IL TUMORE AL PANCREAS: KNOWLEDGE IS POWER L'INTEGRAZIONE OSPEDALE TERRITORIO Il ruolo della genetica, il rapporto con la familiarità, il percorso per accedere all'analisi genetica Dr.ssa Valentina Arcangeli U.O. Oncologia Ospedale Infermi, Rimini
Carcinoma del pancreas: fattori di rischio Fumo di sigaretta Fattori dietetici ed abitudini di vita: obesità, ridotta attività fisica, alto consumo di grassi saturi, consumo di alcool Pancreatite cronica Diabete mellito FAMILIARITA’
Carcinoma pancreatico e familiarità → 10% dei casi ha uno o più familiari di primo-secondo grado affetti: casi FAMILIARI
Carcinoma pancreatico ed ereditarietà 5% dei carcinomi pancreatici sono EREDITARI: correlati a sindromi ereditarie NON NEOPLASTICHE pancreatite cronica ereditaria (gene PRSS1, RR 50-70) fibrosi cistica (RR 5,3) correlati a sindromi ereditarie NEOPLASTICHE geni BRCA 1-2, sd di Lynch, FAMM, CDKN2a, Peutz-Jeghers, FAP, p53, PALB2
Criteri di accesso alla Consulenza Genetica Oncologica (CGO) I criteri di invio comunemente usati nel sospetto di un tumore ereditario si basano sostanzialmente su: → presenza di un insieme di caratteristiche : numero di parenti affetti / rapporto di parentela tra gli affetti / età allo sviluppo dei tumori / parenti affetti da tumori bilaterali o multipli / caratteristiche istologiche delle neoplasie → che configurano una PROBABILITA’ convenzionalmente PARI O SUPERIORE AL 10% di essere in presenza di una predisposizione ereditaria per la quale è disponibile un test diagnostico. Tavolo di lavoro AIOM-SIGU 16/10/2013
CGO: obiettivi Condizioni minime per la consulenza genetica in oncologia (gruppo di lavoro SIGUONC , 3/11/2000) 1. valutare il rischio genetico individuale di tumore sulla base delle conoscenze disponibili, compresi i test genetici, quando disponibili; 2. aiutare la persona che chiede la CGO a comprendere le basi scientifiche su cui si fondano il calcolo del rischio e le misure di sorveglianza proposte e ad integrare, nel modo migliore possibile, queste informazioni nell’anamnesi personale e familiare della malattia e nelle scelte individuali; 3. programmare le eventuali misure di sorveglianza clinica e strumentale (secondo le linee guida nazionali o internazionali o programmi locali di ricerca formalizzati ed approvati).
CGO: aspetti peculiari 1. Il rapporto tra i geni e il cancro è particolarmente complessa e le basi genetiche della suscettibilità ereditaria alla malattia sono state solo in parte definite. 2. La prevenzione, discussa durante la CGO, riguarda l’individuazione di eventuali azioni mediche utili a ridurre il rischio di cancro (riduzione della morbilità e/o mortalità) in soggetti non affetti, adulti e minori. 3. Il cancro è una malattia molto frequente nel mondo occidentale ed ha importanti valenze psico-sociali.
Tavolo di lavoro AIOM-SIGU 16/10/2013 …. una valutazione formale del rischio eredo-famigliare di cancro è appropriata solo se sono disponibili → interventi di prevenzione specifici in base al livello di rischio e di dimostrata utilità per il/i tumori compresi nella storia famigliare (es. tumore del colon-retto, tumore della mammella/ovaio, tumore midollare della tiroide). → In tutti gli altri casi (es. tumore del pancreas, tumori cerebrali) vi può essere la necessità di rispondere ad una domanda sollevata dal paziente e/o dai suoi famigliari, ma raramente vi è indicazione ad avviare approfondimenti genetici
La consulenza genetica oncologica Raccolta della storia familiare e della documentazione clinica dei casi riportati, costruzione dell’albero genealogico (3 generazioni) Valutazione del rischio tumorale personale in base alla storia familiare Valutazione della probabilità di presenza di sd ereditarie e della eventuale indicazione indicazione ad eseguire test genetici specifici Discussione in merito a possibili risultati e conseguenze di un test genetico Valutazione della possibilità di screening e/o misure profilattiche Valutazione della possibile ricaduta sui familiari del risultato del test Supporto psicologico al processo decisionale → firma consenso informato
La consulenza genetica oncologica Un eventuale TEST GENETICO è solo un aspetto della consulenza genetica oncologica A cui si arriva attraverso un processo articolato e personalizzato di comunicazione ed informazione che necessita spesso di un counselling psicologico specializzato Quando siano disponibili test genetici ADEGUATAMENTE INTERPRETABILI e con ricadute clinico-assistenziali significative. Secondo i criteri forniti da indicazioni di linee guida nazionali/internazionali patologia-specifiche.
Geni associati a carcinoma pancreatico ereditario Geni di PREDISPOSIZIONE tumorale ad alta penetranza con trasmissione autosomica dominante
Carcinoma pancreatico e consulenza genetica: PER CHI? due o più casi in famiglia di carcinoma pancreatico sulla stessa linea (materna o paterna) associazione familiare di carcinoma pancreatico e: carcinoma mammario/ovarico (BRCA 1-2) carcinoma del colon/stomaco/endometrio/vie urinarie (sd di Lynch) poliposi del colon melanomi multipli tumori multipli
CGO: modalità di accesso Richiesta del MMG o medico specialista (DEMA) : CONSULENZA GENETICA COMPLESSA Ambulatorio di Consulenza Genetica Oncologica, ALA BLU, piano rialzato, Scala G Segreteria: Claudia Martinini claudia.martinini@auslromagna.it, claudia.martinini@irst.emr.it tel 0541/705443 (giovedì e venerdì dalle ore 9:00 alle 12:30) fax 0541/705413 mail: valentina.arcangeli@auslromagna.it