Il linguaggio.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Sommario Nella lezione precedente abbiamo visto che un enunciato è vero se rappresenta uno stato di cose che sussiste nel mondo del discorso Ora affronteremo.
Advertisements

Ripasso di grammatica elementare I pronomi.
strumento di pensiero - concettualizza la realtà e la fantasia - permette di ragionare per simboli (parole) - serve per differenziare oggetti (forme,
Il linguaggio di Eleonora Bilotta.
DEFINIZIONE DI COMUNICAZIONE
Linguaggio e Comunicazione
LA RA RIO BO TO FO LO CO GI NO
Metodo globale/alfabetico
Dr. Nicola Corazzari Dr.ssa Claudia Casali Dr.ssa Erica Romei
Definire la comunicazione
consapevolezza metafonologica
Università della Calabria Corso di laurea: Scienze della Formazione Primaria anno accademico Università della Calabria Corso di laurea: Scienze.
Sistemi basati su conoscenza Comunicazione basata sul linguaggio naturale Prof. M.T. PAZIENZA a.a
dell’esistenza quotidiana
Istituzioni di linguistica
DEFINIZIONE DI COMUNICAZIONE Comportamento Categoria psicologica molto vasta che comprende qualsiasi azione motoria compiuta in modo più o meno consapevole.
Cosè la comunicazione? Attività sociale Attività cognitiva Legata allazione.
Linguaggio FONETICA SEMANTICA SINTASSI PRAGMATICA.
Lo sviluppo del linguaggio nel bambino
Il linguaggio Eleonora Bilotta.
Dallo sviluppo del linguaggio all’apprendimento della letto-scrittura
Chomsky La grammatica/sintassi è una proprietà della mente
La pragmatica Morris divide il linguaggio in: Sintassi (relazione tra segni tra di loro) Semantica (relazione tra segni e oggetti a cui si riferiscono)
MULTICULTURALITÁ E APPRENDIMENTO LINGUISTICO (M-Z)
Mentre lerrore grammaticale è generalmente attribuito a ignoranza della lingua e facilmente scusato, lerrore pragmatico non viene percepito.
Multiculturalità e apprendimento linguistico (gruppo M-Z)
4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado
Unità Didattica 2 I Linguaggi di Programmazione
Modello olistico di linguaggio per la terapia del linguaggio verbale nei pazienti VCFS.
LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE
teoria delle intelligenze multiple:
Chomsky La grammatica/sintassi è una proprietà della mente Distinta dalla capacità di comunicare E una facoltà autonoma ed innata La comunicazione è solo.
Riassumendo le teorie sulla comunicazione
Grice Significato naturale: quelle nuvole vogliono dire pioggia estrazione dinformazioni da indicatori significato degli eventi naturali processi inferenziali.
La scienza cognitiva Insieme di discipline che hanno:
Prospettiva comunicativa e Socio-costruzionistica delle emozioni
Strumenti per comunicare (S23) Corso di grammatica italiana 1
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
COME SI IMPARA L’ITALIANO L2
Sviluppo del linguaggio nel bambino bilingue
Regole conversazionali di Grice Principio cooperativo (per dato di fatto e per quasi contratto) Principio della Quantità si riferisce alla quantità di.
CODIFICA DELLE EMOZIONI
IL DISTURBO SPECIFICO DI LINGUAGGIO.
SINTASSI.
Teorie, sviluppo fisiologico
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
La fase di uscita delle informazioni Dopo aver percepito le informazioni, averle memorizzate e correlate, formuliamo in pensiero ed esprimiamo con il linguaggio.
MODELLO A DUE VIE DI LETTURA
Ricerca Internazionale IEA-PIRLS
INTRODUZIONE Il numero è sicuramente uno dei concetti matematici più difficili e complessi da apprendere, anche se, fin da molto piccoli, tutti si trovano.
IL LINGUAGGIO VERBALE.
Michele A. Cortelazzo Morfologia 1.
In età prescolare il bambino impara a
Intelligenza Artificiale 1 Gestione della conoscenza lezione 19 Prof. M.T. PAZIENZA a.a
Comunicazione e linguaggio
H.P. Grice: il significato del parlante
PENSIERO SIMBOLICO. PRODURRE Parlare automatico, spontaneo Scrivere solo in seguito all’istruzione Dagli errori e le pause (esitazioni) di produzione.
APPRENDERE Comprendere e produrre il parlato e’ conseguenza di processi di maturazione piu’ che di apprendimento (i bimbi apprendono spontaneamente)
Introduzione al bilinguismo
Comunicazione e persuasione
  Lingua materna (LM o L1): la lingua che acquisiamo ‘inconsciamente’, del nostro vivere quotidiano  Lingua seconda (L2): la lingua che si impara in.
 L’insegnamento comunicativo della lingua poggia su: -Bisogni concreti degli alunni -La difesa dell’insegnamento esplicito delle strategie -Il rispetto.
Elementi di linguistica italiana. Le strutture dell italiano.
IL LINGUAGGIO fasi sviluppo 0 / 6ANNI
Come si impara a leggere e a scrivere? Ogni insegnante ha un suo metodo di insegnamento ed è convinto della sua efficacia. Certamente metodi appropriati.
Lucrezia Pedrali - Leno 2008 LINGUA ITALIANA Noi pensiamo un universo che è già pre-formato dalla nostra lingua E. Benveniste.
1 A cura di Claudio Iezzoni. 2 Il gruppo di lavoro Il gruppo di lavoro è: Il gruppo di lavoro è un soggetto diverso dal gruppo. Se il gruppo è una pluralità.
Che cos’è la linguistica?
Il linguaggio – parte quarta A cura di Eleonora Bilotta.
La pragmatica Studia quegli aspetti che riguardano il linguaggio come azione; studia il parlare come forma di agire linguistico che si svolge all’interno.
Transcript della presentazione:

