Realizzato da: M. Martina Todaro. Anno scolastico 2016/2017 Realizzato da: M. Martina Todaro. IV D
Il motto dell’Illuminismo è ‘’Sapere aude!’’. L’Illuminismo è un movimento culturale che si sviluppò in Europa nel XVIII secolo e si fonda sulla convinzione che solo attraverso il ‘’lume’’ della ragione l’uomo può ampliare le proprie conoscenze. Il motto dell’Illuminismo è ‘’Sapere aude!’’.
Una delle espressioni pubbliche più celebri dell’Illuminismo è l’Encyclopédie, un’enciclopedia del sapere umano, ideata dai filosofi Diderot e D’Alembert. L’opera nasceva dalla volontà di raccogliere sia le idee nuove sia le conoscenze del passato per istruire i contemporanei ed anche i discendenti.
Il movimento illuminista concepiva Dio come creatore dell’universo da cui dipendono le leggi immutabili della natura. Questo Dio: • è buono, e buona è la sua opera, la natura; • è perfetto, e perfette sono le leggi che governano la natura; • è l’autore del mondo. Per indicare questa concezione di Dio si parla di Deismo, una visione che separa in modo netto il Dio dei filosofi dal Dio delle religioni, perché si fonda sulla ragione.
L’Illuminismo è stato caratterizzato da una forte cultura della tolleranza religiosa. Gli intellettuali illuministi presentandosi come ‘’cittadini del mondo’’ sostenevano che siamo uguali al di là di ogni differenza di lingua, di religione e di cultura. Paladino della tolleranza fu Voltaire, il quale non smise di combattere a favore del dialogo degli uomini di fedi diverse.
Nel ‘700 la riflessione sui princìpi del diritto portò ad enunciare la tesi generale che ‘’la legge deve essere uguale per tutti e che tutti i cittadini devono essere uguali di fronte alla legge’’. Furono messi perciò in discussione i privilegi della nobiltà e del clero. Questi ultimi erano inoltre esentati dal pagamento di determinate tasse e ciò era sentito come una contraddizione al princìpio giuridico dell’uguaglianza.
Il dispotismo illuminato è una formula per indicare la politica di riforme attuata un po’ ovunque in Europa dai sovrani assoluti, nel tentativo di modernizzare i loro paesi. I settori principali di queste riforme furono: • riforma della pubblica amministrazione; • riforma della legislazione; • limitazione dei privilegi della nobiltà e del clero; • abolizione della servitù della gleba; • sviluppo dell’economia; • lavori pubblici e sevizi per il cittadino.