Quote e merito nel settore pubblico Maria Giulia Cosentino Magistrato del lavoro Tribunale di Roma 7 giugno 2011
Donne ai vertici P.A. Dirigenti 39% Dirigenti I fascia 23% Università Ricercatrici 45% Professori 18% Sanità Medici 37% Primari 12% DG o DA 9%
Ministre plenipotenziarie: 22 Donne ai vertici 2 Magistratura Magistrate 45% Semidirettive 25% Direttive 13% Diplomatici Totale 909 Ambasciatrici: 1 Ministre plenipotenziarie: 22
Il soffitto di cristallo non crollerà da solo …….
Una sottorappresentazione stabile CNR La parità ai vertici della magistratura si raggiungerà nel 2061 Cerved Nelle imprese con oltre 200 milioni di fatturato, solo il 36% ha almeno 1 donna nel CdA e solo nel 7,8% la presenza di donne nel CdA è superiore al 30%; dato stabile Assonime 2006: 4,6% di donne nei CdA 2009: 5,8% di donne nei CdA Commissione UE 2003: 8% le donne nei CdA 2009: 11% le donne nei CdA
Le norme esistenti Trattato di Lisbona: art. 23; Costituzione: art. 51; T.U.E.L. (D.Lgs. N. 267/2000): art. 6 D.Lgs. N. 165/2001: art. 19, commi 4-bis e 5-ter; Art. 57; Cod.P.O. (D.Lgs. N. 198/2006): Art. 1, comma 4; Art. 29; Statuti regionali e locali
Le proposte (Making it happen) “GARANTIRE” la presenza femminile (Spagna 2007); OBIETTIVI DI PRESENZA (Parlamento Europeo, Danimarca 2000); QUOTE ORGANI COLLEGIALI (Finlandia, Francia) QUOTE POSIZIONI APICALI ? Alternanza dei generi (Germania, Consiglio d’Europa)
Misure di enforcement Comply or explain; Sanzioni pecuniarie; Pubblicità delle inadempienze; Nullità delle nomine
“I provvedimenti di nomina, pur costituendo atti di alta amministrazione e seppure connotati da un tasso di discrezionalità particolarmente elevato, non sono tuttavia sottratti, come tali, al principio di legalità ed in primo luogo al rispetto dei principi fondamentali dell’ordinamento: tra questi, quello delle pari opportunità tra uomo e donna di cui alle citate fonti costituzionali, legislative e statutarie” (TAR Lecce n. 622/2010, cit.)