Geografia, rappresentazione e potere

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Transcript della presentazione:

Geografia, rappresentazione e potere VI LEZIONE Alessandro Ricci alessandro.ricci@uniroma2.it

la bandiera nera è un simbolo della fine dei tempi La bandiera dell’Is la bandiera nera è un simbolo della fine dei tempi In alto la scritta «Non c'è divinità se non Dio» Il cerchio bianco con la scritta nera al centro è il sigillo dei profeti, o Khatam an- Nabiyyin, un attributo rivolto a Maometto. Viene citato nel verso 33:40 del Corano: «Maometto non è il padre di nessuno di voi uomini, ma il messaggero di Allah e il sigillo dei profeti: e Allah è onnisciente». La sua forma è ripresa da quello che è ritenuto essere il sigillo con cui Allah usava firmare le sue lettere ufficiali

Quale rappresentazione del potere dello Stato Islamico? Video Al Qaeda

La propaganda globale dell’ISIS Ha un proprio Centro Mediatico “Al-Hayat” (“la vita”) Qualità, quantità e regolarità dei contenuti pubblicati Contenuti simbolici Mostra le reali intenzioni dell’ISIS Propensione universale Conquista di nuovi territori Guerra contro l’Occidente Mediterraneo/Libia Attenzione ai Russi e alle minoranze islamiche  rivista in cirillico “Istok” Guerra interna al mondo islamico Foreign fighters

La propaganda globale dell’ISIS Per essere efficace deve Essere costante temporalmente Essere pervasiva e profonda Provocare in chi la osserva Attenzione Partecipazione Soddisfazione A chi è rivolta quella dell’ISIS?

La propaganda globale dell’ISIS Due principali destinatari: Oppositori Sostenitori Coinvolge la nostra sfera pubblica e quella personale Si rivolge anche al mondo islamico, alle possibilità di vendetta contro l’Occidente etc.

La propaganda globale dell’ISIS Quali gli obiettivi? Non assicurarsi un supporto internazionale Attivare la partecipazione individuale Creare simbiosi tra i jihadisti e l’osservatore foreign fighters nel video: “sono persone normali” Coinvolgimento attivo dell’osservatore I social media aiutano più degli altri mezzi a creare coinvolgimento attivo

La propaganda globale dell’ISIS Come agisce? Non agisce in un vacuum, c’è sempre un retroterra (“pre- propaganda”) Il contenuto non rimane una forza esterna, ma agisce attivamente nella “pre-propaganda” Presenta i problemi e offre delle soluzioni Assorbe, coopta e corrompe il processo intellettuale

La propaganda globale dell’ISIS Si sostanzia di 5 coppie concettuali (secondo Ellul) Politico-Sociologica Tattico-Strategica Verticale-Orizzontale Agitazione-Integrazione Razionale-Irrazionale

Il brand “Stato Islamico” La propaganda dell’Isis ruota attorno a 6 principali tematiche 1) Brutalità 2) Misericordia 3) Vittimismo 4) Guerra 5) Appartenenza 6) Utopia

Il brand “Stato Islamico” Brutalità Obiettivi: - Gratificare i sostenitori - Intimidire gli avversari - Minacciare le popolazioni locali (spie e dissidenti) - Provocare i media occidentali - Provocare una reazione scomposta degli avversari

Il brand “Stato Islamico” 2) Misericordia Pentimento di fronte a Dio e allo Stato Islamico Video “From the darkness” Si mostra l’istitāba: l’invito al pentimento Il passato si dimentica se si giura fedeltà al Califfato

Il brand “Stato Islamico” 3) Vittimismo Vendetta contro l’Occidente Riferimento alle vicende degli ultimi dieci anni, alla “guerra globale al terrore” etc. Video del pilota giordano: prima dell’uccisione si mostrano bambini uccisi dagli aerei della coalizione, etc. Due motivi: 1) Ricorda all’osservatore il motivo del gesto del Califfato (è una giustificazione della brutalità) 2) Vi è l’idea della mumāthila (Rappresaglia) - Non è un caso che molti dei video giustappongano le immagini di raid aerei o uccisioni di bambini alle ritorsioni del Califfato

