CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone Un più vasto mondo (cap. 10) II SEMESTRE A.A. 2017-2018 2002 - Facoltà di Scienze Politiche
1880-1913: colmati i vuoti nelle mappe geografiche 10.1 1880-1913: colmati i vuoti nelle mappe geografiche 1869: apertura del canale di Suez accorciate distanze Europa – Estremo Oriente giro del mondo in 80 giorni (Verne) 1890: chiusura ufficiale della frontiera nel Far West nordamericano 1909: raggiunto il Polo Nord 1911: raggiunto il Polo Sud 1914: apertura del canale di Panama
1913: primo segnale orario mondiale inviato dalla Tour Eiffel 10.2 telefono + radiotelegrafia senza fili (Marconi, 1894) = circolazione delle informazioni nel mondo con velocità fulminante 1913: primo segnale orario mondiale inviato dalla Tour Eiffel “mondo finito” (Valery) o “unificato”, tuttavia non omogeneo in termini economici e politici
L’età dell’imperialismo (1880-1913) 10.3 L’età dell’imperialismo (1880-1913) Imperialismo informale = influenze economiche + pressioni politiche e militari, MA indipendenza istituzionale (es. Sud America, Impero ottomano e cinese) Imperialismo formale/colonialismo = dipendenza istituzionalizzata dal punto di vista giuridico – amministrativo + annessione del territorio Indie olandesi + Indocina = mix tra i due sistemi in parte governo diretto del colonizzatore, in parte formale autonomia delle istituzioni locali
Razzismo e imperialismo 10.4 Razzismo e imperialismo A. De Gobineau: Saggio sull’ineguaglianza delle razze umane (1853) Eugenetica + psichiatria = tentativo di fornire una spiegazione scientifica all’ineguaglianza strumentalizzazione delle teorie scientifiche (darwinismo) incapacità di autogoverno delle culture “altre” e bisogno dell’assistenza paterna = paternalismo inglese + fardello dell’uomo bianco (Kipling)
Imperialismo delle masse 10.5 Imperialismo delle masse convincere della necessità di sottomettere i popoli extraeuropei consenso al colonialismo = parte del progetto di nazionalizzazione delle masse Hobson: L’imperialismo (1902) = ricerca di investimenti all’estero per sopperire al sottoconsumo nei Paesi sviluppati Limiti di questa interpretazione: flussi di capitale e merci maggiori tra le grandi potenze anziché con i mercati coloniali l’Europa autosufficiente per le materie prime più importanti
Impero ottomano :: obiettivo= modernizzazione/occidentalizzazione 10.6 Questione d’Oriente Impero ottomano :: obiettivo= modernizzazione/occidentalizzazione Egitto = riformismo MA debiti con banche anglofrancesi per costruzione Canale di Suez svendita delle azioni della Compagnia del Canale agli inglesi GB e Francia assumono il controllo degli introiti fiscali del paese (1879)
Giovani ottomani = gruppo clandestino di élite dirigenti: 10.7 Giovani ottomani = gruppo clandestino di élite dirigenti: carattere laico + idee modernizzanti/liberalizzanti ostacolo a sovranità ottomana = privilegi di extraterritorialità concessi ai cittadini occidentali 1875: bancarotta del governo ottomano = incapacità di saldare i debiti contratti con banche occidentali per modernizzare il paese 1881: controllo delle entrate statali affidato all’ “Amministrazione del debito pubblico ottomano” (consorzio di creditori stranieri) 1875: rivolte tra i serbi di Bosnia e i bulgari.
