L’ipotesi realista: G. Courbet (Ornans, 1819 – La Tour-de-Peilz, Svizzera, 1877) « Fai quello che vedi, che senti, che vuoi »
G. Courbet, Gli Spaccapietre, 1849, già a Dresda, Gemäldegalerie (opera andata distrutta durante la seconda guerra mondiale)
G. Courbet, studio per Gli Spaccapietre, collezione privata svizzera
G. Courbet, Funerale a Ornans, 1849-50, Parigi, Musée d’Orsay (ca. 7x 3.5 m)
G. Courbet, L’atelier del pittore, 1854-55, Museo D’Orsay, 361×598 cm ”È il mondo che viene a farsi dipingere da me: a destra gli eletti, ovvero gli amici, i lavoratori, gli appassionati del mondo dell'arte. A sinistra, gli altri, coloro che conducono un'esistenza banale, il popolo, la miseria, la povertà, gli sfruttati, gli sfruttatori, le persone che vivono della morte altrui”
Lo svelamento della “Verità”
Proudhon: il filosofo anarchico Promayet: il musicista Coloro che sono vivi intellettualmente e spiritualmente e che incarnano le idee dell’artista Proudhon: il filosofo anarchico Baudelaire: il poeta I due amanti Promayet: il musicista
Coloro che vivono della morte Il manichino (l’arte accademica) La prostituta Il bracconiere Il mendicante Il rabbino La miseria
G. Courbet, L’origine del mondo, 1866, Parigi, Musée d’Orsay
G. Courbet, La trota, 1872, Zurigo, Kunsthaus
Il realismo in Italia: la pittura macchiaiola
PRINCIPALI ESPONENTI: Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Raffaello Sernesi, Giovanni Boldini Nella realtà non esistono né il disegno né la linea di contorno. Il nostro occhio è colpito solo dai colori organizzati in masse contrapposte. Il passaggio da un oggetto all’altro avviene attraverso un cambiamento di colore. La pittura deve ricostruire la realtà per masse di colore, per MACCHIE. Il disegno e il chiaroscuro tendono a sparire.
Giovanni Fattori, la rotonda dei bagni Palmieri, 1866, 12x35, Firenze, Galleria di arte moderna
Giovanni Fattori, In vedetta, 1872, Valdagno, collezione privata
Giovanni Fattori, Bovi al carro, 1870, Firenze, Galleria di arte moderna
Silvestro Lega, Il canto dello stornello 1867, Firenze, Galleria dell’Arte Moderna
Silvestro Lega, Il pergolato 1868, Milano, Brera
Raffaello Sernesi, Tetti al sole, Roma, Galleria nazionale d’arte moderna