Isabella Soletta Liceo Fermi – Alghero

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Transcript della presentazione:

Isabella Soletta Liceo Fermi – Alghero Ottica Skylab parte I Isabella Soletta Liceo Fermi – Alghero Documento riadattato da MyZanichelli.it

L’uomo ha sempre osservato il cielo, per molto tempo servendosi solo dei propri occhi poi usando strumenti sempre più raffinati

L’uso del telescopio per l’osservazione del cielo si fa risalire al primo decennio del 1600. Fra il 1608 e il 1609 Galileo ricevette notizia da vari corrispondenti degli occhialetti circolanti in Europa e ebbe forse modo di esaminarne un esemplare giunto fino a Venezia. Il nuovo dispositivo lo affascinò immediatamente e si dedicò a potenziarlo con successo, tanto che fra la fine del 1609 e l’inizio del 1610 riuscì a moltiplicarne il potere d’ingrandimento dalle due o tre volte originarie fino a venti o trenta volte. L’abilità che acquisì nel fabbricare le lenti e nel combinarle in maniera appropriata fece sì che il telescopio (dal greco tele = "a distanza" e skopeo = "osservo") perdesse l’originaria connotazione olandese per divenire, a tutti gli effetti uno strumento "galileiano".

Un microscopio tascabile Anche i nostri telefoni hanno all’interno strumenti ottici che possono essere estesi con l’aiuto di apposite lenti e si possono trasformare in veri e propri microscopi

I raggi di luce Un raggio luminoso è un fascio di luce molto sottile, Questo semplice modello della propagazione della luce è coerente sia con il modello corpuscolare (i raggi sono le traiettorie dei corpuscoli) sia con il modello ondulatorio (i raggi sono la direzione in cui si propaga l’onda). Un raggio luminoso è un fascio di luce molto sottile, che rappresentiamo con una retta.

raggi luminosi e fasci di luce Un raggio luminoso è un modello che si utilizza per descrivere il comportamento della luce In realtà nella maggior parte dei casi non vediamo un singolo raggio, ma tanti raggi tutti insieme (un fascio) Un raggio luminoso è simile ad un fascio di luce sottile come quello emesso da un laser

Vedere un raggio Con una comune sorgente di luce non possiamo visualizzare un raggio Perché i nostri occhi possano vederlo è necessario che avvenga un fenomeno che in ottica è detto diffusione Puntiamo un laser su una parete, non vediamo il raggio ma lo spot luminoso diffuso dal muro Se vogliamo visualizzare il raggio dobbiamo fare in modo che parte della luce venga deviata dal suo cammino rettilineo per giungere ai nostri occhi Ciò si può ottenere sporcando l’aria; tutte le volte che avremo necessità di diffondere la luce useremo la macchina del fumo

Le nostre foto

Le sorgenti di luce e la diffusione I corpi che emettono la luce sono chiamati corpi luminosi o sorgenti di luce. I raggi che essi emettono colpiscono gli altri oggetti (i corpi illuminati), sono diffusi in tutte le direzioni ed entrano, infine, nei nostri occhi. Riusciamo a vederci l’uno con l’altro e a vedere gli oggetti intorno a noi grazie al fenomeno della diffusione secondo il quale rimandiamo indietro in tutte le direzioni parte della luce Facciamo alcuni esempi di sorgenti di luce. Che cos’è invece un corpo opaco? Uno trasparente?

Sorgenti di luce Corpi luminosi Corpi illuminati I pianeti Il sole, le stelle Il laser La pila, la lampadina Corpi illuminati I pianeti Qualunque oggetto che riusciamo a vedere

Velocità di propagazione Velocità del suono: Velocità della luce: esperimento di Fizeau (1849) 8 Km È una velocità limite, nessun oggetto può raggiungerla

LASER Per molti esperimenti di ottica useremo una luce particolare: la luce emessa da un laser Il laser non è una sorgente convenzionale: le dimensioni del fascio si allargano poco a differenza di quelli emessi da una comune torcia elettrica In laboratorio abbiamo due tipi di laser che emettono luce di diversa frequenza e quindi di diverso colore La luce del laser è molto simile ad un raggio

la luce (normalmente) si propaga in linea retta Si può osservare facendo passare un raggio di luce (laser) attraverso degli schermi forati

