il problema della demarcazione

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il problema della demarcazione Trovare un criterio di separazione tra le teorie e la conoscenza scientifica e le teorie di altra natura detto in altri termini si tratta di indicare un confine che separa la scienza dalla metafisica. Metafisica: In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente» (ὂν ᾗ ὄν, ens qua ens), che studia la realtà considerata in quei soli caratteri universalissimi che la fanno esser tale, ed esclusi quei caratteri specifici che le conferiscono la natura di realtà determinata, oggetto di una scienza particolare; è intrinseco, nel concetto di questa distinzione, che la conoscenza teoretica della realtà ha carattere di conoscenza assoluta, rispetto alla relatività di tutte le altre.

la demarcazione nella storia Il problema della separazione della conoscenza scientifica da altre forme di espressione della cultura umana è una questione che si ripropone. Nel ‘700 Hume e Kant si interrogarono sul successo e valore della rivoluzione scientifica e della fisica newtoniana.

teoria dell’evoluzione La teoria dell’evoluzione è scienza, la spiegazione dell’origine dell’universo fornita nella Genesi e un mito religioso. Creazionisti sostengono che quanto affermato dalla Genesi ha lo stesso statuto scientifico della teoria darwiniana e dovrebbe essere insegnata nelle scuole, al pari delle altre discipline scientifiche.

Scienze e pseudo-scienze Astronomia vs astrologia Chimica vs alchimia

psicanalisi e marxismo Freud si considerava il fondatore di una nuova scienza psicologica e paragonava le sue scoperte a quelle di Copernico e di Darwin. Engels sulla tomba di Marx “Così come Darwin ha scoperto la legge dello sviluppo della natura organica, Marx ha scoperto la legge dello sviluppo della storia umana.” Uno dei principali critici della psicanalisi dal un punto di vista biologico e genetico, Hans Eysenck, ha poi tentato di riconoscere il valore scientifico dell’astrologia.

una questione più vicina La teoria sottesa ai test di intelligenza è stata duramente criticata da Evans e Waites (Evans, B., & Waites, B. IQ and Mental Testing: An Unnatural Science and its Social History). Essi sostengono non esiste alcuna genuina giustificazione scientifica riguardo ai test di intelligenza, e che le teorie sul quoziente di intelligenza e sull’ereditarietà costituiscono una “scienza innaturale”.

programma proposta di demarcazione del neoempirismo logico: sottolinea il carattere di verità della scienza proposta di demarcazione del falsificazionismo: sottolinea il carattere antidogmatico della scienza. proposte di demarcazione che tengono conto della dimensione storica del sapere scientifico.

fondamenti della matematica il programma logicista. Il programma logicista è legato ai nomi di G. Frege, B. Russell e L. Wittgenstein. Frege per primo sostenne che l’aritmetica non è altro che logica nel senso che le nozioni aritmetiche sono definibili in termini logici e che i teoremi dell’aritmetica sono deducibili a partire dai principi della logica.

il problema dell’uguaglianza. differenza tra “a=a” e “a=b” a=a: vera a-priori; necessaria; universale. a=b: vera a-posteriori; contingente; particolare.

senso e significato La soluzione offerta da Frege si articola distinguendo il senso di un’espressione dal suo significato o denotazione. “a” e “b” sono uguali in quanto significano, denotano uno stesso oggetto, ma questo oggetto viene descritto in termini differenti.

senso Espero e fosforo significato stella della sera Espero=Fosforo Venere Venere ha l'aspetto di una stella lucentissima di colore giallo-biancastro, di gran lunga più brillante di qualsiasi altra stella nel firmamento. Raggiunge la sua massima brillantezza poco prima dell'alba o poco dopo il tramonto e per questa ragione è spesso stato chiamato da popoli antichi la "Stella del Mattino” (Fosforo) o la "Stella della Sera” (Espero). stella della sera senso stella del mattino significato

senso e denotazione: nomi propri la denotazione di un nome proprio o di una descrizione definita è l’oggetto a cui il nome si riferisce. Il senso invece è il modo di darsi dell’oggetto, la via per raggiungere l’oggetto denotato. Nel caso del nome “Aristotele”, si potrebbe assumere come senso: “l’allievo di Platone”, “il maestro di Alessandro Magno”. Il senso è ciò che un parlante competente di una lingua deve conoscere per determinare la denotazione di un’espressione. Dato un termine singolare T prima afferriamo il senso di T e, poi attraverso T, determiniamo il suo riferimento.

il senso degli enunciati Per Frege il senso di un enunciato è il pensiero che esso esprime, il contenuto proposizionale che costituisce l’oggetto della traduzione. “It is raining” e “Piove” esprimono lo stesso senso, ovvero lo stesso pensiero.

denotazione degli enunciati Frege sostiene che siamo interessati a conoscere la denotazione di un enunciato solo quando siamo interessati alla loro verità. Nelle opere d’immaginazione il fatto che le vicende narrate abbiano un carattere fittizio non ci impedisce di comprenderle e neppure ci chiediamo se gli enunciati che le compongono indichino qualcosa di reale, al di là del linguaggio. Il problema della denotazione si pone solo se l’enunciato è usato per fare un’affermazione.

la denotazione degli enunciati La denotazione di un enunciato è il suo valore di verità: tutti gli enunciati veri hanno la stessa denotazione, il Vero, e tutti gli enunciati falsi hanno come significato il Falso. Questa concezione fregeana permette di produrre un calcolo degli enunciati, una logica vero-funzionale

logica estensionale si stabilisce una distinzione tra proposizioni elementari,o atomiche, e proposizioni molecolari: le proposizioni molecolari sono costruite sulla base delle proposizioni elementari mediante l’impiego di connettivi o operatori. Le proposizioni atomiche sono vere o false, e i connettivi proposizionali sono definiti in modo tale che il valore di verità di una proposizione molecolare è determinato unicamente dai valori di verità delle proposizioni elementari che la costituiscono. Wittgenstein nel 1921 introdusse le tavole di verità

tavole di verità

tavole di verità e classificazione delle proposizioni Le tavole di verità forniscono un metodo meccanico per calcolare tutti i possibili valori di una proposizione molecolare. Qualora vengano costruite le tavole di verità complete troviamo che esse si dividono in tre classi: quelle che sono vere per certi valori e false per altri; quelle che sono false per tutti i valori; quelle che sono sempre vere per tutti i valori.

Wittgenstein: fatti e stati di cose Essenziale per comprendere il criterio di demarcazione è la distinzione che Wittgenstein compie tra fatti, “il mondo si divide in fatti”, e stati di cose, “uno stato di cose e una combinazione di oggetti”. Uno stato di cose è un fatto logicamente possibile, Un fatto è uno stato di cose che sussiste davvero. Ogni proposizione che corrisponde a uno stato di cose è significante (è datata di senso) una proposizione che corrisponde a un fatto è anche vera (ha una denotazione)

principio di verificazione 1 Poiché nulla di illogico può accadere, avremo che la logica descrive tutti i possibili stati di cose, dunque non si può dare alcun fatto che non sia previsto dalla logica. Se assumiamo inoltre che una proposizione significante è una raffigurazione logica di uno stato di cose, ovvero ci indica come arrivare alla sua denotazione, ovvero alla sua verità.

Principio di verificazione 2 Da quanto detto sopra ne discende la dottrina centrale del positivismo logico: la teoria verificazionista del significato una proposizione contingente è significante se e solo se può essere verificata empiricamente, vale a dire se e solo se c’è un metodo empirico per decidere se è vera o falsa; se un tale metodo non esiste essa è una pseudo- proposizione insignificante.