Letteratura di viaggio età antica e medievale 4

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Transcript della presentazione:

Letteratura di viaggio età antica e medievale 4

Il viaggio nella letteratura latina Plauto Virgilio Seneca Plinio Il Giovane

Il tema del viaggio nella commedia di Plauto Il teatro di Plauto La palliata I temi I personaggi Il rapporto con i modelli greci L’abilità tecnica La comicità Il linguaggio

Le maschere

Il tema del viaggio in Plauto Il viaggio è un elemento tematico ricorrente Il tema si trova declinato in diverse varianti Non è possibile stabilire il rapporto con il modello greco, perduto Il tema del viaggio ricopre due principali funzioni: 1 è un topos letterario 2 risponde ad esigenze sceniche

Ricognizioni tematiche

L’esule ritorna e saluta la patria  parodia dellla tragedia (Bacchides, Menaechmi) Il protagonista ritorna ricco da povero che era partito (Stichus, Mercator) Il protagonista ritorna e sorprende le malefatte dell’adulescens amans Mostellaria) o coglie in flagrante la propria donna (Amphitruo)

Introduzione all’Eneide La genesi Le fonti e la tradizione L’intento del poema Il contenuto e la struttura il rapporto con il modello omerico Un nuovo modello di eroe

Il viaggio nell’Eneide Il viaggio di Enea è un viaggio senza ritorno  in apparenza dinamica contraria all’Odissea  In realtà il viaggio di Enea è un ritorno verso una terra sconosciuta delle origini

la fondazione di Troia è una rifondazione  Troia torna dove non è mai stata ma dove è da sempre Il viaggio è costellato da sogni, profezie, prodigi, responsi dell’oracolo Cfr. profezia di Apollo

“L’arché non può essere affrontato direttamente e dà luogo ad operazioni discorsive e strategie narrative di deviazione che, nel momentro in cui autorizzano a parlarne, ne scongiurano la violenza eccessiva” (Hartog)

Proemio, Eneide, vv. 1-33 http://www.istitutopalatucci.it/libri/L_Eneide_di_Virgilio.pdf Enea perseguitato dal destino: “profugus fato”, “iactatus vi superum”, “saevae Iunonis ob iram” Un eroe sofferente, perciò “pius” Concezione dolorosa della vita e della storia Avversione per la guerra e l’odio Annuncio della grandezza di Roma e missione civilizzatrice nel mondo

Libro I La tempesta come primo labor Tempesta emblema della concezione della vita Giove promette a Venere che Enea raggiungerà l’Italia e fonderà una dinastia da cui discenderà Romolo L’ospitalità cartaginese cfr. vv. 695-756

Libro II Il racconto della caduta di Troia, caduta per volere del Fato e con l’inganno  funzione apologetica  il punto di vista del vinto  Enea portavoce della visione virgiliana L’apparizione del simulacro di Ettore, vv. 268-297 I prodigi: le fiamme, il tuono, la stella L’apparizione del simulacro di Creusa, vv. 705-804

Il protagonista muta il suo ruolo Eroe combattente (modello eroe dell’Iliade)  Figlio devoto, padre e marito  eroe pius, capo politico e guida religiosa

Libro III La profezia dell’oracolo di Apollo Il prodigio di Polidoro in Tracia, prima tappa del viaggio l’introduzione del meraviglioso, vv. 13-68 I Penati appaiono in sogno ad Enea La profezia delle Arpie alle Strofadi, quarta tappa del viaggio, vv.192-269  inospitalità

Libro IV L’ammonimento di Giove ed il colloquio con Mercurio (cfr. quadro di Tiepolo) L’ultimo colloquio con Didone

Il viaggio di Enea negli Inferi, libro VI Il vaticinio della Sibilla  manifestazione del meraviglioso, vv. 42-155 La catabasi  il modello omerico (nekya)percorso iniziatico e nuovo labor che determina la definitiva investitura dell’eroe

La geografia degli Inferi virgiliana

La concezione dell’aldilà Nell’universo virgiliano sono presenti il bene ed il male, il premio e la punizione  il Tartaro, presieduto dal giudice Radamanto, è luogo degli empi; nei Campi Elisi hanno sede i giusti Nella visione dell’aldilà si sintetizza una concezione complessa che prevede l’immortalità dell’anima, una giustizia e un’entità superiore.

VI, vv. 637-853  Enea incontra Anchise Sotto la guida di Anchise, Enea incontra le anime dei discendenti nei Campi Elisi  scopo encomiastico  missione civilizzatrice di Roma  l’eroe acquista assoluta certezza della gloria riservata a lui e alla sua progenie

L’arrivo nel Lazio e la seconda parte dell’opera, libri VI-XII le esequie della nutrice Caeta simbolo della rescissione del legame affettivo con il passato conclusione del tema del viaggio L’arrivo al Tevere l’avverarsi della profezia delle Arpie VIII, vv. 26-85 l’apparizione del dio Tiberino

Seneca e l’età Giulio-Claudia

Il tema del viaggio in Seneca http://www. ousia Epistulae ad Lucilium 28 e 104 Per molti il viaggio è una fuga da se stessi, perciò è inutile perché i mali del tuo animo ti seguiranno Il viaggiare per fuggire da sé è vagabondare Il viaggio può far conoscere nuovi luoghi e nuove genti

Tuttavia il viaggio non ti renderà migliore, anzi lo spirito malfermo diventerà ancora più volubile e instabile Nessuna scienza si impara dai luoghi, ma dagli antichi che si possono studiare in ogni luogo Se l’uomo vuole compiere un viaggio piacevole, deve curare i suoi compagni di viaggio

Quando l’uomo avrà rimosso il male dal proprio animo, qualsiasi cambiamento di luogo sarà piacevole anche il visitare un luogo barbaro oppure l’esilio Per il saggio la patria è il mondo In Seneca costante e sistematico il tema dell’inutilità dei viaggi  tema frequente e nell’ambito degli intellettuali stoici di età imperiale

Plinio il giovane

Plinio il Giovane sul viaggio Plinio viaggiò spesso; per motivi personali (villeggiatura) e professionali (viaggi come emissario imperiale) Ne rimane testimonianza nel suo epistolario, composto da lettere ufficiali (libro X corripondenza con Traiano) e “familiares”

L’epistolario di Plinio Il Giovane Le lettere forniscono informazioni sul modo di viaggiare dell’epoca ma anche sui costumi e sulla mentalità dei viaggiatori Epistolae X, 16 Plinio racconta a Traiano del suo viaggio dall’Italia in Bitinia In vari luoghi del libro X Plinio ci informa del sistema delle autorizzazioni per i viaggi dei funzionari imperiali

Epistola VIII, 20 Osservazioni sui viaggi turistici Il turista trascura le bellezze dei luoghi vicini mentre è sedotto dai luoghi lontani  topos nella letteratura antica Denuncia della pubblicità turistica esagerata e deformante  tema ricorrente nella letteratura d’età augustea ed imperiale