Il linguaggio

Le origini della comunicazione e del linguaggio Il soggetto umano è un essere comunicante per sua natura La comunicazione è relata con due dimensioni: cognitiva (= pensiero e intelligenza) relazionale (= interazione e contatto sociale)

L’evoluzione e la comunicazione - 1 L’evoluzione filogenetica della comunicazione umana in connessione con: posizione eretta opponibilità del pollice riduzione della mandibola sviluppo del sistema gestuale sviluppo dell’apparato fonatorio e articolatorio

L’evoluzione e la comunicazione – 2 Lo sviluppo ontogenetico della comunicazione umana in termini di: processi comunicativi preverbali nell’infante routine quotidiane comparsa dell’intenzionalità e dell’azione pianificata interdipendenza intrinseca fra pensiero e linguaggio

La natura del linguaggio umano Universali linguistici = proprietà comuni a tutte le lingue umane Produttività linguistica: possono essere generate un numero infinito di frasi qualsiasi idea può essere espressa in tutte le lingue Proprietà costruttive del linguaggio: Tutte le lingue sono costruite secondo identiche modalità - si usa un numero limitato di suoni, detti fonemi (meno di 100) - i fonemi possono essere combinati per generare le parole - l’arbitrarietà dei significati delle parole - le parole possono esser combinate per generare enunciati e discorsi

La percezione dei suoni di una lingua Il riconoscimento delle parole è influenzato da: frequenza contesto superiorità della parola: ESEMPIO la lettera critica viene riconosciuta più facilmente quando fa parte di una parola, sia rispetto a quando è parte di una non-parola, che quando viene presentata in isolamento Conoscere i suoni di una lingua aiuta ad identificare l’inizio e la fine di una parola nel flusso linguistico. Il fenomeno delle cattura visiva: attribuire suoni significativi ad una fonte sonora anche se fisicamente dislocata rispetto al parlante

