Le meraviglie della vita Click per avanzare
Nessuno sarebbe capace di comunicare l'inatteso che si incontra per le strade. La speranza e la paura ci fanno vedere come verosimile e prossimo rispettivamente ciò che desideriamo e ciò che temiamo, ma entrambe ingrandiscono il loro oggetto.
Non v'è rimedio per la nascita e la morte salvo godersi l'intervallo.
Il suicida è uno che, anziché cessar di vivere, sopprime solo la manifestazione di questa volontà: egli non ha rinunciato alla volontà di vita, ma solo alla vita.
I bambini possono sembrare talvolta delinquenti innocenti che sono stati condannati non alla morte ma alla vita, senza tuttavia aver ancora appreso il contenuto del loro verdetto.
In nessuna cosa si deve tanto distinguere fra il nocciolo e il guscio quanto nel cristianesimo. Appunto perché io desidero il nocciolo, ne spezzo talvolta il guscio.
La cortesia è per la natura umana quello che è il calore per la cera. Quanto più ristretto è il nostro orizzonte, la nostra cerchia di attività e di contatti, tanto più siamo felici: quanto più è larga, tanto più spesso ci sentiamo tormentati o angosciati.
In genere è consigliabile palesare la propria intelligenza con quello che si tace piuttosto che con quello che si dice. La prima alternativa è saggezza, la seconda è vanità. Nulla si conosce interamente finché non vi si è girato tutt'attorno per arrivare al medesimo punto provenendo dalla parte opposta.
Chi vede tutto nero e teme sempre il peggio e prende le sue misure in questo senso, non si sarà sbagliato tanto spesso quanto colui che dà alle cose un colore e una previsione serena.
Prima di bruciare vivo Vanini, un pensatore acuto e profondo, gli strapparono la lingua, con la quale, dicevano, aveva bestemmiato Dio. Confesso che, quando leggo cose del genere, mi vien voglia di bestemmiare quel dio.
La soddisfazione dell'istinto sessuale è in sé assolutamente riprovevole, in quanto è la più forte affermazione della vita. Ciò vale sia nel matrimonio che al di fuori di esso. Ma il secondo caso è doppiamente riprovevole, in quanto è al tempo stesso negazione dell'altrui volontà: alla ragazza infatti ne deriverà direttamente o indirettamente sventura; e l'uomo dunque soddisfa la sua voglia a spese della felicità di altri.
È certo che un uomo può fare ciò che vuole, ma non può volere ciò che vuole. In fondo al cuore le donne pensano che compito dell'uomo è guadagnare soldi, e compito loro spenderli.
Solo la luce che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri.