Il patto di stabilità e crescita e il debito pubblico in Italia

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Focus 4 Il patto di stabilità e crescita.
Advertisements

GLI ACCORDI DI MAASTRICHT Corso di politica economica europea- Prof. Roberto Fanfani Corso di politica economica - Prof. Roberto Fanfani Il nuovo trattato.
GLI ACCORDI DI MAASTRICHT Il nuovo trattato dellUnione europea viene ratificato dai Paesi membri nel 1992 Corso di Laurea in Scienze Statistiche Politica.
GLI ACCORDI DI MAASTRICHT Corso di politica economica europea- Prof. Roberto Fanfani Corso di politica economica - Prof. Roberto Fanfani Il nuovo trattato.
GLI ACCORDI DI MAASTRICHT Corso di politica economica europea- Prof. Roberto Fanfani Corso di politica economica - Prof. Roberto Fanfani Il nuovo trattato.
Università di Pavia LUTILIZZO DELLE ISTITUZIONI UE NEL FISCAL COMPACT TRATTATI DI SCHENGEN E DI PRÜM I POTERI DI COMMISSIONE E CONSIGLIO NEGLI ARTT. 3.
GLI ACCORDI DI MAASTRICHT
GLI ACCORDI DI MAASTRICHT E IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO Corso di Politica Economica – 2014/2015 Prof.ssa Cristina Brasili Laurea in Sviluppo e Cooperazione.
IL BILANCIO DELLO STATO Stato sociale  ingente spesa pubblica Leggi di spesa devono indicare i mezzi per farvi fronte (obbligo di copertura: art. 81.3)
Introduzione dell’Euro ( )  fine tassi di cambio variab. tra monete fuse in € BCE (1998) e SEBC: Politica Monetaria accentrata e indipendente.
GLI ACCORDI DI MAASTRICHT e IL PATTO DI STABILITÀ E CRESCITA Corso di Politica Economica – 2015/2016 Prof.ssa Cristina Brasili Laurea in Scienze Statistiche.
1 Capitolo 3 Politica fiscale: andamento dei principali indicatori Marcella Mulino Marzo 2012.
Il processo di bilancio fra Parlamento e Governo Sulla cd “finanza pubblica”
La governance economica 1.Titolo VIII TFUE (artt ) 2.Trattato MES (2012) 3.Fiscal Compact (2012)
Istituzioni e disoccupazione I modelli di Blanchard e Nickell et al.
Elena Pasini24/06/2016 Dal patto di stabilità all’equilibrio di bilancio.
Università di Pavia NOMINATO DAL CONSIGLIO EUROPEO CON L’ACCORDO DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE È PRESIDENTE DELLA FORMAZIONE AFFARI ESTERI DEL CONSIGLIO.
Università di Pavia INIZIALMENTE: CONTRIBUTI DEGLI STATI MEMBRI (≠CECA) TUTTAVIA, L’ART. 201 TCE CONCEPIVA QUESTO SISTEMA COME PROVVISORIO “LA COMMISSIONE.
SISTEMA CREDITIZIO E BANCARIO
L’economia europea: fuori dalla crisi? Jacopo Ventura e Luisa Pomarici
I saldi di finanza pubblica e i vincoli europei,
Mauro Marè Viterbo, 5 marzo 2013
Capitolo 32 L’Unione Monetaria Europea
GLI ACCORDI DI MAASTRICHT e Il patto di stabilità e crescita
Sulle determinanti dell’economia sommersa
L’Unione economica e monetaria
La governance economica dell’UE
La governance economica
LA SPEZIA LA SMART CITY ALLA SFIDA DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Il DEF e le previsioni degli effetti
POLITICA COMPARATA A.A Roberto Di Quirico
La Banca Centrale Europea (BCE)
Diritto dell’Unione europea
La Banca Centrale Europea - Le operazioni
Programma del corso e indicazioni operative
CRISI DEGLI STATI NAZIONALI
DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Allargamento, adesione, recesso
Il pareggio di bilancio nella Costituzione: opportunità o illusione?
Le istituzioni dell’UE
IL SISTEMA DI BILANCIO SPAGNOLO
POLITICHE DI BILANCIO E RAPPORTI CON UE IN TEMA DI FINANZA PUBBLICA
Maastricht: nuove istituzioni?
Il patto di stabilità e crescita e il debito pubblico in Italia
Il patto di stabilità e crescita e il debito pubblico in Italia
GLI ACCORDI DI MAASTRICHT e Il patto di stabilità e crescita
Il processo di bilancio fra Parlamento e Governo
Storia – obiettivi - istituzioni - allargamento
La vision delle società scientifiche
La governance economica dell’UE
Il processo di bilancio fra Parlamento e Governo
Tunisia: rischi e prospettive per le imprese italiane
Università degli Studi di Roma «Tor Vergata»
SINTESI BILANCIO 2010 Comune di Padova
LE POLITICHE EUROPEE: LA POLITICA DI BILANCIO
Relazioni Internazionali
PIL reale e PIL monetario
La Banca Centrale Europea (BCE)
Scienza Politica (M-Z) A.A
POLITICA MONETARIA EUROPEA E POLITICHE FISCALI NAZIONALI
Proposta di Bilancio 2016.
Politica fiscale UME.
Da Roma a Lisbona: Piano per l’Innovazione la Crescita e l’Occupazione
Sulle determinanti dell’economia sommersa
La Banca Centrale Europea - Le operazioni
Procedure di bilancio:
Relazioni Internazionali
Diritto dell’Unione europea
Relazioni Internazionali
Diritto dell’Unione europea
La lezione di oggi tratterà dei punti 2-3 in grassetto
Transcript della presentazione:

