L.r. n. 4 del 15 marzo 2016 “ Revisione della normativa regionale in materia di difesa del suolo, di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico.

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l.r. n. 4 del 15 marzo 2016 “ Revisione della normativa regionale in materia di difesa del suolo, di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e di gestione dei corsi d’acqua” Indirizzi per la programmazione, la progettazione e la realizzazione degli interventi di manutenzione DG Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città Metropolitana Sara Elefanti

La Giunta regionale definisce: l.r. n. 4 del 15 marzo 2016 Gli indirizzi per la programmazione, progettazione e realizzazione di interventi: di manutenzione diffusa del territorio di manutenzione dei corsi d’acqua di manutenzione delle opere di difesa del suolo Le specifiche tecniche per la gestione della vegetazione: nella sezione incisa degli alvei nelle fasce di rispetto lungo le sponde dei corsi d’acqua in corrispondenza delle opere idrauliche I criteri per il finanziamento degli interventi di manutenzione: funzionalità e officiosità dei corsi d'acqua protezione degli insediamenti e delle infrastrutture strategiche principi di efficacia e di sostenibilità La Giunta regionale definisce: Art. 33 Art. 20 Art. 33

Indirizzi generali: l.r. n. 4 del 15 marzo 2016 gestione coordinata dei reticoli idrici (minore, principale e consortile) prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico mediante la manutenzione diffusa del territorio, dei corsi d’acqua e delle opere di difesa del suolo nonché delle strutture e dei sistemi agro-forestali di difesa del suolo ripristino delle condizioni di maggiore naturalità dei corsi d’acqua, per recuperare a funzioni idrauliche e ambientali le aree di pertinenza idraulica e per la riqualificazione fluviale integrazione con le previsioni del piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po e del Piano di tutela delle acque Art. 1 Art. 2

Art. 19: Manutenzione delle opere di difesa del suolo l.r. n. 4 del 15 marzo 2016 Art. 19: Manutenzione delle opere di difesa del suolo Art. 20: Manutenzione degli alvei del reticolo idrico Capo IV Manutenzione diffusa del territorio, dei corsi d’acqua e delle opere di difesa del suolo Art. 21: Manutenzione diffusa del territorio Art. 22: Manutenzioni effettuate da volontariato e di protezione civile Art. 23: Competenze per le attività di manutenzione

Art. 19: Manutenzione delle opere di difesa del suolo l.r. n. 4 del 15 marzo 2016 Art. 19: Manutenzione delle opere di difesa del suolo Regione promuove e finanzia la manutenzione delle opere di difesa del suolo necessarie a garantire la mitigazione del rischio idrogeologico, al fine di difendere prioritariamente i centri abitati e le infrastrutture strategiche FATTE SALVE  le manutenzioni aventi a esclusiva finalità la conservazione di un ponte o di una strada pubblica ordinaria o ferrata  le manutenzioni delle opere di difesa di beni di proprietà privata lungo i corsi d'acqua del reticolo principale, minore e consortile, che sono a esclusivo carico dei proprietari e dei possessori frontisti R.D. 523/1904 art. 12

tenendo conto delle ricadute su l.r. n. 4 del 15 marzo 2016 Art. 20: Manutenzione degli alvei del reticolo idrico La Regione (fatta salva l'applicazione dell'articolo 12 del r.d. 523/1904) promuove: interventi di manutenzione degli alvei e delle sponde dei corsi d'acqua: del reticolo idrico principale del reticolo gestito dai consorzi di bonifica del reticolo idrico minore interventi di riqualificazione e di rinaturazione dei corsi d'acqua del reticolo principale e del sistema dei navigli secondo obiettivi di funzionalità e officiosità dei corsi d’acqua incremento o mantenimento della sicurezza idraulica degli abitati, degli insediamenti e delle infrastrutture strategiche tenendo conto delle ricadute su obiettivi di qualità dei corsi d’acqua funzionalità ecologica e idromorfologica dei corsi d’acqua

Art. 20: Manutenzione degli alvei del reticolo idrico - casistiche l.r. n. 4 del 15 marzo 2016 Art. 20: Manutenzione degli alvei del reticolo idrico - casistiche Gli interventi di manutenzione degli alvei possono riguardare: l’asportazione della vegetazione erbacea, arbustiva e arborea, quando ostacola il regolare deflusso delle acque la pulizia e le riparazioni delle opere esistenti, nonché la demolizione di argini e difese spondali laddove ciò consenta di ripristinare condizioni più naturali di divagazione dell’alveo l’asportazione dei sedimenti esclusivamente su tratti di corpo idrico dove l’accumulo costituisca un elemento di rischio per abitati, infrastrutture o impianti industriali SICUREZZA

Art. 21: Manutenzione diffusa del territorio l.r. n. 4 del 15 marzo 2016 Art. 21: Manutenzione diffusa del territorio mitigazione del rischio idrogeologico mantenimento o recupero delle condizioni di equilibrio idrogeologico e morfologico miglioramento dei soprassuoli forestali protezione dei suoli dall'erosione governo delle acque di ruscellamento meteorico e del reticolo idrografico preservazione dei prati e dei pascoli e delle attività agricole ad essi connesse stabilizzazione dei versanti prevenendo e mitigando fenomeni diffusi di franamento superficiale

Indirizzi per la programmazione, la progettazione e la realizzazione degli interventi di manutenzione Regione Lombardia ha attivato un tavolo di lavoro interno per la redazione condivisa di un documento contenente: Specifiche tecniche per la gestione della vegetazione nella sezione incisa degli alvei, delle fasce di rispetto lungo le sponde dei corsi d’acqua e delle relative opere idrauliche Indirizzi per la programmazione e la progettazione degli interventi di manutenzione delle opere di difesa del suolo, dei corsi d’acqua e della manutenzione diffusa del territorio, nonché criteri per il loro finanziamento