Superiorità della parola Ai soggetti venivano presentate: - lettere singole - parole di quattro lettere - non parole di quattro lettere MASK WORD - - - D K Condizione parola D D K Condizione lettera OWRD - - - D K Condizione non-parola

Il significato di significato Morfena = più piccola unità lessicale dotata di significato, sequenza minima di fonemi che ha significato Le parole possono essere di due tipi: funzionali: sono impiegate per specificare le relazioni tra concetti (preposizioni e avverbi) di contenuto: nomi, verbi, aggettivi e avverbi Il significato deriva dall’interazione di tre elementi: a) referenza: relazione tra parola e ciò che significa (ad es. l’oggetto cui la parola si riferisce b) denotazione: l’equivalente lessicale del concetto c) senso: l’insieme delle relazioni che una parola può assumere in combinazione con altre parole (ad es.: sinonimia, antinomia)

Differenziale semantico Tecnica utilizzata per misurare il significato Il procedimento permette di valutare lo spazio semantico di una parola secondo tre fattori: bontà (buono-cattivo, positivo-negativo) attività (atti-passivo) intensità (forte-debole) Questa tecnica può esser utilizzato anche per valutare parole che denotano prodotti, marchi, ecc.

La grammatica generativo-trasformazionale Una grammatica a struttura sintagmatica (sintagma = costituente frasale) si fonda su tre elementi: Un vocabolario finito Un insieme finito di simboli Un insieme finito di regole Regole di riscrittura Regole sintattiche Regole trasformazionali

Regole di riscrittura Regole che consentono di trasformare (riscrivere) il contenuto di un simbolo in quello di un altro simbolo Esempio: X  Y = mettere al posto di X quanto indicato in Y Nomi comuni: Nc  uomo, donna, bambino, ecc. Verbi transitivi: Vt  vide, guardò, camminò, ecc. Articoli: Art.  un, il Aggettivi: Agg.  bello, felice, grande, ecc.

Regole sintattiche Le regole permettono di trasformare da un simbolo generale F la struttura sintagmatica della frase F  SN + SV SN  Art + (Agg) + N SV  V + SN Esempio: F = Un uomo grasso colpì il cane SN = Un uomo grasso + SV = colpì il cane SN  Art (un) + Agg (grasso) + N (uomo) SV  V (colpì) + SN  Art (il) + N (cane)

Struttura superficiale e profonda Le regole di trasformazione rendono esplicite alcune intuizioni che abbiamo del linguaggio. Esempio: L’automobile è stata riparata da un meccanico L’automobile è stata riparata da un minuto La struttura superficiale delle due frasi è simile: c’è solo la differenza di una parola (meccanico-minuto) La struttura profonda è diversa: la diversità è esplicitata applicando la stessa trasformazione a ciascuna frase.

La teoria di Grice La comunicazione umana si distingue in: significato naturale = il fumo è un indizio naturale della presenza di fuoco significato convenzionale (o significato n-n, non naturale) = qualsiasi parola della lingua italiana o di un’altra lingua Per Grice il significato è il «voler dire» qualcosa da parte del parlante a qualcun altro. La comunicazione = processo costituito da un emittente che ha intenzione di far sì che il ricevente pensi o faccia qualcosa, operando in modo tale da riconoscere che l’emittente sta cercando di causare in lui quel pensiero o quell’azione In questo processo, sono centrali i concetti di: intenzione comunicativa consapevolezza reciproca (fra parlante e interlocutore) di tale intenzione

Il principio di cooperazione «dai il tuo contributo al momento opportuno, così com’è richiesto dagli scopi e dall’orientamento della conversazione in cui sei impegnato» Da tale principio Grice fa discendere quattro massime: di quantità = contributo adeguato agli scopi; non informativo più del necessario di qualità = contributo vero; non dire cose ritenute non provate di relazione = contributi pertinenti di modo = espressioni non oscure, non ambigue, brevi; ordinate La violazione di qualunque di queste massime va a minacciare la conversazione fra due o più interlocutori L’equazione di Grice: comunicazione = cooperazione

