Ingegnere e Medico Chirurgo degli Ordini di Alessandria

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Transcript della presentazione:

Ingegnere e Medico Chirurgo degli Ordini di Alessandria Santhià – ARONA: Criticità E POSSIBILI SVILUPPI SU DI UNA LINEA IN ATTESA DI RIANIMAZIONE a cura di ROBERTO BORRI Ingegnere e Medico Chirurgo degli Ordini di Alessandria

Inquadramento generale 1989 2012

Inquadramento generale 2012 2016

Inquadramento generale Linea, un tempo, di grande comunicazione ora considerata complementare (Decreto 43/2000) con servizio viaggiatori e merci sospeso. Fascicolo linea FS: 14 Lunghezza: 65.009 km Pendenza massima: 9‰ Grado di prestazione massimo: 10 Grado di frenatura massimo: III Velocità massima ammessa: 130 km/h (rango B)

Inquadramento generale Località di servizio intermedie Carisio (km 5.128) – ridotta a fermata Buronzo (km 13.854) – ridotta a fermata Rovasenda alta (km 22.121) – ridotta a fermata Gattinara (km 31.230) – ridotta a fermata Romagnano Sesia (km 34.393) Cureggio (km 44.897) – ridotta a fermata Borgomanero (km 48.395) Comignago (km 57.588) – ridotta a fermata

Inquadramento generale Località d’interscambio intermedie Rovasenda alta: per Biella e per Novara, via Casaleggio – nodo solo virtuale. Romagnano Sesia: per Varallo Sesia e per Vignale – Novara, via Ghemme – Briona. Borgomanero: per Cuzzago – Domodossola, via Omegna e per Vignale – Novara, via Suno – Momo.

Inquadramento generale Lunghezza delle sottotratte: Santhià – Carisio 5.128 22.121 Carisio – Buronzo 8.726 Buronzo – Rovasenda alta 8.267 Rovasenda alta – Gattinara 9.109 12.272 Gattinara – Romagnano Sesia 3.163 Romagnano Sesia – Cureggio 10.504 14.002 Cureggio – Borgomanero 3.498 Borgomanero – Comignago 9.193 16.612 Comignago – Arona 7.419 MEDIA 7.223 16.252

Inquadramento generale Gallerie di lunghezza pari o superiore a 1000 metri Denominazione: Gattico Progressive kilometriche: da 51.279 a 54.587 Lunghezza: 3308 metri Sistema di blocco Conta – assi e sistema di supporto alla condotta.

Con potenziale rischio per la sicurezza Principali criticità Con potenziale rischio per la sicurezza Galleria di Gattico, da km 51.279 a km 54.587 (infiltrazioni d’acqua, note già fin dall’origine) Viadotto sul fiume Elvo, da km 6.336 a km 6.460 (precarietà strutturale della travatura metallica)

Principali criticità Con limitazioni nei confronti del servizio, ma senza rischio per la sicurezza Due stazioni a Rovasenda, a km 22.121, poste su due linee diverse, non più comunicanti. Trazione termica. Semplice binario. Attraversamento della stazione di Romagnano Sesia, km 34.393 in direzione NW – SE. Collegamento con la sponda orientale del Verbano possibile solo ad Arona, con inversione.

Galleria di Gattico L’esecuzione di gallerie in rocce incoerenti incontra difficoltà eccezionali, soprattutto quando il cavo viene aperto entro a livelli acquiferi, con sabbie a grana media e fine, com’è avvenuto, ad esempio, nella galleria di Gattico (Novara) della linea Borgomanero – Arona, aperta in depositi glaciali. Tali sabbie, impregnate d’acqua in pressione, assumono caratteri di estrema fluidità, per cui l’armatura normale risulta del tutto insufficiente a sostenere le pareti e la volta, che si sfanno rapidamente, provocando continui scavernamenti dietro ai ripari e violente irruzioni d’acqua e sabbia nel cavo della galleria. Ardito Desio: Geologia applicata all’Ingegneria, 1973

Galleria di Gattico Scavo difficoltoso, stante la particolare geologia, operato mediante confezionamento di sezioni prefabbricate in superficie, affondate con cassoni – sistema Gatticomaggiatese. Oggi, la zona sovrastante è antropizzata, ma la tecnica moderna mette a disposizione mezzi molto avanzati per procedere da un portale all’altro. Indispensabile, nel risanamento o nel rifacimento, predisporre sezione adeguata per il doppio binario sagoma Gabarit C e per l’alimentazione elettrica anche a 25 kV AC.

Viadotto sul fiume Elvo Struttura a travate metalliche lunga 124 m, posta tra Carisio e Buronzo, con limitazione di velocità a 60 km/h . Preferibile rifacimento, tenendo conto anche di eventuali fenomeni estremi, sempre più probabili. Contesto non ostativo ai lavori. La nuova struttura dovrà essere realizzata per consentire la posa del doppio binario.

Nodo di Rovasenda Due stazioni, su due linee diverse, ma coincidenti nel loro punto d’incrocio: Alta, al km 22.121 della Santhià – Arona; Bassa, al km 27.537 della Novara – Biella. Realizzare un unico moderno scalo per: consentire la mobilità da una linea all’altra; facilitare il movimento dei viaggiatori, specie per operazioni di trasbordo fra treni coincidenti.

