Scienza Politica (M-Z) A.A. 2016-2017 Filippo Tronconi Gruppi di interesse
Gruppi di interesse / associazioni di interessi (la “ragione sociale”) Gruppi di pressione (la funzione nel sistema politico) Lobbies (una particolare forma di pressione)
Gruppi di interesse Alcuni esempi: Sindacati (CGIL, FIOM) Associazioni imprenditoriali (Confindustria) Associazioni professionali (ANM, Ordine dei Giornalisti) Singole imprese (Fiat, Mediaset, Ryanair) Gruppi istituzionali (ANCI, CRUI) Categorie di utenti (consumatori, inquilini) Associazionismo civico (Ass. ambientaliste, ricreative, culturali, …)
Tutte queste organizzazioni hanno in comune l’obiettivo di tutelare gli interessi di categorie specifiche, in particolare influenzando i detentori del potere politico Sono strutturati come organizzazioni formali (≠ movimenti) Influenzano le decisioni dall’esterno delle istituzioni, non competono alle elezioni (≠ partiti), anche se talvolta candidano propri membri nelle liste dei partiti
Sistema politico (Almond & Powell) Domande Sostegni Articolazione interessi Ambiente interno e internazionale Estrattivi Regolativi Distributivi Simbolici e amministrazione Esecuzione delle politiche giudiziaria Formulazione politica Aggregazione INPUT OUTPUT OUTCOME CONVERSIONE CIRCUITI DI RETROAZIONE
Cosa vuol dire «influenzare le decisioni»? Gruppi diversi hanno a disposizione risorse e strumenti di azione diversi: Grandi sindacati confederali possono minacciare la legittimazione di un governo/partito (l’arma dello sciopero, il sostegno elettorale) Piccoli sindacati possono occupare posizioni strategiche nel processo produttivo o nell’offerta di servizi Gruppi in rappresentanza dei poteri economici (ass. industriali, singole grandi industrie) possono offrire/negare sostegno finanziario Associazioni di consumatori possono sollevare questioni rilevanti presso l’opinione pubblica
Il sistema di rappresentanza degli interessi Dalle singole organizzazioni al sistema di rappresentanza Due modelli : pluralismo e neo-corporativismo Possiamo riassumere in due elementi i caratteri distintivi: Competizione vs. Monopolio della rappresentanza degli interessi di un determinato settore Competizione per l’influenza sul governo vs. Concertazione sulle politiche
La versione di Renzi
Dal corporativismo… I corpi intermedi a servizio dell’interesse comune Contro la visione individualista liberale Contro la visione conflittuale socialista Ciascuna categoria deve contribuire al bene comune … della nazione [Carta del Lavoro, 1927] Le associazioni professionali devono essere riconosciute Le corporazioni sono organi dello Stato Iniziativa privata e autonomia contrattuale sono garantite, sorvegliate e guidate dallo Stato Camera dei fasci e delle corporazioni [1939]
…al neo-corporativismo Gruppi relativamente grandi nelle dimensioni e limitati nel numero Coordinati gerarchicamente a livello nazionale Consultazioni regolari fra gruppi e governo Patti tripartiti: le decisioni sono prese insieme dalle parti sociali e dal governo e sono vincolanti
Pluralismo La definizione di pluralismo è uguale e contraria a quella di neo-corporaivismo Gruppi numerosi e relativamente piccoli Scarsamente strutturati a livello nazionale In competizione fra loro per l’accesso alle decisioni del governo Assenza di patti tripartitici
Neocorporativismo: condizioni… Condizioni facilitanti il neocorporativismo: Piccole economie aperte ai mercati internazionali Presenza di un partito di sinistra al governo Disponibilità dei sindacati a scambiare vantaggi immediati per vantaggi di lungo periodo (bassi salari in cambio di occupazione, investimenti, …) Credibilità del governo nella promessa di basso conflitto sociale
…e conseguenze In negativo: il monopolio dei gruppi più organizzati emargina i meno organizzati (disoccupati, nuovi lavori); burocratizzazione delle organizzazioni e assenza di innovazione In positivo: (risposte alla crisi economica degli anni settanta) minore conflitto sociale, capacità di controllare l’inflazione nel lungo periodo, maggiore occupazione
Gruppi e modelli di democrazia La modalità pluralista è riconducibile alla democrazia maggioritaria Implica strategie competitive dei gruppi Il gruppo più forte guadagna accesso alle sedi decisionali escludendo gli altri La modalità neo-corporativa è riconducibile alla democrazia consensuale Implica strategie cooperative fra i gruppi I gruppi in rappresentanza di interessi diversi hanno accesso alle sedi decisionali
Gli indicatori: giudizi di esperti, Siaroff 1999 Social partnership Livello annuale medio degli scioperi Natura degli obiettivi delle organizzazioni sindacali Sostegno statale alle organizzazioni sindacali Coordinamento della politica industriale Regime di regolazione del sistema economico Estensione della cogestione sui posti di lavoro Struttura complessiva del policy-making Tipo di risoluzione dei conflitti nei processi di riconversione industriale e adattamento dei redditi Estensione dello “scambio politico generalizzato” nelle relazioni industriali e nel policy-making nazionale Natura generale del rapporto pubblico-privato