La figura di Maria nella riflessione del Concilio Vaticano II
MARIA La più potente donna nel mondo
Madre di Dio Maria Il Concilio Vaticano II afferma: Maria, per essere entrata così intimamente nella storia della salvezza, in qualche modo compendia in sé e riverbera le principali verità della fede (Lumen Gentium, 65) Madre di Dio Maria unica nella storia Giovanni Damasceno scriveva: «nel termine Theotokos troviamo racchiuso tutto il mistero dell’economia salvifica»
Se vogliamo essere cristiani, dobbiamo essere mariani Cristo Il beato papa Paolo VI, nel discorso tenuto il 24 aprile 1970 ai fedeli riuniti davanti all’immagine di Nostra Signora di Bonaria, in Sardegna, aveva affermato: Se vogliamo essere cristiani, dobbiamo essere mariani Cristo Maria cioè dobbiamo riconoscere il rapporto essenziale, vitale, provvidenziale che unisce la Vergine a Gesù, e che apre a noi la via che a Lui conduce.
San Giovanni Paolo II, insegnava: In intima comunione con Cristo, Maria, la Vergine Madre, è stata la creatura che più di tutte ha vissuto la piena verità della vocazione, perché nessuno come lei ha risposto con un amore così grande all’amore immenso di Dio (Pastores dabo vobis, 36)
All'annuncio dell'angelo la vergine Maria Lumen gentium, n. 53: Congiunta con Cristo e con la Chiesa All'annuncio dell'angelo la vergine Maria accolse nel cuore e nel corpo e portò al mondo la vita il Verbo di Dio
perciò viene riconosciuta e onorata come vera Madre di Dio e del Redentore
riceve l'altissima funzione e dignità di Madre del Figlio di Dio Redenta in modo ancor più sublime in considerazione dei meriti del suo Figlio, e a lui unita da uno stretto e indissolubile vincolo riceve l'altissima funzione e dignità di Madre del Figlio di Dio ed è perciò figlia prediletta del Padre e dimora dello Spirito Santo
Il Verbo divino Colui che vive nel grembo del Padre (Gv 1,18)
il Signore Gesù Cristo Per conoscere abbiamo 2 fonti: Verbo incarnato La madre Il padre
Maria non è una devozione La Madre del Signore infatti è un «dato della rivelazione divina» e costituisce una «presenza materna» sempre operante nella vita della Chiesa Congregazione per l’Educazione Cattolica, La Vergine Maria nella formazione intellettuale e spirituale, introduzione. Maria non è una devozione ma fa parte della RIVELAZIONE
IMMACOLATA CONCEZIONE Maria fa parte della storia della Salvezza e della Chiesa rivelazione biblica sviluppo teologico Argomenti aperti 1 Avvocata Mediatrice Ausiliatrice Corredentrice MADRE DI DIO Efeso 431 2 VERGINE SEMPRE VERGINE MARIA - DONNA IMMACOLATA CONCEZIONE 3 PIENA DI GRAZIA TITOLI POPOLARI 4 BEATA ASSUNTA MADONNA 5 Verginale Concepimento di Cristo
I 3 fondamenti della mariologia 1. La Sacra Scrittura Anche per la mariologia vale la parola del concilio: La sacra teologia si basa come su un fondamento perenne, sulla parola di Dio scritta, insieme con la sacra tradizione, e in quella vigorosamente si consolida e ringiovanisce sempre, scrutando alla luce della fede ogni verità racchiusa nel mistero di Cristo (Dei Verbum, n. 24). Lo studio della Sacra Scrittura deve essere dunque come l'anima della mariologia (La Vergine Maria nella formazione intellettuale e spirituale, n. 24)
2. La tradizione La sacra tradizione e la sacra Scrittura costituiscono un solo sacro deposito della parola di Dio affidato alla Chiesa (Dei Verbum, n. 10). Lo studio della tradizione è particolarmente fecondo per la qualità e la quantità del patrimonio mariano dei padri della Chiesa e delle diverse liturgie.
