Il troncamento Il troncamento è la soppressione di una vocale, di una consonante o di una sillaba alla fine di una parola. Es. gran buon amico *anziché grande buono amico
Per il troncamento non è richiesto l’uso del apostrofo eccetto casi particolari (po’, mo’ ed altri) Si ricorre al troncamento con diversi tipi di parole in particolare è obbligatorio con gli aggettivi maschili «bello, buono, santo» riferiti a nomi che iniziano per consonante e introdotti dagli articoli il e un. Es. un BEL tramonto *anziché un BELLO tramonto il SAN Raffaele *anziché il SANTO Raffaele un BUON giorno *anziché un BUONO giorno In altri casi invece non è obbligatorio Es. GRANDE giorno *anziché GRAN giorno un POCO di vino *anziché un PO’ di vino
Di regola il troncamento non va mai segnalato con l’apostrofo, tuttavia l’apostrofo è obbligatorio nelle forme «po’ (poco) e a mo’ di (alla maniera di). Es. un PO’ di soldi a MO’ di esempio
Con la seconda persona singolare del presente imperativo dei verbi ANDARE, DARE, DIRE, FARE, STARE è solito usare il troncamento. Es. VA’ *anziché VAI DA’ *anziché DAI DI’ *anziché DICI FA’ *anziché FAI STA’ *anziché STAI
Ricerca di Alberto Rostellato.