Il patto di stabilità e crescita e il debito pubblico in Italia Corso di Politica Economica – 2015/2016 Prof.ssa Cristina Brasili Laurea in Scienze Statistiche Il patto di stabilità e crescita e il debito pubblico in Italia

Debito/PIL nei paesi dell’UE - 2004

Deficit-PIL nei paesi dell’UE - 2004

Il patto di stabilità e crescita Mantovani A., Mattarin L, Economia dell’integrazione europea, Il Mulino, Bologna 2008 (cap 5 pp. 163-200) Il patto di stabilità e crescita fu firmato a Amsterdam nel 1997, come parte integrante di quello dell’Unione europea I principi cardine del patto erano: Rispettare un deficit pubblico vicino al pareggio o in surplus, nel medio termine. Non superare il deficit annuale del 3% del PIL Tranne nei casi di una recessione eccezionale e improvvisa (maggiore di 0,75% del PIL) Le sanzioni previste per chi sfora il 3% Preavviso di infrazione (early warning) e rientro nell’anno successivo Deposito non remunerativo del 0,2% del PIL (più 0,1% per ogni percentuale in più di sforamento)

Il patto di stabilità e crescita Rischi Il paese indebitato ha maggiori difficoltà a collocare il proprio debito (maggiori tassi di interesse) Il rischio paese non dovrebbe contagiare gli altri paesi, anche perché alla BCE non è permesso salvare un paese prossimo alla bancarotta (no bail-out) I problemi I paesi non sono andati verso il pareggio del bilancio Difficoltà di mantenere elevati saggi di sviluppo del PIL

Il nuovo patto di stabilità Stabilito dal Consiglio europeo del marzo 2005 Minore rigidità nel rispetto del 3% del deficit annuale Minore crescita rispetto al potenziale o crescita negativa Misure temporanee per riforme strutturali (effetti negativi di riforme, pensioni o sanità) Rientro più flessibile e contrattato con le autorità europee Prescrizioni di medio termine Il rientro del deficit deve tenere presente l’andamento del ciclo economico e delle misure una tantum Il rientro può essere dello 0,5% all’anno con un bilancio in pareggio fissato per il 2011 (per quasi tutti i paesi)

Il nuovo patto di stabilità dopo la crisi 2008-2010 Proposto dal Consiglio dei ministri Ottobre 2010 Maggiore rigidità nel rispetto del deficit e rientro dal debito pubblico Sanzioni quasi immediate One contentious question (among many) was the degree of “automaticity” in imposing sanctions on the spendthrift. The hawks wanted punishment to be inflicted more or less on the say-so of the European Commission, the EU's civil service; it should be a technical decision, unclouded by political considerations. Ministers could only block sanctions if they could muster a qualified majority (with votes weighted according to the size of countries) against it. Prescrizioni di medio termine Potenziare il sistema di sorveglianza dei bilanci Definire procedure di valutazione ex ante “Semestre europeo” di sorveglianza dei bilanci e sull’agenda economica di ciascun paese

Obiettivo di medio periodo: “Fiscal Compact” Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance dell’Unione economica e monetaria (2 Marzo 2012) Obiettivo di medio periodo: Regola del pareggio di bilancio, con uno scostamento dal deficit strutturale dello 0,5% del PIL Il rientro del Debito prevede una riduzione di un ventesimo all’anno (1/20) dello scostamento del rapporto Debito/Pil del Paese dal 60%. E’ richiesta la regola del pareggio del bilancio a livello costituzionale Il pareggio di bilancio è stato introdotto nella Costituzione il 20 Aprile 2012, con legge costituzionale n.1/2012

La finanza pubblica e il debito pubblico Dott.ssa Arianna Moschetti

La finanza pubblica e il debito pubblico Da studiare Politica Economica e Macroeconomia Vittorio Valli e altri, paragrafi 7.6, 7.7, 7.8 (2010), Ed. Carocci La finanza pubblica e il debito pubblico Dott.ssa Arianna Moschetti Da pag 10 a pag 13 E da pag 21 a pag 45 Da leggere: Mantovani A., Mattarin L, Economia dell’integrazione europea, Il Mulino, Bologna 2008 (cap 5 pp. 163-200)