CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone

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Transcript della presentazione:

CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone La prima guerra mondiale (cap. 12) II SEMESTRE A.A. 2017-2018 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

28 luglio: Austria-Ungheria = guerra a Serbia 12.1 PGM Origine: crisi diplomatica dopo attentato a arciduca Francesco Ferdinando (Sarajevo, 28 giugno 1914) 28 luglio: Austria-Ungheria = guerra a Serbia entrano in guerra Germania + Russia + Francia Piano Schlieffen + invasione Belgio by Germania = intervento Gran Bretagna contro egemonia tedesca in Europa

Scenario globale fallimento del “Concerto europeo” 12.2 Scenario globale fallimento del “Concerto europeo” fallimento Internazionale socialista: partiti aderenti votano “crediti di guerra” nascita di governi di Unità nazionale (esempio Union sacrée francese) = guerra = strumento per zittire opposizione socialista + pro ordine sociale

motivi alla base belligeranza vari paesi 12.3 Coalizioni Neutrali Spagna, Svizzera, Olanda e Paesi scandinavi Imperi centrali Germania, Austria – Ungheria, Impero ottomano, Bulgaria Intesa GB, Francia, Russia, Italia, Portogallo, Romania, Grecia promesse di vantaggi, soprattutto territoriali motivi alla base belligeranza vari paesi convinzione della prossimità della vittoria

L’Europa tra Intesa e Imperi centrali (1916)

impiegati uomini e risorse intercontinentali dagli imperi coloniali 12.4 Un conflitto globale teatri di guerra non solo europei, ma combattimenti anche in Medio Oriente, Africa e Estremo Oriente impiegati uomini e risorse intercontinentali dagli imperi coloniali entrano in guerra anche stati extraeuropei: Giappone, Cina, Paesi dell’America latina e Stati Uniti (1917). In totale, 35 paesi in guerra

Sinistra rivoluzionaria 12.5 L’Italia in armi Sinistra rivoluzionaria Interventismo Democratici Liberali conservatori + Nazionalisti

Obiettivi dei nazionalisti 12.6 Mano libera nella gestione dell’economia indipendentemente da accordi con i socialisti Obiettivi dei nazionalisti Contro il suffragio universale Ricomposizione autoritaria della nazione contro la lotta di classe

per Giolitti si può ottenere “parecchio” con trattative diplomatiche 12.7 per Giolitti si può ottenere “parecchio” con trattative diplomatiche Neutralismo (giolittiani, socialisti, cattolici, conservatori pro Triplice Alleanza) Per i Prefetti, gli italiani non vogliono la guerra PSI = contro la guerra e a favore dell’internazionalismo Cattolici = neutrali ma anche esigenze legittimazione nazionale Né cattolici né socialisti organizzano proteste contro la guerra

L’Italia entra in guerra il 24 maggio 1915 12.8 L’Italia entra in guerra il 24 maggio 1915 PATTO DI LONDRA Trento + Tirolo meridionale (fino al Brennero) + Trieste + Istria + isole e Dalmazia meridionale; Valona in Albania + Dodecaneso + Adalia (Turchia) + Parti dell’impero coloniale tedesco

12.9 Guerra totale Obiettivo totale: resa incondizionata o completa distruzione dell’avversario metodi totali di guerra: utilizzo gas nervini, lanciafiamme + comportamenti vs D.I. e limiti morali universalmente riconosciuti mobilitazione totale di risorse umane e materiali controllo totale della vita nazionale: vita privata e pubblica subordinate agli obiettivi di guerra

linguaggio da crociata 12.10 linguaggio da crociata ostilità e reclusione cittadini dei paesi nemici (es. Aliens Restriction Act 1914) + ossessione delle spie violenza contro i civili (es. = sterminio armeni)

12.11 Fronti di guerra Fronte occidentale: confine Francia – Germania – Belgio. Tedeschi vs francesi (e inglesi) Fronte orientale: tedeschi + austriaci vs russi. Fronte italiano: confine nord-orientale del paese. Italiani vs. austriaci Balcani: serbi + russi vs bulgari Anatolia occidentale: turchi vs russi + penisola di Gallipoli: turchi vs inglesi

infinita sequenza di attacchi e contrattacchi + 12.12 Guerra di posizione = infinita sequenza di attacchi e contrattacchi + spostamenti minimi della linea del fronte + difensori prevalgono su attaccanti ruolo determinante della tecnologia + enorme massa di soldati = fallisce piano originario di guerra di movimento e rapida conclusione del conflitto

morte anonima e di massa 12.13 battaglie durano mesi (es. Verdun, feb-dic 1916) morte anonima e di massa episodi di autolesionismo, diserzione e ammutinamenti le trincee vita in trincea = umanità abbrutita da patimenti e malattie equilibrio mentale dei soldati = fragile convivenza con orrore quotidiano