La camera oscura Si può costruire con una scatola chiusa da un lato con un foglio traslucido. Sul lato opposto si fa un piccolo foro. Si può osservare che l’immagine di una candela posta davanti al foro si vede sul foglio traslucido rovesciata Anche questa è una dimostrazione che la luce si propaga in linea retta

Una dimostrazione su scala astronomica Ombra e penombra Una dimostrazione su scala astronomica Un’ eclissi parziale: L’ombra della luna sul sole

Ombra e penombra La propagazione rettilinea della luce spiega il fenomeno dell’ombra e della penombra Si può realizzare con due sorgenti luminose di cui una di piccole dimensioni illuminando per esempio una moneta Si può realizzare anche con una sola sorgente luminosa illuminando per esempio una moneta posta a diverse distanze. Se la moneta è vicina alla fonte si vede ombra e penombra, se è lontana solo l’ombra

Il Sole è una sorgente estesa

La luce normalmente si propaga in linea retta Ma ci sono dei modi per deviarla: La riflessione La diffusione La rifrazione

La prima legge della riflessione Il raggio incidente, il raggio riflesso e la perpendicolare alla superficie riflettente nel punto di incidenza appartengono allo stesso piano.

Esperimento con la macchina del fumo e gli specchi Le nostre foto o filmati Esperimento con la macchina del fumo e gli specchi

La seconda legge della riflessione L’angolo di incidenza è uguale all’angolo di riflessione.

Riflessione da specchio piano Museo della Scienza di Barcellona - viaggio di istruzione 2009

Riflessione da specchio piano Museo della Scienza di Barcellona - viaggio di istruzione 2009

Riflessioni col pentalaser Le nostre foto o filmati

Lo specchio piano L’immagine riflessa da uno specchio piano è virtuale e appare in posizione simmetrica all’oggetto rispetto allo specchio. Siamo talmente abituati all’idea che la luce si propaghi in linea retta, che il nostro cervello localizza la sorgente luminosa sul prolungamento dei raggi che arrivano all’occhio. Se mettessimo uno schermo dietro lo specchio che cosa vi vedremmo rappresentato?

Destra o sinistra? Immagine e oggetto non sono sovrapponibili. Essi sono inversamente uguali, cioè sono uguali, ma la destra è scambiata con la sinistra.

Strani effetti della riflessione SPECCHI SFERICI la magica scatola del Mirage Strani effetti della riflessione

Riflessione da specchi sferici Si può osservare con un mestolo Si ottiene un’immagine capovolta rimpicciolita se l’oggetto si trova abbastanza lontano Un’immagine capovolta e ingrandita e l’oggetto è vicino Un’immagine diritta e ingrandita se l’immagine è molto vicina La costruzione delle immagini per gli specchi sferici è utile per capire il gioco Mirage

Riflessione su specchi sferici Con una fascetta industriale si può realizzare un modello per capire cosa accade quando la luce incide su uno specchio sferico, in particolare Un raggio che passa per il centro non viene deviato Due raggi paralleli all’asse ottico vengono riflessi in direzione diverse e passano per uno stesso punto, il fuoco Il fuoco si trova a metà tra il centro e l’intersezione dello specchio con l’asse ottico Aggiungi foto

Riflessione da specchio sferico concavo Museo della Scienza di Barcellona - viaggio di istruzione 2009

Riflessione da specchio sferico convesso Museo della Scienza di Barcellona - viaggio di istruzione 2009

Costruzione da specchi sferici Elementi essenziali Fuoco Centro Asse ottico F C Un raggio che arriva parallelo all’asse dello specchio viene riflesso e passa per il fuoco Un raggio che passa per il centro non viene deviato L’immagine della punta della freccia si forma all’intersezione tra questi due raggi L’immagine della coda della freccia si forma lungo l’asse ottico L’immagine della freccia è rimpicciolita, capovolta, reale

