III – TECNICHE DI COLTIVAZIONE SCIENZE ERBORISTICHE Fondamenti di Agronomia e Laboratorio di Coltivazione della Piante III – TECNICHE DI COLTIVAZIONE A) Rotazioni docente: prof. Fabrizio Quaglietta Chiarandà
Tecnica colturale Per Agro-sistema si intende l’insieme delle scelte operate relativamente alle Specie coltivate ed alle Tecniche messe in atto per coltivarle. (al grafico andrebbero aggiunte Irrigazione e Tecnica di semina) Mettere in atto una Tecnica significa operare una triplice scelta: quantità del fattore da applicare; momento dell’applicazione; modalità (tipologia del fattore e della sua applicazione)
Avvicendamenti Rotazione o Avvicendamento colturale: il succedersi sullo stesso terreno di colture diverse, in un lasso di tempo che può durare uno o più anni. Monosuccessione o Omosuccessione: il succedere di una coltura a sé stessa. La monosuccessione, specialmente se protratta per più anni, può provocare al terreno danni tali da comprometterne in modo rilevante la potenzialità produttiva (infestazione di malerbe, depauperamento della fertilità, diffusione di patogeni e parassiti). STANCHEZZA DEL TERRENO Ragioni economiche (aziende piccole in zone a vocazione unica, ecc.) possono obbligare l’agricoltore a scelte di questo tipo. In tal caso gli inconvenienti possono essere in parte ovviati con concimazione e scelta di varietà resistenti alle principali malattie
Avvicendamenti Rispetto alla durata le rotazioni possono essere: biennali (frumento-bietola; frumento-erbaio; frumento- maggese, frumento-leguminosa) triennali (bietola-frumento-mais; leguminosa-frumento- mais) quadriennali, quinquennali (mais-frumento-prato triennele di medica), sessennali, ecc. L’importante è che ad una coltura depauperante (frumento, orzo) segua una coltura da rinnovo (bietola, mais) o miglioratrice (leguminosa).
ROTAZIONE A FASI CONTEMPORANEE Avvicendamenti 1° ANNO 2° ANNO ROTAZIONE A FASI CONTEMPORANEE (ogni anno sono presenti tutte le colture della rotazione) A colt. miglioratrice C colt. da rinnovo B e D colt. depauperanti Ripartizione del rischio A B D C B C A D D A C B C D B A 4° ANNO 3° ANNO Avvicendamenti chiusi: le colture sono predefinite Avvicendamenti aperti o liberi: le colture vengono stabilite di anno in anno
Avvicendamenti Criteri di scelta della rotazione: superficie aziendale (più è grande l’azienda, più lunga può essere la rotazione) vincoli ambientali (possono limitare il numero di colture possibili) indirizzo produttivo: cerealicolo-zootecnico (largo uso di foraggere), cerealicolo-industriale (le colt. da rinnovo sono costituite da specie destinate alla trasformazione), orticolo, ecc. Le colture possono succedersi anche nell’ambito della stessa annata (in orticoltura è la regola). In tal caso la coltura che occupa più a lungo il terreno (o quella di maggior reddito) si definisce principale, l’altra (o le altre) secondaria o intercalare.
Avvicendamenti Effetto della sequenza colturale sulle proprietà fisiche del terreno (Guelph loam soil, anno 1961) (da Sheard, 1977) Sequenza colturale Sostanza organica % Percentuale di aggregati (0.25 mm) Prato continuo 4.87 72.6 Mais continuo 3.60 22.1 Mais in rotazione (mais-avena-prato continuo) 4.67 48.1 Avena in rotazione (mais-avena-prato) 4.18 46.1
Profondità del suolo (cm) Avvicendamenti Contenuto in azoto nel profilo del suolo (kg di N/ha/strato) dopo la raccolta (3-12 giorni) di pisello (non concimato) e cereali (orzo e avena) concimati con 50 kg ha-1 di N. Medie di 4 anni (da Jensen, 1989) Profondità del suolo (cm) 0-20 20-40 40-70 70-100 0-100 Pisello 30 23 25 20 98 Cereali 18 9 6 7 40
Dosi di concime (kg/ha) Avvicendamenti Rese in granella di frumento in successione a frumento o lupino con sei dosi di concimazione azotata (da Doyle e Herridge, 1980, citato da Herridge, 1982) Dosi di concime (kg/ha) Precessione 20 40 60 80 100 Frumento 2020 2430 2930 2900 3400 3000 Lupino 3280 3440 3550 3770 3690 3480