Quinta lezione: Il funzionamento delle Imprese
Il cammino della legislazione del Codice Commerciale Italiano
Codice Napoleonico è il nome con cui è conosciuto il Code Civil des Français, il codice di diritto civile francese promulgato in 36 leggi il 21 marzo 1804, seguirono il Codice di procedura civile nel 1806 e il Codice di commercio nel 1807. Fu il primo codice civile moderno. Il codice rappresentò un compromesso tra il diritto consuetudinario di ispirazione germanica delle province del nord della Francia e il diritto romano delle regioni del sud e dell'est del paese.
Codice Albertino CODICE DI COMMERCIO PER GLI STATI DI S.M. IL RE DI SARDEGNA T O R I N O S T A M P E R I A R E A L E 1842
Primo codice di commercio italiano Il Codice di Commercio d'Italia del 1882 andò a sostituirsi al Codice di Commercio del 1865 il quale era però una semplice estensione del Codice del commercio del Regno di Sardegna all'intero territorio del Regno d'Italia. In un certo senso può quindi definirsi il "vero" primo codice commerciale della Storia dell'Italia unita.
Codice del 1882 Questo codice consente la emissione delle prime obbligazioni; All’art. 22 parla dell’inventario dei beni; dagli artt. 176 agli artt. 182 parla del bilancio di esercizio; Artt. 246 e seguenti impone comunicazioni con evidenza e verità; Nessun accenno al bilancio come mezzo per prelevare le imposte
Codice Rocco del 1942 titolo V artt 2424 disciplina: i criteri di valutazione senza giungere a prospetti prefissati. Al titolo XI all’art. 2621 furono ampliate le disposizioni in materia penale introducendo la responsabilità delle false comunicazioni e la illegale ripartizione degli utili. Norme tutt’ora in vigore.
Legge 216 del 1974 L’innovazione in materia di Bilancio avverrà nel 1974 con la legge 216 che pone fine alla supplenza giurisprudenziale. La norma finalmente fornisce lo schema dello stato patrimoniale con importanti indirizzi per la redazione dei bilanci di gruppi specie per le partecipazioni ed uno schema obbligatorio del conto economico e definisce il contenuto minimo della relazione degli amministratori
Questa legge comporterà Schematizzazione per la gestione Flussi finanziari Confronto con altri bilanci Affinamento del controllo di gestione
IV Direttiva CEE compromesso tra la tradizione anglosassone del “vero e corretto” e quella francese e tedesca arriva maggiore trsparenza. Artefice della trasparenza è la nota integrativa. I principi di redazione sono: La prudenza La continuità La competenza La costanza La valutazione separata delle poste attive e passive.
Depenalizzazione del falso in bilancio Il sistema giuridico italiano utilizza la locuzione "false comunicazioni sociali«. All'art. 2621 c.c. e specificato dagli articoli successivi, e comprende non soltanto la fraudolenta compilazione del solo bilancio, ma anche quella di tutte le comunicazioni sociali e delle relazioni che la legge impone di redigere.
Depenalizzazione del falso in bilancio Il testo normativo è stato oggetto di recente sensibile revisione, con la quale la precedente sanzione della reclusione da uno a 5 anni è stata modificata con la sanzione dell'arresto fino a due anni. Tuttavia la norma vigente continua a prevedere una sanzione ed il falso in bilancio - seppure ne siano state modificate circostanze e conseguenze - resta un illecito.
VEDIAMO COME FUNZIONA UNA IMPRESA E COME SI RAPRESENTANO I FLUSSI E GLI STOCKS DELLE RILEVAZIONI CONTABILI
Il bilancio si legge guardando: 1. – Il conto economico; 2. - Il passivo dello stato patrimoniale; 3. - l’attivo dello Stato Patrimoniale
Il Bilancio di esercizio CONTO ECONOMICO Ricavi + Costi variab. - Costi fissi - (Ammort. Acc) Risul. Operat. +/- Ro Oneri Finanziari - Oneri per Tasse - Utile o Perdita +/-
Il bilancio d’esercizio STATO PATRIMONIALE IMPIEGHI FONTI (I) Immobilizzi (Mp)Netto (Mg)Magazzino (Fr) Fornitori (Cr) Crediti (Ba) Banche Saldo c/economico K K
I SOTTOSISTEMI AZIENDALI SCENARI MERCATO MERCATO SISTEMA FINANZIARIO ALTRI SISTEMA DEI RISCHI SISTEMA LIQUIDITA SISTEMA ORGANIZZATIVO SISTEMA INFORMATICO Bilancio Annuale SISTEMA PREMIANTE REDDITO SISTEMA ECONOMICO L’IMPRESA DE CI SI O NI SISTEMA CONTABILE SISTEMA PRODUTTIVO TECNOLOGICO CONOSCENZA SISTEMA RISORSE UMANE SISTEMA COMMERCIALE 17