Trattato di Santo Stefano (1878) = egemonia russa sui Balcani 10.8 guerra tra impero ottomano e Russia (in appoggio alle rivolte serbe = logica panslavista) Trattato di Santo Stefano (1878) = egemonia russa sui Balcani Congresso di Berlino (luglio 1878) = revisione del trattato di S. Stefano + sistemazione dei territori balcanici nell’impero ottomano aumenta peso della componente turco-araba + ruolo politico dell’esercito, contro il tradizionalismo governativo
La penisola balcanica dopo il Congresso di Berlino (1878)
I protagonisti della spartizione 10.9 Africa: I protagonisti della spartizione sfruttamento rivalità coloniali per prevenire alleanze antitedesche Germania di Bismark 1884-85: Conferenza a Berlino per risolvere questione del Congo Namibia + Tanzania Tunisia, + Algeria + aree centro-occidentali Francia
Colonia del Capo (Cecil Rhodes): 10.10 controllo Egitto (1882) + Colonia del Capo + attuali Zambia + Zimbabwe + Kenya Gran Bretagna Colonia del Capo (Cecil Rhodes): Boeri si sottraggono al potere britannico = formano 2 repubbliche indipendenti: Orange e Transvaal, ricche di risorse minerarie 1889-1992 = guerra tra GB e boeri: tattica guerriglia (boeri) vs. tattica terra bruciata (GB) Creazione Unione Sudafricana = inglesi e boeri si riconciliano vs maggioranza nera
L’Africa al 1914
fattori che favoriscono conquista dell’Africa 10.11 squilibrio di forze tra gruppi di potere locali e colonizzatori crisi di autorità delle istituzioni locali motivazioni politiche e culturali = idea del dominio sull’ “altro” fattori che favoriscono conquista dell’Africa logica di competizione + timore della concorrenza delle potenze europee motivazioni economiche = Canale di Suez, risorse minerarie in Congo, Orange e Transvaal + nuove terre da coltivare
MA impiegati di basso rango e funzionari locali 10.12 India 1876: Regina Vittoria imperatrice delle Indie e “erede dell’impero Moghul” Governo diretto + governo indiretto = pseudo-sovranità e pseudo-indipendenza dei Prìncipi locali MA impiegati di basso rango e funzionari locali componente nazionalista = pro dignità antiche civiltà orientali + libertà e autogoverno emerge Gandhi
divisione società in caste 10.13 divisione società in caste problemi nazionalismo indiano pluralismo religioso: maggioranza induista, minoranza islamica 1885: Indian National Congress elementi induisti occidentalizzati 1906: Lega Musulmana = lealista e filobritannica Crescente peso politico differenze religiose : elemento identitario-religioso alla base politicizzazione masse in senso nazionalista logica coloniale divide et impera per indebolire movimento nazionalista
Economia indiana nel XIX secolo 10.14 Logica contrapposizione induisti/islamici da parte del governo britannico 1909: Morley-Minto Reforms Indian Councils (assemblee consultive) = liste separate tra funzionari elettivi induisti e islamici Economia indiana nel XIX secolo assoggettamento coloniale impedisce adozione di protezionismo doganale MA “protezionismo di fatto” = politiche che avvantaggiano i prodotti inglesi
Specificità rispetto altri paesi extraeuropei: 10.15 Giappone Specificità rispetto altri paesi extraeuropei: rilevante modernizzazione/occidentalizzazione indipendenza formale e nei fatti medio-grande potenza Trattati ineguali (1858) = totale liberalizzazione commerciale + clausole di extraterritorialità a vantaggio Stati Uniti nobiltà guerriera (samurai) + intellettuali = nostalgici del potere imperiale (da secoli rimpiazzato da shogun) Cina = modello di civiltà contro decadenza Giappone e la sete potere delle potenze occidentali
Partito filo-occidentale 10.16 Partito filo-occidentale “aprire il paese” + sostegno allo shogun Linea Meiji (illuminata) politica riformatrice + restaurazione imperiale 1868: sconfitto shogun riforme Meiji realizzano vera emancipazione e modernizzazione del Giappone + Realpolitik verso occidentali “Giuramento costituzionale” (1868) = “la conoscenza sarà ricercata in tutto il mondo in modo da rinvigorire i fondamenti del potere imperiale” Missione Iwakura (1871-1873)
riforma amministrativa di tipo centralistico + riforme giudiziarie 10.17 Riforme Meiji: riforma di: esercito (modello prussiano) + marina (modello inglese) + polizia (modello francese) + agricoltura (modello statunitense) riforma amministrativa di tipo centralistico + riforme giudiziarie abolizione privilegi nobiltà e dipendenze personali dei contadini liberazione membri caste inferiori 1872: costruzione ferrovia Tokio – Yokohama tariffe doganali + graduale processo privatizzazione a favore degli “zaibatsu” = membri dell’aristocrazia si trasformano in imprenditori
In sostanza, modello di sviluppo prussiano = 10.18 Imperialismo giapponese = invasione Corea (1894-95) + guerra contro Cina (di cui Corea = Stato vassallo) Trattato di pace sancisce egemonia giapponese nella regione + controllo della Manciuria tuttavia, Grandi potenze non accettano Giappone come interlocutore per spartizione del mondo In sostanza, modello di sviluppo prussiano = sostegno classi dirigenti + enfasi su nazionalismo + ruolo attivo Stato nello sviluppo economico + forti tratti di autoritarismo politico