ENZIMI.

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Transcript della presentazione:

ENZIMI

REAZIONI CHIMICHE Perché una reazione chimica avvenga devono essere soddisfatte tre condizioni: I reagenti (substrati) devono entrare in collisione Le collisione tra le molecole dei reagenti devono avvenire con un orientamento corretto I reagenti devono avere una energia sufficiente che viene chiamata ENERGIA di ATTIVAZIONE

Enzimi: catalizzatori biologici Si combinano transientemente col substrato e ne abbassano l’energia di attivazione Non modificano l’equilibrio della reazione, ma solo la velocità con la quale l’equilibrio viene raggiunto Permettono ad una reazione chimica di procedere a velocità considerevole a temperature nettamente inferiori a quelle necessarie in assenza di enzima Non vengono modificati nella reazione, e al termine della reazione sono subito disponibili per catalizzare una nuova reazione

Energia di attivazione P Energia Stato iniziale Stato finale Energia di attivazione Energia di attivazione senza catalizzatore Energia di attivazione con catalizzatore Energia liberata dalla reazione Energia di attivazione= eg indispensabile per poter reagire. E’ una barrriera energetica che deve essere superata (raggiunta), tanto è piu’ alta, tanto e’ piu’ lenta la velocita’ della reazione.

Modello Lock and Key: l’enzima si combina chimicamente col substrato Gli enzimi sono caratterizzati da elevata specificità Il sito attivo è costituito dal “negativo” del substrato Si formano legami ionici e elettrostatici esatti fra enzima e substrato Riconoscimento spesso tridimensionale Gli enzimi possono distinguere gli stereoisomeri

Velocità di reazione ed attività enzimatica - Velocità di reazione: quantità di substrato trasformata nell’ unità di tempo - Attività enzimatica: attivita’ catalitica di un enzima. Viene espressa in Unita’ Enzimatiche Internazionali (UEI). 1 UEI=quantità di enzima che converte 1µmol di substrato in 1 minuto

Classificazione internazionale degli enzimi in base al tipo di reazione che essi catalizzano 1 - ossidoreduttasi: reazioni di ossido-riduzione, con aggiunta o rimozione di atomi di idrogeno da gruppi chimici 2 - transferasi: trasferimento di gruppi chimici da una molecola ad un'altra 3 - idrolasi: rottura di legami mediante aggiunta di acqua (idrolisi) 4 - liasi: reazioni di addizione a doppi legami 5 - isomerasi: reazioni di trasformazione di una molecola nel suo isomero, trasferimento intramolecolare di gruppi 6 - ligasi: reazioni di formazione di nuovi legami, che utilizzano ATP come fonte di energia

COFATTORI Coenzimi: piccole molecole organiche, spesso derivate da vitamine, che mediano il legame tra enzima e substrato Ioni metallici: esempio Fe, Zn, Cu, Mn, stabilizzano la proteina e possono funzionare come accettori o donatori di elettroni

COENZIMI Piccole molecole organiche, spesso derivate da vitamine Si legano con forte affinità a enzima e substrato Spesso fungono da secondo substrato Determinano la specificità della reazione catalizzata

Adenosin trifosfato (ATP) Coenzima delle chinasi, trasferisce un gruppo Pi al substrato Esempio: Glucosio + ATP  Glucosio-6-fosfato + ADP In molte chinasi, il substrato vero è Mg-ATP

Nicotinamide Adenina Dinucleotide (NAD+) Coenzima di deidrogenasi Derivato da niacina Trasferisce un H-: Es: lattato + NAD+  piruvato + NADH + H+ Esiste una forma fosforilata NADP+ H-

Flavina adenina dinucleotide (FAD) H Coenzima di deidrogenasi Derivato da riboflavina (vit. B2) Trasferisce due atomi di idrogeno da/a substrati Esempio: Succinato + FAD  Fumarato + FADH2

Coenzima A Trasportatore e attivatore di gruppi acilici (acidi grassi) e di acetile CH3-C=O

Metalli di transizione (Fe, Zn, Cu, Mn…) Cofattori più che coenzimi Presenti in 2/3 degli enzimi Agiscono come stabilizzatori della proteina e come donatori/accettori di elettroni

Fattori che influenzano l’attività di un enzima pH, influenza la struttura terziaria, la distribuzione delle cariche dei gruppi coinvolti nel legame con il substrato o nel processo catalitico Temperatura, influenza la velocità della reazione catalitica (effetto positivo); elevate temperature denaturano gli enzimi (effetto negativo) Concentrazione del substrato Modificazioni covalenti (es.taglio proteolitico, fosforilazione)

pH e attività enzimatica Temperatura e attività enzimatica Per ogni enzima esiste una temperatura ottimale

Regolazione dell’attività enzimatica mediante proteolisi Attivazione di zimogeni Esempio:

Regolazione dell’attività enzimatica: Modificazione degli enzimi mediante Fosforilazione La fosforilazione AUMENTA l’attività di alcuni enzimi La fosforilazione DIMINUISCE l’attività di altri enzimi

Inibizione dell’attività di un enzima Inibitori irreversibili, inibiscono l’enzima legandosi ad esso in modo stabile, con interazioni covalenti. Modificano chimicamente l’enzima, che così perde la capacità di interagire con il substrato o di catalizzare la trasformazione Molti veleni e composti mercuriali (reagiscono con -SH dei residui di Cys) Cianuro, reagisce con gli ioni metallici degli enzimi della catena respiratoria Diisopropil fluorofosfato (Sarin), gas nervino, inibisce gli enzimi contenenti Ser (acetilcolinesterasi)

Inibitori reversibili, possono legarsi nel sito attivo al posto del substrato (inibitore competitivo), oppure si legano al altri siti dell’enzima, riducendone l’attività (inibitore non competitivo) Inibitore competitivo non competitivo

Esempi di inibizione enzimatica competitiva Metotrexato o antifolato, antileucemico che rallenta la biosintesi di purine e pirimidine

Inibizione enzimatica competitiva Esempio di terapia medica basata sull’inibizione competitiva: - Avvelenamento da metanolo: H CH3OH Metanolo Formaldeide tossica Enzima: alcool deidrogenasi L’assunzione di metanolo provoca cecita’ perche’ gli occhi sono particolarmente sensibili alla formaldeide. L’etanolo compete efficaciemente con il metanolo, essendo un substrato alternativo dell’alcol deidrogenasi. Terapia: lenta infusione intravenosa di etanolo, per rallentare la formazione di formaldeide, mentre i reni eliminano il metanolo che passera’ nelle urine. Infusione intravenosa di : CH3-CH2OH Etanolo acetaldeide acetato

Farmaci come inibitori enzimatici clinicamente utili Alcuni esempi: Inibitori della Cyclooxygenase come antiinfiammatori, particolarmente utili es nella terapia artrite (aspirina; ibuprofen) Inibitori di HMG-CoA Reductase per il trattamento della ipercolesterolemia (atorvastatin; pravastatin) Inibitori dell’ Angiotensin Converting Enzyme (ACE) per il controllo della pressione arteriosa, terapia malattie cardiovascolari e dell’insufficienza renale cronica (captopril; ramipril)

Enzimi del plasma Specifici del plasma, con un ruolo ben definito (es: enzimi della coagulazione) Specifici di un tessuto, si ritrovano nel plasma solo in seguito alle lesioni di cellule di quel tessuto/i o organi in cui l’enzima si trova normalmente Il dosaggio di numerosi enzimi puo’ avere utilità ai fini diagnostici

Aumento in circolo di enzimi specifici,normalmente presenti a basse concentrazioni Esempio: Infarto miocardico