Smart Cities and Communities:

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Smart Cities and Communities: Le misure e gli strumenti per la ricerca e l’innovazione in Regione Lombardia Armando De Crinito Direttore Generale Vicario DG Università, Ricerca e Open Innovation Regione Lombardia Smart Cities and Communities: Esperienze di successo e prospettive future Milano, 5 aprile 2016

“orientati alla domanda” “orientati all’offerta” Revisione del policy mix per la promozione dell’innovazione (2009) Il portafoglio di politiche per l’innovazione era incentrato esclusivamente sul sostegno all’offerta, dal 2009 è proiettato (anche) sulla costruzione di una domanda (pubblica). Strumenti “orientati alla domanda” Strumenti “orientati all’offerta” Strumenti tesi a creare e convogliare la domanda di ricerca, sviluppo e innovazione e di beni e servizi ad alto contenuto innovativo. Interventi mirati a finanziare e sostenere l’offerta di prodotti o servizi innovativi e a finanziare in modo strutturale le infrastrutture di ricerca

La centralità della domanda pubblica nel processo di innovazione Il settore pubblico deve fronteggiare sfide complesse Frammentazione del mercato pubblico e duplicazione della spesa, dei progetti, degli investimenti in R&S Limitata capacità di investimento in innovazione del settore privato e di accesso al mercato (specialmente PMI) RIDEFINZIONE del RUOLO dell’ACQUIRENTE PUBBLICO come CREATORE DI NUOVI MERCATI, facendo leva sulle risorse già disponibili AGGREGAZIONE DELLA DOMANDA e CONDIVISIONE DEI RISULTATI CON ALTRI POTENZIALI ACQUIRENTI PUBBLICI CONDIVISIONE DEI RISCHI (E DEI BENEFICI) tra ACQUIRENTE PUBBLICO E FORNITORE e AMPLIAMENTO della PARTECIPAZIONE da parte delle PMI

Gli strumenti di appalto per incentivare l’innovazione Mancanza di soluzioni commerciali o inadeguatezza delle soluzioni esistenti tale da richiedere una significativa attività di R&S Prossima commercializzazione della soluzione desiderata (o non disponibilità su scala commerciale), tanto da richiedere attività di sviluppo incrementale Disponibilità sul mercato, su scala commerciale, della soluzione desiderata per soddisfare un dato fabbisogno pubblico Appalto pubblico pre-commerciale (servizi R&S) Appalto pubblico commerciale di soluzione innovativa (fornitura) Appalto pubblico tradizionale (fornitura) Livello di innovazione +++ +

L’importanza di non invertire «obiettivo» con «effetto» Lo strumento dell’ appalto pre-commerciale: una duplice valenza STRATEGIA DI PROCUREMENT ORIENTATA ALL’INNOVAZIONE Obiettivo: Ottimizzare la spesa pubblica, incrementando la qualità e sostenibilità dei servizi pubblici e garantendo il miglior rapporto qualità-prezzo lungo tutto il ciclo di vita. CONDICIO SINE QUA NON Impatto : Abilitare la prestazione innovativa del settore industriale, ampliare la partecipazione e promuovere l’emergere di nuove imprese innovative, in particolare PMI, rendendole capaci di competere nei mercati globali. EFFETTO POLITICA PER L’INNOVAZIONE TRAINATA DALLA DOMANDA L’importanza di non invertire «obiettivo» con «effetto»

La leva della domanda regionale nel processo di innovazione Offre (NUOVE) prospettive di mercato (su scala globale) alle imprese Consente al settore pubblico di sperimentare in un contesto reale Si traduce in valore immediatamente percepito dalla popolazione Abilita la partecipazione diretta delle PMI e la crescita aziendale Determina incentivi spontanei e addizionali ad innovare

Tempi, risorse e modalità per l’appalto pre-commerciale pilota Dialogo tecnico Appalto pubblico pre-commerciale 750.000€ Selezione di UN fabbisogno di innovazione Verifica e attestazione delle prestazioni Occasioni di comunicazione e promozione dei risultati Individuazione del contesto operativo reale per la sperimentazione Aprile ‘12 10 Giugno ‘12 Giugno ‘12

Il processo regionale di attivazione dell’appalto pre-commerciale pilota Fase # 1: Analisi dei fabbisogni tecnologici in ambito sanitario Macro-analisi della spesa sanitaria Fase # 2: Individuazione delle priorità di innovazione Selezione della stazione appaltante e stipula accordo ex art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii. Sessioni di brainstorming per esplorare i fabbisogni / desiderata degli utenti Identificazione del portafoglio di progetti di innovazione tecnologica Ricerca di anteriorità sui brevetti Dialogo tecnico aperto con il settore industriale Messa in priorità e selezione dei progetti di innovazione 23 aprile 2012

