Una introduzione allo studio del pianeta Marcella Di Stefano – Simona Pederzoli – Andrea Pizzirani Una introduzione allo studio del pianeta
Capitolo 1 L’universo e il sistema solare Lezione 5 Il sistema solare
Il sistema solare è formato dal Sole e da un certo numero di corpi celesti che si muovono attorno ad esso.
I pianeti sono corpi di forma sferica che non emettono luce propria. In ordine di distanza crescente dal Sole sono: Saturno Giove Venere Terra Marte Mercurio Urano Nettuno 4 4
I satelliti sono corpi che ruotano intorno a un pianeta. Il loro numero è in aumento perché le ricerche spaziali continuano a scoprirne di nuovi; pianeti come Giove e Saturno sono molto ricchi di satelliti. Europa e Callisto due dei 63 satelliti di Giove La Luna l’unico satellite della Terra Rea e Dione due degli oltre 60 satelliti di Saturno 5 5
Gli asteroidi sono piccoli corpi rocciosi di forma irregolare e dimensioni di poche decine di kilometri (in genere non superiore a 1 000 km). Ida Dactyl Foto: l’asteroide Ida (lungo 56 km) con il suo satellite Dactyl. Sono concentrati soprattutto nella fascia degli asteroidi, situata tra l’orbita di Marte e quella di Giove, e nella fascia di Kuiper, situata oltre l’orbita di Nettuno. 6 6
Le comete hanno diametro di alcuni chilometri e sono formate prevalentemente da ghiaccio e polvere. Chioma Coda Quando le comete si avvicinano al Sole il ghiaccio sublima, cioé passa dallo stato solido direttamente a quello gassoso, formando la chioma e la coda luminose. 7 7
I meteoroidi sono corpi solidi che possono entrare in collisione con la Terra. I meteoroidi che entrano nell’atmosfera terrestre lasciano una scia luminosa, incendiandosi per l’attrito con i gas atmosferici, e vengono definiti «stelle cadenti» o più propriamente meteore. I meteoroidi che non si consumano completamente attraversando l’atmosfera terrestre, entrano in collisione con la superficie formando un cratere da impatto. Il loro residuo viene detto meteorite. Si stima che oltre 20.000 tonnellate di meteoroidi penetrino annualmente nella nostra atmosfera. Si tratta per lo più di polveri e granuli, ma un centinaio all’anno hanno una peso variabile da qualche ettogrammo a una tonnellata. 8 8
Perché sulla Terra ci sono relativamente pochi crateri da impatto? Ragioniamo insieme Perché sulla Terra ci sono relativamente pochi crateri da impatto? Sulla Terra sono visibili pochi crateri da impatto a causa della presenza dell’atmosfera. I meteoroidi che entrano in collisione con la Terra, a contatto con i gas atmosferici possono incendiarsi e disgregarsi totalmente. Solo i meteoroidi di dimensioni maggiori raggiungono il suolo producendo il caratteristico cratere da impatto. Inoltre, di alcuni impatti non è rimasta traccia perché la superficie terrestre viene continuamente rimodellata dagli agenti esogeni. La caduta di meteoroidi sulla Terra è stata molto intensa nei primi tempi della sua formazione, quando il sistema solare era ricco di detriti in orbita attorno al Sole e in seguito si è attenuata. 9