Diritto dell’Unione europea XXIV Lezione

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Transcript della presentazione:

Diritto dell’Unione europea XXIV Lezione Prof. Susanna Cafaro

Le relazioni esterne dell'Unione Inquadramento generale PESC

Gli obiettivi Art.3.5 TUE

"Nelle relazioni con il resto del mondo l'Unione afferma e promuove i suoi valori e interessi, contribuendo alla protezione dei suoi cittadini. Contribuisce alla pace, alla sicurezza, allo sviluppo sostenibile della Terra, alla solidarietà e al rispetto reciproco tra i popoli, al commercio libero ed equo, all'eliminazione della povertà e alla tutela dei diritti umani, in particolare dei diritti del minore, e alla rigorosa osservanza e allo sviluppo del diritto internazionale, in particolare al rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite"

TITOLO V: DISPOSIZIONI GENERALI SULL'AZIONE ESTERNA DELL'UNIONE E DISPOSIZIONI SPECIFICHE SULLA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA COMUNE Capo 1: DISPOSIZIONI GENERALI SULL'AZIONE ESTERNA DELL'UNIONE Capo 2: DISPOSIZIONI SPECIFICHE SULLA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA COMUNE sez.1: DISPOSIZIONI COMUNI sez.2: DISPOSIZIONI SULLA POLITICA DI SICUREZZA E DI DIFESA COMUNE

Disposizioni generali: art.21: principi (par.1) e obiettivi (par.2) ; principio di coerenza (par.3) art.22: competenza del Consiglio europeo a deliberare all'unanimità su interessi e obiettivi strategici; competenza dell'Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza e della Commissione a formulare proposte.

Capo II: disposizioni specifiche PESC La restante parte delle relazioni esterne è regolata dalla parte quinta del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e insieme alle altre politiche nei loro aspetti esterni. Segue dunque le regole generali previste nei Trattati per l'adozione di atti vincolanti e la conclusione di accordi.

Ambito di applicazione La competenza dell'Unione in materia di politica estera e di sicurezza comune riguarda tutti i settori della politica estera e tutte le questioni relative alla sicurezza dell'Unione, compresa la definizione progressiva di una politica di difesa comune che può condurre a una difesa comune.

Regole generali (art.24.1) La politica estera e di sicurezza comune è soggetta a norme e procedure specifiche. Essa è definita e attuata dal Consiglio europeo e dal Consiglio che deliberano all'unanimità, salvo nei casi in cui i trattati dispongano diversamente. È esclusa l'adozione di atti legislativi. È messa in atto dall'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e dagli Stati membri in conformità dei trattati. Commissione, PE e CGCE hanno un ruolo marginale

Il ruolo degli Stati (art.24.2) Nel quadro dei principi e degli obiettivi dell'azione esterna, l'Unione conduce, stabilisce e attua una politica estera e di sicurezza comune fondata sullo sviluppo della reciproca solidarietà politica degli Stati membri, sull'individuazione delle questioni di interesse generale e sulla realizzazione di un livello sempre maggiore di convergenza delle azioni degli Stati membri

Il principio di leale cooperazione Gli Stati membri sostengono attivamente e senza riserve la politica estera e di sicurezza dell'Unione in uno spirito di lealtà e di solidarietà reciproca e rispettano l'azione dell'Unione in questo settore. Gli Stati membri operano congiuntamente per rafforzare e sviluppare la loro reciproca solidarietà politica. Essi si astengono da qualsiasi azione contraria agli interessi dell'Unione o tale da nuocere alla sua efficacia come elemento di coesione nelle relazioni internazionali.

Strumenti (atti) PESC (art.25) orientamenti generali b) decisioni che definiscono: i) azioni che l'Unione deve intraprendere, ii) posizioni che l'Unione deve assumere, iii) modalità di attuazione delle decisioni c) cooperazione sistematica tra gli Stati membri per la conduzione della loro politica

Ripartizione dei ruoli: Il Consiglio europeo elabora orientamenti e strategie Il Consiglio adotta decisioni che definiscono e attuano tali linee guida L'Alto rappresentante attua la politica estera e di sicurezza comune Le decisioni sono adottate dal Consiglio europeo e dal Consiglio che deliberano all'unanimità, salvo nei casi in cui si dispone diversamente. È esclusa l'adozione di atti legislativi.

Il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) Nell'esecuzione delle sue funzioni, l'AR si avvale di un servizio europeo per l'azione esterna. Il servizio lavora in collaborazione con i servizi diplomatici degli Stati membri ed è composto da funzionari dei servizi competenti del segretariato generale del Consiglio e della Commissione e da personale distaccato dai servizi diplomatici nazionali.

Decisione del Consiglio n.2010/427/EU L'organizzazione e il funzionamento del servizio europeo per l'azione esterna sono fissati da una decisione del Consiglio. Il Consiglio delibera su proposta dell'alto rappresentante, previa consultazione del Parlamento europeo e previa approvazione della Commissione

Il SEAE, che ha sede a Bruxelles, è un organo dell’Unione europea che opera in autonomia funzionale, distintamente dal segretariato generale del Consiglio e dalla Commissione e dispone della capacità giuridica necessaria all’adempimento dei suoi compiti Il SEAE è posto sotto l’autorità dell’alto rappresentante Il SEAE si articola in un’amministrazione centrale e nelle delegazioni dell’Unione nei paesi terzi e presso le organizzazioni internazionali.

Delegazioni dell’Unione (art.221 TFUE) le missioni dell’Unione europea (chiamate delegazioni), circa 140, sono poste sotto l’autorità dell’Alto Rappresentante e incorporate nel SEAE. Assicurano la rappresentanza dell’Unione nei Paesi terzi e presso le organizzazioni internazionali. Esse cooperano con le missioni diplomatiche dei Paesi membri e contribuiscono all’attuazione del diritto di tutela dei cittadini europei nel territorio dei Paesi terzi (art.35 TUE)

Funzioni tutte le normali funzioni diplomatiche: rappresentare gli interessi dell’UE; fornire informazioni su attività e programmi comuni, acquisire informazioni sullo Stato in cui si trovano; promuovere relazioni amichevoli e rapporti economici, culturali, scientifici; negoziare la conclusione di accordi

Sono rimaste invece alla Commissione le direzioni generali che fanno capo ai Commissari incaricati della politica commerciale, dell’aiuto umanitario e dell’allargamento, nonché i servizi che si occupano di sviluppo.