Manutenzione ordinaria e straordinaria e programma di manutenzione Manutenzione straordinaria l'insieme delle operazioni manutentive programmate o programmabili l'insieme delle operazioni impreviste in quanto non programmate e non programmabili La realizzazione di opere strutturali complesse non è considerata manutenzione (opere di mitigazione delle piene, controllo del trasporto solido, stabilizzazione delle sponde e dei versanti, ecc. finalizzate alla difesa degli abitati e delle infrastrutture di interesse strategico da fenomeni di allagamento, avulsione, dissesto di versante, fenomeni valanghivi) La manutenzione urgente (DGR 5407/2016) è considerata manutenzione ordinaria sebbene non possa essere programmabile I lavori eseguiti in somma urgenza (DGR 5407/2016) sono considerati manutenzione straordinaria

Manutenzione delle opere di difesa del suolo PIANO DI MANUTENZIONE Specifico per ogni singola opera Serie strutturata di impegni che comprendono le attività, le procedure, le risorse e il tempo necessario per eseguire la manutenzione D.Lgs. 50/2016, art. 23 (Codice dei contratti pubblici) Il progetto esecutivo di un’opera pubblica deve essere corredato da apposito piano di manutenzione dell'opera e delle sue parti in relazione al ciclo di vita Il piano di manutenzione è il documento (…) che prevede, pianifica e programma (…) l’attività di manutenzione dell’intervento al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l’efficienza ed il valore economico D.P.R. 207/2010, art. 38 (Regolamento di attuazione Codice dei contratti) D.M. 14 gennaio 2008, art. 10,1 (Nuove norme tecniche per le costruzioni) Circolare n. 617, 2 febbraio 2009 (Esplicativa delle NT per le costruzioni)

Programma di manutenzione riguarda tutte le diverse tipologie di manutenzioni è finalizzato alla mitigazione del rischio idrogeologico, con priorità per la difesa dei centri abitati e delle infrastrutture strategiche risponde agli obiettivi di mantenimento della funzionalità ecologica si basa, per la manutenzione delle opere di difesa del suolo, sui piani di manutenzione specifici per ogni singola opera interventi prioritari che possono essere realizzati in funzione delle risorse disponibili

Manutenzione degli alvei Gestione della vegetazione nei corsi d’acqua La vegetazione ripariale: è elemento essenziale per i processi ecologici, la protezione delle sponde, il paesaggio e la fruizione svolge funzioni ecologiche e paesaggistiche, in relazione alla sua consistenza e articolazione che sono influenzate dalle dinamiche idromorfologiche dei corsi d’acqua e dalle trasformazioni indotte dalle attività antropiche diminuendo la velocità dell’acqua determina: la riduzione dei fenomeni erosivi la stabilizzazione delle sponde l’innalzamento del tirante idrico, con conseguenti possibili allagamenti può ostacolare il regolare deflusso delle acque in corrispondenza di ponti (piante sradicate)

Ruolo della vegetazione come corridoio ecologico L’ambito ripariale costituisce un ambiente di transizione tra ecosistemi prettamente acquatici e terrestri, dove la vegetazione contribuisce a formare habitat. Le formazioni vegetali lungo i corsi d’acqua costituiscono importanti corridoi ecologici.

Programma di gestione della vegetazione È parte del Programma di manutenzione Deve tenere conto: delle caratteristiche dei popolamenti vegetali e delle specie della compatibilità idraulica delle esigenze ecologiche delle specie presenti o da introdurre del ruolo della vegetazione ripariale e del contesto territoriale in cui si trovano i corsi d’acqua della localizzazione e tipologia del corso d’acqua (corsi d’acqua naturali in ambito montano e collinare, in ambito di fondovalle, piccoli corsi d’acqua di pianura, corsi d’acqua principali, canali di irrigazione e di bonifica) della zona dell’alveo su cui è previsto l’intervento: alveo attivo interessato dalle piene ordinarie (comunemente con tempo di ritorno di 2-5 anni) sponde dell’alveo attivo piana alluvionale o fascia di pertinenza definita dalla piena trentennale .

Semplificazioni amministrative Se si è in presenza di bosco posso effettuare: il taglio di piante la trasformazione del bosco (estirpazione di piante) Le attività di manutenzione della sezione incisa degli alvei, delle fasce di rispetto lungo le sponde dei corsi d’acqua e del­le relative opere idrauliche sul reticolo idrico principale, minore e consortile, anche se consistenti in taglio della vegetazione, non richiedono: l’autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’articolo 149, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n.137) l’autorizzazione alla trasformazione d’uso del suolo di cui all’articolo 44 (vincolo idrogeologico) della l.r.31/2008. Occorre però presentare la SCIA ai competenti enti forestali (Parchi, Comunità Montane, Province) Gli interventi strutturali di opere di difesa del suolo e riqualificazione fluviale, e le attività di manutenzione delle opere di difesa del suolo sono esonerati: dal versamento degli oneri di cui all’articolo 4 quater, comma 5 bis, della l.r. 31/2008 dagli interventi compensativi di cui all’articolo 43 della l.r. 31/2008

Indirizzi per la programmazione, la progettazione e la realizzazione degli interventi di manutenzione Percorso Redazione prima versione delle linee guida Presentazioni con gli stakeholder: il 19/12/2015 Ricevute numerose osservazioni In corso l’adeguamento e l’integrazione del testo iniziale delle linee guida Ancora da programmare: seconda presentazione agli stakeholder Approvazione finale con delibera di Giunta regionale

Grazie per l’attenzione