Il processo regionale di attivazione dell’appalto pre-commerciale pilota Fase # 3: Gestione della procedura di appalto pre-commerciale pilota Fase # 4: Definizione del modello regionale e messa a regime Gestione della procedura in fasi Definizione delle linee guida regionali Progettazione organizzativa e gestionale Costituzione di un fondo regionale per l’innovazione da giugno 2012 dicembre 2014

DG Università, Ricerca e Open Innovation Il modello organizzativo regionale R REGIONE LOMBARDIA DG Università, Ricerca e Open Innovation PA Erogatrice del servizio pubblico Erogatore del servizio pubblico e destinatario dell’innovazione PA erogatrice del servizio pubblico e destinataria dell’innovazione Necessità di un coinvolgimento diretto del sistema pubblico regionale erogatore di servizi di interesse pubblico e fruitore dell’innovazione

Fattori chiave di successo del modello lombardo Ruolo di coordinamento, di progettazione, di indirizzo e guida da parte di DG UROI versus partecipazione diretta dei soggetti pubblici locali erogatori di servizi e destinatari dell’innovazione, sia nella fase di individuazione del fabbisogno, nella conduzione dell’appalto e nella sperimentazione. Metodologie rigorose di analisi/descrizione dei fabbisogni di innovazione e di analisi dello stato dell’arte della tecnologia e del gap di innovazione. Prospettiva europea, sia in termini di analisi/aggregazione della domanda che di disseminazione dei risultati. Definizione di un sofisticato modello di incentivi e di compartecipazione nei risultati commerciali delle imprese. Progettazione basata su competenze multidisciplinari ed integrate (tecniche, economiche e giuridiche).

Il ruolo di Regione Lombardia DG UROI Presidio regionale unico per l’attuazione e la disseminazione degli strumenti di procurement di ricerca-sviluppo e innovazione all’interno del GdL «Coordinamento tecnico regionale per la ricerca e l’innovazione». Indirizzare e stimolare il settore pubblico regionale, anche mediante l’aggiornamento delle competenze, a cogliere le opportunità offerte dallo sviluppo di soluzioni innovative, ovvero ad agire come “cliente intelligente” su tematiche strategiche e prioritarie per la programmazione regionale; Promuovere, attivare, supportare e monitorare la progettualità regionale; Promuovere l’aggregazione della domanda pubblica di innovazione, anche fuori dai confini regionali, contribuendo a superare la frammentazione di competenze e di budget, a generare un mercato potenziale di dimensioni significative per incentivare le imprese ad elaborare soluzioni innovative e a rafforzare il ruolo di Regione Lombardia nello Spazio Comune europeo della ricerca e dell’innovazione, anche mediante la partecipazione alle call europee; Incentivare comportamenti virtuosi, da parte del settore pubblico regionale, orientati all’ottimizzazione e qualificazione della spesa pubblica in chiave innovativa e all’uso della leva dell’innovazione per conseguire economie di scala nel medio-lungo termine.

Il riconoscimento Europeo come best practice (dal 2013) REGION of LOMBARDIA

Opportunità di finanziamento EU per le smart cities H2020Call ICT 27 (d) Robotics based solutions for smart city applications (€ 7M; 25 Apr 2017) Tematiche: gestione dei rifiuti, trasporti (con particolare attenzione alla mobilità intelligente), fornitura di utenze e servizi urbani, prestazione di assistenza sanitaria, assistenza sociale ed educazione (compresa l'innovazione sociale). Valore: EUR 5-7M Requisiti: destinata a (aggregazioni) di pubbliche amministrazioni; partecipazione di almeno 3 soggetti indipendenti (3 Paesi Membri), di cui 2 stazioni appaltanti indipendenti (erogatori dei servizi pubblici e destinatari finali dell’innovazione di riferimento). Impatti attesi: Verificabile aumento del livello di capacità di sistema nei domini applicativi di riferimento, in particolare miglioramento dell'innovatività, della robustezza e della longevità dei robot impiegati in ambienti difficili Validazione della tecnologia robotica nel contesto smart city, per favorire l'approvvigionamento della tecnologia robotica per le applicazioni civili di tutti i giorni. Nuove opportunità di mercato per i fornitori di tecnologia robotica Riduzione della frammentazione del mercato e potenziale elaborazione di norme/standard (per gli appalti) di settore

Grazie per l’attenzione. www.regione.lombardia.it