Fattori a sostegno dei soldati 12.14 Legami con vita precedente = guerra come fattore di alfabetizzazione di massa Religiosità popolare + figura cappellani militari Fattori a sostegno dei soldati Cameratismo = pals battalions inglesi favoriscono la socializzazione tra soldati Progressi medici + miglioramento alimentazione + diffusione vaccini = riduzione mortalità

Economia e società di guerra crescita apparati burocratici statali 12.15 Economia e società di guerra crescita imponente industrie interessate da commesse belliche – siderurgiche, meccaniche, chimiche economia ruolo direttivo dello Stato inasprimento fiscale + rastrellamento risparmi enti specifici per gestione emergenza (es. ministero degli Approvvigionamenti e consumi) crescita apparati burocratici statali

Società: il ruolo delle donne Battaglioni femminili in Russia 12.16 Ricorso massiccio a lavoro minorile e femminile: il “fronte interno” Società: il ruolo delle donne Progressiva femminilizzazione di alcune occupazione: prima esperienza di autonomia delle donne Attività di assistenza al fronte e nelle retrovia: “madrine di guerra” + “dame di carità” Battaglioni femminili in Russia

12.17 Rivoluzione russa (1917) Rivoluzione di febbraio = scoppia a San Pietroburgo per rincaro pane soldati solidarizzano con protesta Partiti russi = bolscevichi, socialrivoluzionari, menscevichi Creazione governo provvisorio Kerenskij MA inefficacia nel gestire la crisi Tedeschi facilitano rientro Lenin dall’esilio per esasperare la rivoluzione Rivoluzione d’ottobre = bolscevichi rovesciano Kerenskij e costituiscono un governo di “commissari del popoli” presieduto da Lenin

Trattato di Brest-Litovsk (3 marzo 1918) 12.18 Trattato di Brest-Litovsk (3 marzo 1918) perdita di Polonia + Paesi baltici (ceduti alla Germania) + altri territori ad Austria e Turchia + riconosciuta indipendenza Ucraina, Georgia, Finlandia Persa metà industrie e quasi tutte miniere di carbone dissoluzione del vecchio Stato tutto il potere al Partito bolscevico, ribattezzato “comunista”

1917: entrata in guerra Stati Uniti pro Intesa 12.19 1917: entrata in guerra Stati Uniti pro Intesa = compensa uscita della Russia Quattordici punti Presidente Wilson Autodeterminazione dei popoli Abolizione della diplomazia segreta Libertà dei mari Riduzione degli armamenti Organizzazione internazionale a garanzia della pace

Logoramento generale MA 12.20 Logoramento generale MA maggiore capacità di Francia e GB di tenere uniti il fronte interno e quello militare: difesa dei salari + tassazione progressiva + indennità di separazione + livelli maggiori di giustizia ed equità sociale Imperi centrali cedono per primi: economia al collasso + blocco navale anglofrancese + comandi militari scavalcano sistematicamente il potere politico

L’Italia all’estrema prova Anche in Italia, 1917 = anno di svolta: 12.21 L’Italia all’estrema prova Anche in Italia, 1917 = anno di svolta: Cresce il neutralismo Esempio Rivoluzione sovietica = moti a Torino (agosto) Treves (“Il prossimo inverno non più in trincea”) Benedetto XV (“Inutile strage”)

Problema = Integrazione masse nello Stato 12.22 Ottobre 1917: CAPORETTO Cade governo di Paolo Boselli Nuovo Capo supremo delle forze armate = Armando Diaz Nuovo governo V.E. Orlando Esasperazione clima interno Problema = Integrazione masse nello Stato

Migliore addestramento 12.23 Maggiori turni di riposo e razioni di cibo Cambia gestione dell’esercito Migliore assistenza a soldati e famiglie Ridotti assalti frontali Propaganda: giornali di trincea + ufficiali e cappellani militari con ruolo di assistenti e propagandisti + moltiplicazione Comitati patriottici FIRMA DELL’ARMISTIZIO con Austria-Ungheria 4/11/1918

12.24 Fine della guerra Malcontento e proteste di civili e militari in tutti i paesi coinvolti Insurrezione dei militari a Kiel, Lubecca e Wilhelmshaven = collasso definitivo della Germania abdicazione Guglielmo II nasce Repubblica di Weimar FIRMA DELL’ARMISTIZIO 11/11/1918