Apprendimento della lingua Diversità tra apprendimento e acquisizione La componente innatista del linguaggio = LAD I bambini molto piccoli imparano a distinguere: . Suoni linguistici . Suoni non linguistici I bambini dimostrano di possedere: . Competenza linguistica = stringhe di suoni significative da quelle non . Competenza comunicativa = quando le persone parlano vogliono comunicare qualcosa

Lo sviluppo dell’abilità linguistica Lo sviluppo dell’abilità di produrre suoni linguistici è condizionata dallo sviluppo del: Tratto vocale: al momento della nascita è molto simile a quello dello scimpanzè A 4 mesi il tratto vocale cambia in maniera da rendere possibile la produzione di suoni linguistici A 6 mesi i bambini eseguono il controllo volontario di alcuni suoni consonantici (lallazione) Quasi subito dopo i bambini incominciano ad usare una sorta di gergo espressivo (usano una varietà di sillabe, con un minore numero di ripetizioni)

L’acquisizione del vocabolario Un bambino per poter apprendere una parola deve riuscire a: . Identificarla . Riconoscerla I bambini sono aiutati dal modo con cui la coppia parentale e gli adulti in genere parlano con il bambino: . Parlano lentamente . Usano frasi brevi, semplici e ridondanti Viene usato il motherese: aiuta i bambini a segmentare il flusso dei suoni in unità linguistiche

Curva di acquisizione N. di parole 270 a 2 anni Età (in anni) 2500 100 6 Età (in anni)

Dalle olofrasi alle frasi La produzione di parole singole inizialmente corrisponde alla produzioni di olofrasi Alla metà del 2° anno le olofrasi cominciano ad essere sostituite da enunciati con due parole (linguaggio telegrafico) Il linguaggio olofrasico è universale Con l’aumentare della complessità cognitive e linguistica il bambino tenderà a produrre enunciati sempre più lunghi. Si verificano due tipi di cambiamenti: Il bambino dimostra la capacità di organizzare e produrre frasi più lunghe indipendentemente dalla complessità di queste sequenze Il bambino dimostra di apprendere forme grammaticali più complesse

Il fenomeno della generalizzazione grammaticale L’acquisizione della sintassi favorisce forme di di: Iperregolarizzazione grammaticale Esempio: la forma del participio passato con suffisso –ito viene generalizzata anche ai verbi irregolari Capito - Aperto = Aprito Sentito - Sofferto = Soffrito La generalizzazione si manifesta anche nei riguardi delle parole inesistenti. Esempio: “un wuggo” viene trasformato al plurale in “dei wugghi”

Relativismo linguistico - 1 Ipotesi Sapir – Worf  la lingua parlata di un individuo determina il modo in cui egli percepisce e concettualizza il mondo. Carmaichael, Hogan e Walter (1932) hanno dimostrato che nomi diversi dati a figura ambigue determinano il modo in cui vengono memorizzati e riprodotti gli oggetti denotati. Esempio: Heider (1972) ha verificato la capacità di discriminare e ricordare i colori in Ss Americani e Dani (Nuova Guinea): gli americani e i dani discriminano bene le differenti tonalità cromatiche, nonostante i primi dispongano di sei termini di base e i secondi solo due. Questi risultati costituiscono una falsificazione dell’ipotesi di Worf Perché? Occhiali Manubrio

Relativismo linguistico - 2 Worf non era interessato alle differenze alle differenze di vocabolario tra le lingue, piuttosto alle differenze sintattiche Worf pensava che la grammatica plasmasse il pensiero. Bloom (1981) ha studiato l’effetto della lingua sull’uso dei controfattuali (se … allora): i cinesi pensano in maniera differente rispetto agli americani perché la grammatica cinese non consente la formulazione di enunciati controfattuali. in inglese: se fossi re ti farei regina in cinese: se sono re ti faccio regina Au (1983) ha scoperto che i cinesi monolingui sono in grado di comprendere una storia controfattuale