Operatore Socio Sanitario

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Transcript della presentazione:

Operatore Socio Sanitario Relatore R.M. Buffoli

LA MEDICAZIONE La medicazione ha lo scopo di favorire e/o promuovere la guarigione di una ferita; La medicazione ha una funzione di protezione della ferita dagli agenti esterni;

La medicazione ha una funzione di protezione dall’ambiente esterno dalla contaminazione (potenziale) da parte di microrganismi presenti su alcune ferite o nei secreti delle medesime.

AZIONI SUL PAZIENTE: Rassicurare il paziente Assicurare la privacy durante l’esecuzione della medicazione Far assumere al paziente una posizione confortevole compatibilmente alle sue condizioni e alla sede un cui deve essere eseguita la medicazione

Non scoprirlo più del necessario Mantenerlo posizionato correttamente durante le fasi della medicazione Invitarlo a non manipolare la medicazione

Riposizionarlo in modo confortevole dopo che è stata effettuata la medicazione Porre particolare attenzione per non rimuovere la medicazione o alterarne lo stato durante le diverse attività assistenziale (per esempio igiene)

AZIONI SULL’AMBIENTE: Se la medicazione viene eseguita nella stanza del paziente fare in modo che non vengano effettuate contemporaneamente altre attività (pulizie, distribuzione del vitto,…) Usare le precauzioni standard indicate dall’infermiera (lavaggio delle mani, uso dei guanti, uso dei camici se necessario, eliminazione di medicazioni, …)

FERITA, guarigione di: prima intenzione i cui lembi si presentano lineari ed accostati e che non presentano secrezioni seconda intenzione riguarda le ferite non suturate e quindi lasciate aperte, per scelta o per necessità. In questi casi il tessuto di granulazione, che si forma sul fondo della lesione, per riempirla deve procedere dal basso in superficie con un processo che richiede tempi più lunghi e che può determinare inestetismi anche gravi.

Appartengono a questo gruppo le: ferite lacero contuse (caratterizzate da margini frastagliati e poco vitali), ferite inquinate o infette (ascessi o fistole), ferite con perdita di sostanza (ustioni) terza intenzione  Questo tipo di guarigione riguarda le ferite chirurgiche andate incontro, nel decorso post-operatorio, a una deiscenza parziale o totale.

Il trattamento di questa complicazione prevede di norma la riapertura completa della ferita, la sua accurata detersione, l'asportazione delle aree mortificate, un adeguato zaffaggio. In un secondo momento, valutata la situazione locale e dopo aver escluso la presenza di focolai di infezione, si può procedere a una nuova sutura dei lembi. Ciò favorirà il processo di guarigione che, in questo caso, sarà detto per III intenzione. Una medicazione si definisce complessa quando: c’è almeno un drenaggio