LE RELAZIONI SETTORIALI Dovute alle tecnologie e agli usi BILANCIO DI ESERCIZIO LE RELAZIONI SETTORIALI Dovute alle tecnologie e agli usi ATTIVO PASSIVO IMMOBILIZZI I MEZZI PROPRI Mp MAGAZZINO Mg FORNITORI Fr CREDITI Cr BANCHE Ba CASSA Ca K K Ricavi + (Pv *qx) Costi variab. - (Cv*qx) Costi fissi - Cf (Ammort. Am) Risul. Operat. +,- Ro Oneri Finanziari - Of Oneri Tributari - Ot Utile d’ Esercizio +,- Ud FONTI
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI COSTI VARIABILI CV CV Q Q A – Costi proporzionali B – Costi progressivi C C CV CV Q Q C – Costi degressivi D – Costi regressivi
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI COSTI FISSI Aumento della capacità produttiva o aumento costi fissi Costi fissi nell’ambito della capacità produttiva Es: Introduzione dell’IMU sui capannoni
COSTI TOTALI Si definiscono costi totali la somma dei costi fissi e dei costi variabili. Graficamente, in un diagramma Costi – Quantità prodotte, I costi totali si ottengono traslando la retta dei costi variabili e facendola partire dal livello dei costi fissi C CT CV CF Q Costi totali
RICAVI Si definiscono ricavi totali di un’azienda il prodotto tra i prezzi di vendita dei prodotti e la quantità di prodotto venduta. P RT Q Ricavi totali
Punto di Pareggio a Valore
B.P.E (Break even point) a valore Equazione fondamentale del conto economico F = Cf + Cv + Ud Cv è una variabile di F, ovvero Cv = α*F da cui α = Cv/F F = Cf + αF + Ud ; Si vuole conoscere F quando Ud = 0 F – Cf – α*F = 0 F – α*F = Cf F(1 – α) = Cf Cf Fp = ----------- (1 – α)
PUNTO DI PAREGGIO (Break even point) A QUANTITA’ Si vuole sapere quando: pv * qx = Cf + Cv*qx + Ud; ponendo Ud = 0 pv*qx = Cf + Cv*qx; Ovvero Cf = pv*qx – Cv*qx Cf = qx ( pv – Cv) Da cui Cf qx = ------------- (pv – Cv)
ESEMPIO DI CALCOLO DEL B.E.P. FATTURATO 1.500.000 Costi variabili 975.000 (0.65) Costi fissi 375.000 Utile 150.000 Cf 375 F* = --------- = ----------- = 1071,43 1 - a 1 – 0.65
Esempio di B.E.P. sulle quantità vendute qx * pv FATTURATO 5000*300 = 1.500.000 qx * cv Costi variabili 5000*195 = 975.000 (0.65) Costi fissi 375.000 Utile 150.000 Cf 375.000 Qx = -------------- = ---------------------------- = 0.71428 Rv –Cv 1.500.000 – 975.000 Qx = 0.71428 * 5000 = 3571.40
Schema dei flussi monetari Mg ib Ba Incassi VENDITE K ∆y(∑pₓ*qₓ) cCr Fr CASSA BANCHE = ACQUISTI CV Esborsi ALTRI CV I Mp α(∑cv*∆qₓ+∆Cf) Cf AMMORTAMENTI
La composizione % dei bilanci dei settori: Manifatturiero; Commerciale; Servizi; Grande distribuzione
Nelle slides successive vengono riportati i bilanci con le percentuali delle singole poste di stato patrimoniale e conto economico dei settori fondamentali classificati da Clark alla fine del 1800 (manifatturiero, commerciale, servizi)
K (Passivo) δ = ---------------- ∑ (ph – cvh) l’indice segnala quanti € sono necessari per avere 1 € di Fatturato
Il Bilancio delle aziende manifattureire STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO ATTIVO PASSIVO IMMOBILIZZI I MEZZI PROPRI Mp MAGAZZINO Mg FORNITORI Fr CREDITI Cr BANCHE Ba CASSA Ca K 100 Ricavi + 100 Costi variab. - 50-70% Costi fissi - 20-30% (Ammort. Am) Risul. Operat. Ro 5-25% Oneri Finanziari 5% Oneri per Tasse Utile o Perdita 6-15% FONTI
Il Bilancio delle aziende commerciali STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO ATTIVO PASSIVO IMMOBILIZZI I MEZZI PROPRI Mp MAGAZZINO Mg FORNITORI Fr CREDITI Cr BANCHE Ba CASSA Ca K 100 Ricavi + 300-400 Costi variab. - 55-80% Costi fissi - 10-20% (Ammort. Am) Risul. Operat. Ro 3-10% Oneri Finanziari 5% Oneri per Tasse Utile o Perdita 2-5% FONTI
Il Bilancio delle aziende della Grande Distribuzione STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO ATTIVO PASSIVO IMMOBILIZZI I MEZZI PROPRI Mp MAGAZZINO Mg FORNITORI Fr CREDITI Cr BANCHE Ba CASSA Ca K 100 Ricavi + 1000 Costi variab. - 80-90% Costi fissi - 10-15% (Ammort. Am) Risul. Operat. Ro 18-30% Oneri Finanziari 5% Oneri per Tasse Utile o Perdita 7-10% FONTI
Il Bilancio delle aziende di servizi STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO ATTIVO PASSIVO IMMOBILIZZI I MEZZI PROPRI Mp MAGAZZINO Mg FORNITORI Fr CREDITI Cr BANCHE Ba CASSA Ca K 50 Ricavi + 150 Costi variab. - 20-30% Costi fissi - 50-70% (Ammort. Am) Risul. Operat. Ro 4-10% Oneri Finanziari 5% Oneri per Tasse Utile o Perdita 3-8% FONTI