Il canto degli italiani Scritto nel 1846 dal genovese Goffredo Mameli (1827- 1849).
Testo autografo originale
Le musiche vennero scritte dal compositore Michele novaro (1818-1885).
Durante le Cinque giornate di Milano, gli insorti lo intonarono a squarciagola: il canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento. Gli inni patriottici ebbero il merito di propagandare gli ideali del Risorgimento
Quando l'inno si diffuse, le autorità cercarono di vietarlo, (per via dell'ispirazione repubblicana e anti-monarchica del suo autore).
In seguito, fu intonando l'inno di Mameli, che Garibaldi coi Mille intraprese la conquista dell'Italia meridionale. Durante le presa di Roma del 1870, venne cantato «Fratelli d’italia» dai cori di bersaglieri.
venne ufficialmente istituito come Inno nazionale nel 1946 venne ufficialmente istituito come Inno nazionale nel 1946. Prima era la «marcia reale».
1) Perchè proprio l’Inno d’Italia per parlare del tema «essere cittadino d’Europa»? 2) nel XIX Che cosa significava essere membro di uno stato europeo?
Son giunchi che piegano Le spade vendute Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute Il sangue d'Italia Il sangue Polacco Bevé col cosacco Ma il cor le bruciò Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò Sì
1) nell’ultima strofa vengono citate due nazioni europee (polonia e russia). Per quale motivo? Per esaltare e sottolineare il sentimento di attaccamento al proprio paese, e alla fine dimostrare che, in nome degli ideali del risorgimento, si sarebbe riusciti a sconfiggere e ad annientare l’impero d’austria.