Il brand “Stato Islamico” 4) Guerra Si mostra l’apparato militare dell’ISIS Si vuole dimostrare la legittimità nell’uso della forza Ribadire la vitalità dello Stato Islamico in quanto Stato Proporre una propria narrativa della guerra L’idea di una vera guerra contro l’Occidente «Voi colpite noi, noi colpiamo voi» (Amedy Coulibaly, video) - «kill them wherever you find them» «you won’t be safe in your homes nor in your dreams» – guerra all’Inghilterra e alla Francia

E’ una guerra globale «kill them wherever you find them» (fine gennaio 2016)

A seguire, gli ultimi messaggi dei nove leoni del Califfato che furono mobilitati dalle loro tane per mettere in ginocchio un intero paese, la Francia. Essi innalzarono la parola del Tawhid [unicità di Allah] e vissero i versetti del corano uccidendo i miscredenti ovunque li trovarono. Continuarono così fino a che la sete del loro successo non fu estinta se non tramite il loro proprio sangue.

«kill them wherever you find them» E’ tutto parlato in lingua francese Si rivendicano gli attacchi di Parigi Esaltazione eroismo dei «martiri» di Parigi Si mostra la forza militare e i campi di addestramento dell’ISIS unitamente alle immagini degli attentati di Parigi e non solo Tutti i 9 attentatori si sono addestrati in Siria Terrorismo in Europa Vi è l’idea di una guerra globale e di una minaccia costante all’Occidente Hollande e Cameron gli obiettivi principali Cameron: «we stand with you, united» ISIS: «…In the ranks of kufr…» (miscredenti)

Il brand “Stato Islamico” 5) Appartenenza Per rafforzare il sentimento di appartenenza, i nuovi militanti bruciano i passaporti di provenienza (video). Due significati: Rifiutano ogni precedente appartenenza nazionale/occidentale Ne affermano una nuova - Impatto sui Foreign Fighters occidentali Contrapposizione col modello occidentale Si rafforza l’idea di una umma universale E’ strettamente legato al tema dell’utopia nuova, di contro a ogni regola occidentale

Il brand “Stato Islamico” 6) Utopia Il Califfato stesso rappresenta un’utopia realizzata Tutta la propaganda si regge sul tentativo di concretizzare quest’utopia Indirizza la propaganda interna al mondo islamico a proprio favore Supera le altre organizzazioni, perché i jihadisti dell’ISIS hanno realizzato il Califfato E’ un’utopia che si realizza globalmente Si pensi ai giuramenti di fedeltà al Califfato in tutto il mondo

Video di Coulibaly Brutalità attentati Vittimismo civili morti, uccisioni nello Stato Islamico… «la vostra coalizione bombarda giornalmente» Guerra contro il mondo occidentale «quello che facciamo è assolutamente legittimato dalla vendetta» «we’re going to fight» Appartenenza al Califfato «ho giurato fedeltà al Califfato» «voi attaccate noi, noi attacchiamo voi» vogliamo seguire la Sharia e non possiamo farlo a casa Utopia «ci uccidete solo perché vogliamo la Sharia», vogliamo un altro mondo «ci sono migliaia, milioni di musulmani che difendono l’Islam»

Video «No Respite» (nessuna tregua)

Video «no respite» Musica di sottofondo Legame con il Califfato stabilito da Maometto Dimensione geografica («Inghilterra», «8 volte il Belgio», «30 volte il Qatar» Esaltazione del Califfo Abu Bakr Al-Baghdadi Guerra contro l’Occidente, le sue Istituzioni (ONU), i suoi simboli di potere (Casa Bianca) e i suoi governanti Guerra dell’Occidente è contro l’Islam Idea della vendetta contro l’Occidente e del vittimismo Si rafforza l’idea del jihad sotto un’unica e sola bandiera, quella dell’ISIS

Video «no respite» Isis come realtà universale contro ogni suddivisione nazionale La bandiera nera schiaccia ogni nazionalismo Unità nell’Islam Vittimismo storico («Sykes-Picot») Sharia come legge di Allah Retorica anti-americana e agli errori occidentali Ci si rivolge ai cittadini americani (costi umani/suicidi e costi economici) Guerra globale/Coalizione mondiale anti-ISIS

Video «no respite» Califfato universale Nessuna tregua (jihad) «Prendete le vostre decisioni insieme coi vostri consoci e non abbiate scrupoli [nei miei confronti]. Stabilite quello che volete fare di me, senza porre indugi»