Scuola Primaria Maria Peron Verbania

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Maria Peron 30 aprile Maria Peron nasce nel 1915 a SantEufemia, frazione di Borgoricco, un piccolo paese in provincia di Padova. La sua è una famiglia.
Advertisements

DALL’ALTRA PARTE DEL SIPARIO. L’ ESPERIENZA TEATRALE DI UNA NOSTRA AMICA Il TEATRO PER LA NOSTRA AMICA E’ UNA GRANDE PASSIONE, SUL PALCO SI SENTE A SUO.
Agrigento nel primo decennio del Novecento
“Ma volete la Luna?” dei mestieri possibili e delle donne innamorate partendo dall’astronauta I.I.S “A.Volta” Pavia.
A COLLOQUIO COL CIELO Santa Umiltà da Faenza viveva sulla terra a stretto contatto con il Cielo e il Cielo l’ascoltava in una maniera molto speciale,
Un piccolo grande eroe Diritti a scuola Scuola T. Fiore Bari Anno Scolastico 2011/12 Classe III I.
LA SHOAH RACCONTATA AI BAMBINI… LA SHOAH VIENE RACCONTATA AI BAMBINI ATTRAVERSO DEI LIBRI… NOI NE CITIAMO UNA PARTE.
Giuseppe De Mola Giovedì 18 aprile 2013 Ore DISTANZE
Né impaurito, né temerario. Semplicemente…al sicuro
19. L’altro genocidio: sinti e rom
“Perché non scrivere qualcosa per il giorno dopo la cerimonia?”
UNA GOCCIA PER L’AFRICA Progetto di un pozzo in Mali
Milano: da comune a signoria.
VIAGGIO DELLA MEMORIA OTTOBRE 2016
Tre seminari di antropologia ed epistemologia delle relazioni educative e di cura Crotone Centro Servizi Volontariato Aurora 29 marzo, 16 maggio, 22.
Alternanza scuola/lavoro
FRASI di NELSON MANDELA avanzamento manuale.
In Questa Immagine è rappresentata la prima trasgressione di questi atleti, quella di sabotare un aereo carico di soldi per poi farli svolazzare su un.
L’insostenibile leggerezza dell’essere
ALEXANDER OLIVER STONE.
11.00.
IL CERN: QUESTO SCONOSCIUTO
CAVOUR: DIPLOMAZIA E GUERRE VITTORIOSE PP
“Le cose non sempre sono come sembrano."
No, non parlo di quelli che puoi trovare in Internet....
Ouverture della Cantata 61 di Avvento (Bach)
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
La comunità di Aversa: dalle origini ad oggi
SANTA UMILTÀ E I BRIGANTI SULLE MONTAGNE
Venerdì 27 gennaio 2017 noi alunni delle classi seconde abbiamo partecipato ad un incontro con la bibliotecaria del paese che ci ha raccontato la terribile.
Tu sei speciale.
Gli Ebrei, che significa “gente senza dimora fissa”, erano un popolo di pastori nomadi originari della Mesopotamia; si stabilirono nella terra di Canaan,
Gli Arabi e l’Islam. La città più importante della regione è La Mecca, centro religioso dove ogni anno gli Arabi si recano in pellegrinaggio;
“Un bicchiere di latte”
Stalin, totalitarismo, deportazione dei lituani
RACCONTO DI UN TESTIMONE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
PROGETTO: SCUOLE IN CAMMINO CON DON TONINO.
Servizio Valanghe Italiano
LA MANGIATOIA.
10.00.
misericordie del Signore”
….Per te…..
Scusa, hai un attimo di tempo per me?
SAN GUGLIELMO IN IRPINIA 1.
Il nuovo governo Prodi Carrubba Biagio.
….Per te…..
Da una vita intera, queste due parole,
IL BENE RITORNA avanzamento manuale.
Comparativa delle professioni più sicure e redditizie in Italia
Tweets di Papa Francesco
BEATI GLI OPERATORI DI PACE.
10.00.
Anno C Domenica lV d’Avvento
Piccole Donne Crescono
Il sermig è é un luogo dove si sta insieme si aiuta la gente meno fortunata di noi. fanno servizio mensa e servizio notturno per i senza tetto.
LA RESISTENZA ITALIANA
xVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
AMMIRAZIONE GENERALE Quarta domenica ordinaria Luca 4,
Questa è la storia di due fratelli che vissero insieme d’amore e d’accordo per molti anni. Vivevano in cascine separate, ma un giorno…
vita CON UNA MARCIA IN PIU'
Una guerra civile Di Claudio Pavone.
Emigrazione dai Paesi Europei all’America
La storia di Gino Bartali… …e della sua bicicletta verde
Per la nostra prima attivita’ di “Scuola fuori dalla scuola” ci siamo recati al convento francescano, accompagnati dalla professoressa Anna.
xVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
L’UMANITA’ DIETRO LE SBARRE
Carrubba Biagio Prodi nuove proposte. Tremonti proposta indecente.
Gino Bartali Un giusto italiano.
RACCOLTA DIFFERENZIATA TAPPI
I partigiani Gli EROI della guerra Giosué Foti 3° A 2018/2019.
Transcript della presentazione:

