finalità formative della scuola, programmati sulla base di accordi con gli Enti locali. Reti di scuole: accordi tra scuole per perseguire proprie finalità. Flessibilità curriculare: il 20% dell'orario curriculare può essere utilizzato in modo flessibile per introdurre nuove discipline o attività. Secondo le frecce degli sviluppi demografici attesi, la “domanda di scuola” ha proiezioni significative di crescita nelle due fasce scolari della primaria e della secondaria di primo grado, come si evince dalla finestra grafica 2011 - 2015. 12

Come e quando realizzare il progetto: a.s. 2012/2013 – FASE I -ricerca/azione/formazione Accordo di rete fra le scuole del territorio di S.L. Intesa con il Comune di San Lazzaro Costituzione dei Laboratori tematici: 1.ricerca e sperimentazione curriculare 2.Relazioni tra scuola e territorio 3.Gestione ed organizzazione del sistema scolastico di San Lazzaro Tutto è scaturito da una norma inserita nella manovra finanziaria divenuta Legge il 15 Luglio scorso: per la “razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica” viene ritoccato il dimensionamento degli Istituti Comprensivi, generando, tra l’altro, un conflitto di attribuzione con le competenze delle Regioni.

Come e quando realizzare il progetto: a.s. 2013/2014 – FASE II -Monitoraggio e diffusione Primi esiti dei percorsi curriculari oggetto di sperimentazione Valutazione qualitativa degli esiti Formazione ed aggiornamento Diffusione degli esiti dei tre laboratori Messa a punto del modello degli istitutivi “Comprensivi per davvero”. Tutto è scaturito da una norma inserita nella manovra finanziaria divenuta Legge il 15 Luglio scorso: per la “razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica” viene ritoccato il dimensionamento degli Istituti Comprensivi, generando, tra l’altro, un conflitto di attribuzione con le competenze delle Regioni.

“Comprensivi per davvero” Contributi per migliorare ed arricchire il progetto... “Comprensivi per davvero” ---------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------- Tant’è che la nostra Regione ed altre hanno subito posto ricorso alla Corte Costituzionale, oltre che rinnovare propri indirizzi per la programmazione territoriale dell’offerta di istruzione e l’organizzazione della rete scolastica.