Navile, gennaio 2004 22/09/2018
…doni?... 22/09/2018
Il Dipartimento di Astronomia Università di Bologna Bruno Marano INAF e Università Il Dipartimento di Astronomia Università di Bologna Bruno Marano 22/09/2018
Dipartimento di Astronomia Quanti? 18-20 Docenti/ricercatori 12 Tecnici- Amministrativi- Bibliotecari 22 Dottorandi (….condivisi…..) 3 postdoc 22/09/2018
Didattica: Corso di Laurea in Astronomia: negli ultimi tre anni 80-90 iscritti all’anno (nel 2003: 91) >40 laureati all’anno (altrettanti i “Fisici”; le lauree triennali in Scienze fisiche hanno in complesso ~180 iscritti all’anno) (Repubblica del 4.1.2004:”Alla facoltà di Fisica della Sapienza a fine ottobre risultavano iscritte cinque matricole”) Dal 2004-2005: Laurea specialistica in Scienze dell’Universo. Due indirizzi: a)Astrofisica;b)Cosmologia e Gravitazione (coll. con Dipartimento di Fisica). 22/09/2018
Tirocini (lauree triennale e spec.) Convenzioni Università -CNR e Università-Osservatorio per tirocini e laboratori avanzati negli istituti: Telescopi di Loiano (OA - Zitelli) Radiotelescopi di Medicina (IRA - Venturi) Laboratori strumentali (OA, IRA, IASF - tbd) Altri ?? 22/09/2018
Dottorato in Astronomia: Negli ultimi tre anni 7 dottorandi per anno (21 sui tre anni). Borse di studio: 3 per anno da Università, 1-2 per anno da INAF; ulteriori 3 per anno (Univ., Oss.) a idonei in graduatoria. Ripartizione dell’attività dei dottorandi (ultimi cinque anni): circa un quarto per istituto (DA, OA, IRA, IASF) Rappresentanti degli enti nel collegio dei docenti (Tosi (OA),Venturi (IRA)) Il dottorato è proiettato su tutta la ricerca bolognese ....non potrebbe essere diversamente! 22/09/2018
Ricerca nel Dip. Astronomia: totalmente integrata con INAF Alcuni esempi: Radiosorgenti: Giovannini, Dallacasa (DA) con Ferretti, Venturi (IRA) Fondo X: Setti, Ranalli (DA) con Comastri (OA), Brunetti (IRA) Surveys: Bolzonella, Marano (DA), Gregorini (DF) con Zamorani, Bardelli, ...(OA), Vettolani, Zanichelli,….(IRA) AGN X: Palumbo (DA), Cappi M., Dadina (IASF) GRB: Bartolini, Guarnieri (DA), Masetti, Pizzichini, ... (IASF) Dinamica Galassie: Ciotti (DA) con Sancisi (OA) Gruppi: Focardi, Kelm (DA), Zitelli (OA) Evoluzione Stellare: Ferraro (DA) con Fusi Pecci, Bellazzini, al. (OA) Strumentazione: …… ……….. 22/09/2018
Ricerca (segue) La “massa critica” di ciascuna attività di ricerca non è raggiunta nel Dipartimento, che deve offrire uno spettro ampio di competenze per assicurare una didattica (anche avanzata) ad ampio spettro e funzionare da interfaccia tra contesto studentesco e, più in generale, universitario da una parte e mondo della ricerca dall’altro. La massa critica viene quasi sempre raggiunta nella interazione/collaborazione con INAF 22/09/2018
Vita di tutti i giorni Convenzione con Osservatorio Astronomico (INAF): sede comune strutture comuni (p.e. centro calcolo) servizi comuni (portineria, centralino, biblioteca,…) Integrazione delle attività e economie di spesa 22/09/2018
Come far crescere questa situazione? OBIETTIVO: Unificare ricerca e didattica in un’unica area (NAVILE) TEMPI: 4-5 anni (progetto approvato) MODELLO: sinergia con diversità di funzioni tra struttura universitaria e struttura INAF 22/09/2018
Per il Dipartimento, se la sinergia non funzionasse, il prezzo sarebbe pesante: Aumento dei costi correnti “Base sociale, culturale e strutturale” troppo piccola per una didattica avanzata e ampia (lauree ai due livelli, tirocinii, dottorato) Numero borse di dottorato (anche se non siamo alla situazione, p.e., di Roma 2...) Cofinanziamento assegni di ricerca (come si fa?) Cofin MIUR (come si fa?) Risorse: 60% resta, programmi piccolo-medi (50-150Keu) possibili, progetti di lungo respiro esclusi. Interfaccia con sistemi di decisione/partecipazione su progetti nazionali e internazionali: TNG, LBT, ESO, ALMA, SKA, ASI, ESA ,….(se non a livello di singoli) Attenzione, valgono considerazioni reciproche. 22/09/2018
Come gestire questo nella nuova struttura INAF? Non è un rapporto individuale (tipo le collaborazioni gratuite) RIAA? Non risolve (meglio, non affronta) il problema. Prevedere un alto livello di integrazione istituzionale e operativa. Funzioni diverse, istituzioni diverse, “canale di dipendenza diverso” Patti chiari, ognuno porta il meglio che può dare in un ambito di interessi comune. Evitare la rincorsa ad una parità astratta ... E’ probabilmente problema nazionale, ma è questione chiave nella realtà di Bologna. 22/09/2018