deve essere guidata dal magistero, 3. Il Magistero La ricerca sulla Scrittura e sulla tradizione, condotte secondo le metodologie più feconde e con i più validi strumenti della critica, deve essere guidata dal magistero, perché ad esso è stato affidato il deposito della parola di Dio per la sua custodia e la sua autentica interpretazione; e dovrà essere, all'occorrenza, confortata e integrata dalle acquisizioni più sicure dell'antropologia e delle scienze umane (La Vergine Maria nella formazione intellettuale e spirituale, n. 26)
Storia della Mariologia 1000 1600 1854 1950 1900 Vangeli Vaticano II Primo Millennio medioevo 1° congresso mariano internazionale Trattato sistematico quaestiones mariali omiletica Dogma dell’Immacolata Concezione Dogma dell’assunta nasce la “mariologia”
Nel passato si presentava la Santissima Vergine Maria nei suoi privilegi Era esaltata al di sopra di tutte le creature per i privilegi ricevuti. De Maria nunquam satis (Su Maria non si dirà mai abbastanza)
Con il Concilio, si riscopre Maria di Nazaret, la madre di Gesù, come la massima espressione della collaborazione umana all'azione salvifica di Dio. Oggi si vuole approfondire la sua personalità umana, di donna che cammina nella fede, il suo “ruolo” nella storia della salvezza. La sottolineatura della sua condizione creaturale consente di riscoprire i significati e i valori che nella teologia precedente non erano stati presi in considerazione
Quale Maria? Maria di Nazaret Theotokos
La teologia contemporanea vuole avvicinare la figura della Vergine agli uomini del nostro tempo mettendo in luce la sua «immagine storica» di umile donna ebrea mostrare i valori umani di Maria, permanenti e universali, in modo che il discorso su di lei illumini il discorso sull'uomo sviluppare il tema «Maria e la donna» che è suscettibile di molti tipi di approccio e nuovi ambiti di ricerca
del mistero di Cristo e della Chiesa A conclusione del terzo periodo conciliare, il 21 novembre 1964, Paolo VI affermò che: La conoscenza della vera dottrina cattolica su Maria costituirà sempre una chiave per l’esatta comprensione del mistero di Cristo e della Chiesa
Istruita dallo Spirito Santo, la chiesa cattolica la venera con affetto e filiale pietà, quale madre amantissima Lumen gentium 53
E che voi siete figli ne e prova lo Spirito che Dio ha mandato nei vostri cuori e che grida: Abbà, Padre! (Gal 4,6) noi abbiamo ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: Abbà, Padre! (Rm 8, 15) come nessuno che parli sotto l'azione dello Spirito di Dio può dire "Gesù è anàtema", così nessuno può dire “Gesù è Signore” se non sotto l'azione dello Spirito Santo (1Cor 12,3)
Elisabetta, appena ebbe udito il saluto della Vergine, fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «a che debbo che la madre del mio Signore venga a me?» (Lc 1, 41-43)
rivelazione dello Spirito, nell’opera della salvezza Maria, rivelazione dello Spirito, nell’opera della salvezza
Lumen gentium, cap. VIII 52. Nella sua infinita misericordia e sapienza, Dio ha voluto operare la redenzione del mondo. «Quando venne la pienezza dei tempi, egli mandò il suo Figlio, nato da donna... affinché ricevessimo l'adozione a figli» (Gal 4,4-5). Per noi uomini e per la nostra salvezza il Figlio discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si incarnò nella vergine Maria.
Dio è Agape Amore fraterno (1Gv 4,8.16)
Dio è eterna dilezione
Dio sommo bene il bene - per natura - tende ad espandersi (bonum diffusivum) perciò Dio crea un universo per renderlo partecipe del suo amore. Anzi, l’universo è la manifestazione dell’amore divino
perfezione dell’universo creato l’incarnazione è il massimo bene che Dio può comunicare alle creature e che esse sono in grado di accogliere. Dio massimo dono di Dio perfezione dell’universo creato uomo apice della creazione
il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre (Gv 1,18) Spirito cuore increato creato Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio (Rm 8,16) Spirito cuore ADAM Anima Corpo
Il Racconto Sacerdotale della creazione (Gen 1, 26) 26E Dio disse: «Facciamo l’uomo [Adam] a nostra immagine, a nostra somiglianza,… 27Dio creò l’uomo [Adam] a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. 28Dio li benedisse e disse: «Siate fecondi e moltiplicatevi …. 31Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona/bella.