Scuola Primaria Maria Peron Verbania 30 aprile 2005 Scuola Primaria Maria Peron Verbania

Maria Peron nasce nel 1915 a Sant’Eufemia, frazione di Borgoricco, un piccolo paese in provincia di Padova. La sua è una famiglia contadina molto povera.

Rimane presto orfana di padre, caduto durante la prima Guerra Mondiale. Però con volontà e molti sacrifici, Maria va a Ravenna a studiare e prende il diploma da infermiera.

A Milano

Nel 1940 trova lavoro presso l’Ospedale Niguarda di Milano.

Dopo il 1943 sente di doversi mettere dalla parte dei più deboli ed entra a far parte di un’organizzazione clandestina che opera all’interno del Niguarda.

Ecco le sue parole: “Poco dopo l’8 settembre 1943 avevo già fatto la mia scelta: stare dalla parte dei più deboli”.

“I primi di essi che incontrai e che avevano immediato bisogno di aiuto furono gli ebrei”.

“Così mi trovai a far parte di un’organizzazione clandestina che si incaricava di salvare gli ebrei, che venivano fatti ricoverare come falsi malati a Niguarda e di lì, attraverso la nostra organizzazione, accompagnati in Svizzera”.

“Poi cominciammo con i politici detenuti nel carcere di S. Vittore”.

Aiuta molti ebrei a salvarsi dalla deportazione.

Aiuta i prigionieri politici che sono in attesa del plotone di esecuzione.

Nell’aprile del 1944 il gruppo viene scoperto e Maria deve fuggire da Milano.

Maria racconta: “Tutto andò bene fin verso la metà di aprile del 1944, poi vi furono degli arresti tra l’organizzazione clandestina dell’ospedale. Io dovetti fuggire saltando da una finestra e allontanarmi di corsa attraverso i campi”.

Dopo la fuga Maria rimane nascosta per un po’ di tempo a casa di un’amica, dove riceve la visita di un partigiano che le propone di andare a fare l’infermiera in una formazione partigiana in Val Grande. Maria accetta.

In Val Grande

Maria entra a far parte della Formazione Partigiana Valdossola comandata dal Maggiore Dionigi Superti, con sede del comando a Orfalecchio, un alpeggio della Val Grande.

È accolta con amicizia e diventa infermiera partigiana.

Lei stessa racconta: “Subito rimasi colpita dalla vita misera di quei partigiani della montagna; una vita povera e priva di ogni conforto oltre ogni immaginazione”.

“Nonostante la differenza con la vita della città, che da pochi giorni avevo lasciato, fosse enorme, mi adattai presto alle abitudini e alle necessità quasi primordiali di quella nuova vita. Anzi, tutto mi sembrava facile e bello come se vivessi per la seconda volta quella vita”.

“Mi faceva sorridere in modo infantile dormire su semplici assi coperte con poche foglie, saltare il pasto o contentarsi di poca polenta senza sale e castagne cotte. Era una sensazione dolce e forte…”.

Maria organizza piccole infermerie un po’ ovunque in Val Grande e si prende cura non solo dei partigiani, ma anche della gente dei paesi e degli alpeggi.

Salva la vita a molte persone eseguendo anche interventi chirurgici con i pochi strumenti a sua disposizione.

In quei giorni è il “medico” della Val Grande e le viene attribuito il grado di Medico di Brigata.

Non teme la fatica e lavora senza mai risparmiarsi fino alla fine della guerra.

Una partigiana senza armi

Maria è una partigiana senza armi per sua precisa scelta.

È cattolica praticante e la sua scelta di diventare una combattente senza armi è il proseguimento di quella scelta, fatta al Niguarda, di stare sempre dalla parte dei più deboli e oppressi.

“Malgrado i rischi non sparai mai un colpo. Non volevo farlo e non lo feci”.

Scuola Primaria Maria Peron Verbania