Panoramica delle modifiche Nodo di Rovasenda Panoramica delle modifiche

Sintesi delle modifiche Nodo di Rovasenda Sintesi delle modifiche Piano binari unico, posto al livello dell’attuale stazione alta, con possibilità di realizzare accesso da Via Roma e sottopassaggio. Comunicazione integrale a raso tra le due linee incrocianti, specie per itinerari da Biella a Romagnano Sesia ed oltre e vice versa. Eliminazione del passaggio a livello su Via Lenta e realizzazione di sottopasso o sovrappasso stradale in corrispondenza di Via Boraso.

Ipotetico minimale piano binari di transito Nodo di Rovasenda Ipotetico minimale piano binari di transito

Sintesi delle problematiche Trazione termica Sintesi delle problematiche In molti itinerari, la linea costituisce isola a trazione termica in un contesto elettrificato. La stazione di Torino Porta Susa è interdetta ai mezzi a trazione termica attivi. Notevoli svantaggi dal punto di vista ecologico ed economico.

Elettrificazione Alcuni aspetti Predisporre per la migrazione dal sistema 3 kV DC al sistema 25 kV, 50 Hz AC. Operazione indolore sulla tratta meridionale, più indaginosa sulla tratta settentrionale, per presenza di gallerie. Collocare le sottostazioni in luoghi più opportuni, ad esempio, nei nodi.

Sintesi delle problematiche Semplice binario Sintesi delle problematiche In un contesto di tratta a vocazione internazionale, con ben tre nodi intermedi, a pieno impiego, il semplice binario mostra tutti i suoi limiti. Situazione aggravata dalla dissennata politica della rete snella, che porta la distanza media tra i posti d’incrocio a 21.670 km, con il massimo di 34.393 della tratta Santhià – Romagnano Sesia.

Raddoppio Alcuni aspetti Operazione indolore sulla tratta meridionale, più indaginosa sulla tratta settentrionale, per presenza di gallerie. Fortunatamente, nell’abitato di Gattinara, vi è spazio a sufficienza. Da Glisente ad Arona, la linea corre affiancata a quella proveniente da Novara, Vignale ed Oleggio, ma è del tutto separata.

Ingresso a Romagnano Sesia Sintesi delle problematiche Attualmente, l’ingresso avviene da Nord - Ovest, favorendo il traffico da Santhià verso Arona, ma penalizzando quello verso l’alta Val Sesia, costringendo ad inversione di marcia.

Ingresso a Romagnano Sesia Possibile variante Lato Gattinara: dopo l’area militare della Baraggia, piegare verso Nord – Est e costeggiare l’abitato da parte orientale, dove dovrà essere ubicata la nuova stazione, all’uscita dalla quale, si attraverserà la Sesia, per entrare a Romagnano. Lato Cureggio: nuova tratta, distaccantesi dalla linea per Varallo dopo l’uscita da Romagnano, per innestarsi nell’esistente in corrispondenza del fiume Agogna.

Ingresso a Romagnano Sesia Schema approssimativo variante

Collegamento Verbano orientale Sintesi delle problematiche Attualmente, occorre raggiungere la stazione di Arona, invertire la marcia e percorrere la linea diretta a Milano, percorrendo oltre 11 km, peraltro con la penalizzazione dovuta all’arresto ed inversione, per poi attraversare il Ticino e raggiungere il triangolo di Sesto Calende. Risulta così scomodo raggiungere Bellinzona da Torino.

Collegamento Verbano orientale Schema approssimativo delle possibili soluzioni

Alcuni spunti di riflessione La linea, anche allo stato attuale, rappresenta una tratta del miglior collegamento possibile tra la Svizzera, il Verbano, Torino e le regioni della Francia Sud – orientale. Con le migliorie proposte, crescono le potenzialità per il traffico viaggiatori, ordinario e turistico, nonché merci. Occorre rivalorizzare i raccordi merci esistenti e, se necessario, prevederne di nuovi, pianificando accuratamente la collocazione delle aree industriali e commerciali.

Tipici servizi viaggiatori Locali: Santhià – Arona; Biella – Arona; Biella - Omegna; Biella – Varallo Sesia. A media percorrenza: Torino – Arona – Stresa; Torino – Romagnano Sesia – Varallo Sesia; Torino – Borgomanero – Sesto Calende – Luino. A lunga percorrenza: Nice Ville – Breil sur Roya – Cuneo – Fossano – Torino – Santhià – Borgomanero – Arona (- Omegna) – Domodossola – Brig – Bern / Sion; Torino – Borgomanero – Sesto Calende – Luino – Bellinzona – Gotthard – Zug – Zürich.

Possibili itinerari merci Dal Piemonte al Verbano ed alla Svizzera; Dalla Regione Rhône – Alpes al Verbano ed alla Svizzera, attraverso il valico del Fréjus, in fase di quadruplicamento. Dalla Regione Provence, Alpes et Côte d’Azur, al Verbano ed alla Svizzera, attraverso il valico del Colle di Tenda, preferibilmente per merci preziose o leggere, stante l’alto grado di prestazione.

Scenari di sviluppo futuro L’integrazione a pettine con le altre modalità, in ispecie quella stradale, contribuisce a ridurre l’uso del mezzo privato, specie sulle lunghe distanze. Le migliorie sulle linee afferenti, la loro estensione od il loro collegamento stesse con altre più lontane, portando la ferrovia dove non è mai arrivata, contribuisce a consolidare l’effetto di rete, peculiare di ogni sistema di trasporto e, segnatamente della ferrovia.