“Gesù in persona si avvicinò ARCIDIOCESI DI MATERA - IRSINA Percorso sinodale “Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro”
Percorso sinodale
Esiti del primo questionario EVANGELII GAUDIUM
E’ in crescita l’identità e la coscienza battesimale del laico Punti di luce EG L’attenzione e la cura dei poveri e dei bisognosi appaino molto radicate In diverse parrocchie si sono costituiti grupi di lavoro sul sinodo diocesano E’ in crescita l’identità e la coscienza battesimale del laico Tra le righe si sente vibrare tutta la freschezza di una esperienza cristiana viva
Aspetti critici EG Diffuso atteggiamento di rassegnazione e scetticismo Iniziative settoriali e di corto respiro Latitanza della comunità educante
Spunti di pensiero teologico EG Evitare la fretta e l’ansia di schematizzare tutto. Le questioni aperte sono ampie e profonde e meritano il giusto spazio di riflessione e discernimento. Una ermeneutica del Concilio vaticano II attenta sia ai processi che hanno portato alle costituzioni, sia a come esse si sono incarnate nel magistero fino ad oggi. La designazione di Matera a Capitale europea della cultura per il 2019 come opportunità per la nostra Chiesa di riscoprire la valenza culturale della sua missione evangelizzatrice e per aprire e tenere vivo un dialogo con le diverse culture.
Spunti pastorali EG Promuovere e avviare processi di purificazione delle devozioni e della pietà popolare che spesso è confusa con la fede Raggiungere i giovani per costruire con loro qualcosa di bello e definitvo. Usare un linguaggio semplice, chiaro e diretto Procedere a verifiche periodiche del cammino intrapreso
Esiti del secondo questionario SACROSANCTUM CONCILIUM
Punti di luce SC In genere le liturgie risplendono per nobile semplicità, ma se questa condizione è necessaria, non è tuttavia sufficiente a garantire il coinvolgimento dei fedeli
Aspetti critici SC Si pensa generalmente di poter essere credenti senza per forza “andare a messa” La preparazione al matrimonio è vissuta spesso come un obbligo da assolvere per ottenere una “certificazione” necessaria per celebrare il rito I sacramenti della penitenza e dell’unzione degli infermi non sono sempre adeguatamente evangelizzati
Spunti di pensiero teologico SC L’andare o no a messa, non comporta una grande differenza a livello sociale, dove il battezzato non si distingue in niente dal non credente in Cristo. Si è passati da una partecipazione ostentata pubblicamente, tipica dei decenni addietro, a una scelta personale giocata in ambito privato e intimistico Verificare “la tenuta” della fede, cioè la capacità di Cristo di trasfigurare con la sua presenza tutte le situazioni, anche le “più lontane” e le più dolorose.
Spunti di pensiero e pastorali SC Recupero del valore del sacramento Necessità di partire dalla mistagogia per ritornare a riflettere sul rito e sulla liturgia Approfondire anche il senso dell’appartenenza reciproca nella comunità
Esiti del terzo questionario DEI VERBUM
Punti di luce DV Sono tante le occasioni di ascolto, di conoscenza e di studio della Parola: contesto liturgico, catechetico, gruppi biblici, lectio divina… La Parola di Dio ha un posto privilegiato nella vita della Chiesa diocesana e nelle singole comunità ed è sicuramente un “tesoro” da condividere.
Aspetti critici DV Difficoltà a operare una revisione costruttiva dell’annuncio e della catechesi Valorizzare il primo annuncio non solo come proposta iniziale ma anche come bella notizia che accompagna la crescita nella fede in tutti i momenti e condizioni di vita Passare dall’ascolto o conoscenza intellettuale alla familiarità con la Parola che deve passare dalla testa al cuore e alle mani. Questa è propriamente la conversione pastorale
Spunti di pensiero e pastorali DV Rapporto Parola/Eucaristia: riscoprire il legame intrinseco che c’è tra le due mense come due aspetti dell’unico mistero di Cristo, Verbo incarnato. Rapporto Parola/devozioni: evangelizzare la religiosità popolare ed evitare il devozionalismo Rapporto Parola/comunicazione: veicolare la Parola con i nuovi mezzi di comunicazione
Esiti del quarto questionario LUMEN GENTIUM
Punti di luce LG Buon dialogo tra vescovo – sacerdoti – laici Consapevolezza della dignità e della capacità attiva del popolo di Dio
Aspetti critici LG Maggiore capacità e disponibilità di ascolto Valorizzare i carismi dei laici e coinvolgerli nel percorso di ascolto e di discernimento Maggiore formazione tra i membri dei Consigli pastorali per svolgere meglio il ruolo di ascolto e di lettura della realtà Maggiore dialogo e scambio tra gli uffici diocesani
Spunti di pensiero e pastorali LG La Chiesa mistero e la chiesa comunione sono due aspetti dell’unica chiesa che chiedono ancora di essere approfonditi e concretizzati Valorizzare l’esperienza della sinodalità come stile di vita permanente della nostra chiesa Far funzionare meglio gli organismi di partecipazione come luoghi concreti per l’esercizio della sinodalità
Esiti del quinto questionario GAUDIUM ET SPES
Si percepisce in molti il desiderio di essere chiesa in uscita Punti di luce GS Significativa la presenza della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali Si percepisce in molti il desiderio di essere chiesa in uscita
Aspetti critici GS Maturare una maggiore consapevolezza di essere Chiesa nel mondo Recuperare la dimensione sociale della evangelizzazione Maggiore decisione nella cura della casa comune, sia attraverso un’azione educativa al rispetto del creato, sia attraverso percorsi di condivisione e di collaborazione con le istituzioni e quanti hanno a cuore la salvaguardia dell’ambiente La chiesa del dialogo, dell’apertura alle realtà temporali: scorgere i semi di bene e di verità disseminati nella realtà umana, sociale e nel creato Promuovere esperienze di impegno concreto per la pace, per la non violenza, per il rispetto delle diversità tra uomo e donna, tra persone di culture diverse Far conoscere la Dottrina sociale della Chiesa sia nella catechesi ordinaria che con appositi momenti formativi, per incrementare nei cristiani la vocazione alla politica
Percorso sinodale
Un flash dei punti all’ordine del giorno per il lavoro dei mesi estivi
Vogliamo essere una chiesa diocesana che, anche attraverso il cammino vicariale, punti alla soggettività della parrocchia e alla sua missionarietà.
Vogliamo impegnarci in una conversione pastorale organica e integrale.
Vogliamo parlare tutti con lo stesso linguaggio, semplice, franco e diretto.
Vogliamo una nuova collaborazione tra centro e periferia, che sia intelligente, laboratoriale e incisiva.
Vogliamo coinvolgerci nell’educazione e nella cultura con gli Uffici, i consigli pastorali, gli organismi di partecipazione, le aggregazioni laicali per una spiritualità di comunione e di missione, che ha, in prima linea, la presenza educativa delle famiglie.
Vogliamo mostrare la bellezza della vocazione alla vita consacrata e al matrimonio.
Vogliamo dare una spinta e un’accelerata al ruolo dei laici soprattutto nel coinvolgimento dei giovani.
Vogliamo portare speranza nel Territorio.
Vogliamo essere più presenti nel mondo del lavoro, del dolore, della marginalità, della politica, dello sport, del turismo e del tempo libero.
Vogliamo guardare i santi della porta accanto e imparare da loro.
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