Alla fine della creazione, dopo aver creato gli animali Dio crea l’uomo. Siamo al culmine della creazione, a quell’atto che la conclude “in bellezza”. La bellezza che si trova nell’apice della creazione è: l’uomo e la donna
immagine e somiglianza Mentre gli altri esseri sono creati «secondo la specie» come avvenuto per la flora (1,12.13), la fauna marina (1,21) e terrestre (1,24-25) L’uomo e la donna sono creati a immagine e somiglianza del Creatore Hanno il compito di essere nel mondo i suoi “vicari”, “rappresentanti”, i continuatori della sua azione creatrice
7allora il Signore Dio plasmò [jazar] l’uomo [ha-adam] con polvere del suolo [ha-adamah] … Il termine ebraico ha-adam, che deriva dall’adamah = terra, significa semplicemente “il terrestre”, colui che abita la terra, per distinguerlo da Dio, che è colui che abita i cieli Non è dunque la creazione dell’uomo-maschio ma dell’umanità
a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. La tradizione rabbinica ribadiva che in Genesi 1,27 si narra la creazione di Adam come un unico essere composto di maschio e femmina: Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
‘Adam ‘ish = uomo ‘ishshàh = donna 21Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse un lato [costola] e rinchiuse la carne. ‘Adam ‘ish = uomo ‘ishshàh = donna Gen 2: 24Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne (Cf. anche Mc 10, 2-9)
La donna viene concepita come casa dell’uomo Gen 2,22 dice Il Signore Dio costruì [edificò] una donna con il fianco-lato [costola] che aveva tolto all’uomo. 1° costruire in ebraico banah (LXX: ôkodòmêsen) radice bnh = casa (oikodoméô) La donna viene concepita come casa dell’uomo come infatti la donna deriva dall’uomo, così l’uomo ha vita dalla donna (1Cor 11,12). 2° La costola (sela) significa anche “il lato-il fianco” La vocazione della donna è di stare a fianco dell’uomo perché: «Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui» (Gn 2,18).
Stavano presso la croce di Gesù sua madre… parà tù staurù (Gv 19, 25) Parà = presso, preposizione che significa “al lato di” e che si può tradurre anche “a fianco di” Croce = che in greco dovrebbe essere in “neutro” è messa al “maschile”. errore voluto dall’evangelista per evidenziare che la croce non è un oggetto ma la Persona di Gesù. Così possiamo tradurre: A fianco del crocifisso stava Maria, …. Oppure: Il fianco di Cristo in quell’ora era la donna…
«Non è bene che l'uomo sia solo; voglio fargli un aiuto che gli corrisponda» (Gn 2,18)
… e la condusse all'uomo (Gn 2,22b) 22Il Signore Dio costruì una donna con la costola [lato] che aveva tolto all’uomo...
Dio rivelò all’uomo la bellezza della prima donna!
I rabbini del I secolo a.C. celebravano la bellezza di cui Eva fu adornata dal Creatore, quando fu plasmata dalle sue mani e fu presentata “tutta bella” ad Adamo. Una bellezza fisica e spirituale Legata alla fedeltà al comandamento di Dio (Gn 2,16)
“chiamata di Dio alla vita”. fedeltà alla Parola di Dio Per i rabbini l’esistenza di tutte le cose è legata alla “chiamata di Dio alla vita”.
Secondo i rabbini In principio, Dio emano la Parola- Logos-Verbo = nota creatrice
Le lire, i liuti e le chitarre antiche avevano 4 corde: 1. la piú bassa veniva accordata in DO ed era in sintonia con l’elemento Terra, 2. quella accordata in RE con l’Acqua, 3. la corda di LA con l’Aria, 4. quella di SOL col Fuoco. Poi venne aggiunta una 5° corda FA per la quinta essenza che armonizzava le altre.
Parola- Logos-Verbo = nota creatrice Chi la ascolta e l’accoglie comincia ad esistere logos Così che la vita di ogni creatura è legata all’ascolto e all’obbedienza della “Parola di Dio”. E «Dio vide» quanto aveva fatto, ed ecco, «era cosa molto buona/bella»
l’uomo o la donna che vivono secondo la Parola sono belli = giustizia originaria
«La Bellezza è la Toràh» Così Rabbi Aqiba, (+135 d.C.) diceva che: «La Bellezza è la Toràh» Nella catechesi ebraica si insegnava che il principio supremo della bellezza è vivere secondo la Legge del Signore.
Colui che vive nel seno del Padre (Gv 1,18) Padre Madre