Costruzione da specchi sferici Elementi essenziali Asse ottico Fuoco Centro Un raggio che arriva parallelo all’asse dello specchio viene riflesso e passa per il fuoco Un raggio che passa per il centro non viene deviato L’immagine della punta della freccia si forma all’intersezione tra questi due raggi L’immagine della coda della freccia si forma lungo l’asse ottico L’immagine della freccia è rimpicciolita, capovolta, reale

Costruzione da specchi sferici Elementi essenziali Fuoco Centro Asse ottico F C Un raggio che arriva parallelo all’asse dello specchio viene riflesso e passa per il fuoco Un raggio che passa per il centro non viene deviato L’immagine della punta della freccia si forma all’intersezione tra questi due raggi L’immagine della coda della freccia si forma lungo l’asse ottico L’immagine della freccia è ingrandita, capovolta, reale

Costruzione da specchi sferici

riepilogo Oggetto lontano Oggetto vicino Oggetto molto vicino Immagine capovolta, rimpicciolita, reale Oggetto vicino Immagine capovolta, ingrandita, reale Oggetto molto vicino Immagine diritta, ingrandita, virtuale

Legge dei punti coniugati Vale solo per specchi sferici concavi o convessi Permette di prevedere dove si forma l’immagine senza fare la costruzione geometrica Se l’immagine sarà reale o virtuale (dal segno di q) Se l’immagine sarà ingrandita o rimpicciolita (dal valore di G maggiore o minore di 1)

Specchi parabolici Raggi paralleli all’asse ottico vengono riflessi e passano per il fuoco Se una sorgente puntiforme viene posta nel fuoco i raggi che emergono sono paralleli all’asse ottico

Schema di funzionamento del gioco del miraggio PARABOLE Schema di funzionamento del gioco del miraggio schema (0.3m x 0.3m, h=0.9m) Lo strumento è fornito dalla Edmund Scientific Co. Esso è formato da due specchi parabolici, di uguale distanza focale, con la cavità dell'uno appoggiata su quella dell'altro. Al centro dello specchio superiore c'è un foro attraverso il quale sembra fuoriuscire una moneta, ma si tratta di un miraggio! L'illusione viene prodotta da un gioco di riflessioni - che avvengono tra le due superfici speculari - dei raggi provenienti da una moneta vera, collocata al centro della parabola inferiore, cioè nel fuoco di quella superiore.

Disegnamo dei segmenti tangenti agli specchi nel punto di incidenza del raggio Tracciamo la perpendicolare a questi segmenti Ricordiamo le leggi della riflessione: angolo di incidenza = angolo di riflessione Seguiamo il cammino dei raggi

La luce normalmente si propaga in linea retta Ma ci sono dei modi per deviarla: La riflessione La diffusione La rifrazione

La diffusione (scattering) Le leggi della riflessione valgono anche quando la superficie è scabra; i raggi vengono riflessi diversamente da ogni parte del materiale che investono e vengono sparpagliati in tutte le direzioni; è questo il meccanismo per il quale vediamo la maggior parte degli oggetti (corpi illuminati) Le leggi della riflessione valgono anche quando quando la luce raggiunge particelle sospese: è grazie a questo fenomeno che riusciamo a visualizzare fasci di luce facendoli propagare attraverso il fumo

La diffusione Un raggio di luce può essere visto all’interno di una scatola di fumo perché le particelle di fumo deviano la luce dal suo cammino rettilineo e la deviano in tutte le direzioni Infatti il raggio scompare dalla scatola se eliminiamo il fumo Studiare il fenomeno della diffusione aiuta a capire perché il cielo è azzurro di giorno ed il cielo al tramonto appare rosso

La diffusione dipende dalla lunghezza d’onda Gli effetti dell’interazione tra luce ed il mezzo che essa attraversa dipendono dal colore della radiazione. La luce rossa interagisce molto debolmente prosegue la sua propagazione rettilinea lungo la direzione iniziale. Al contrario, la luce blu è diffusa in tutte le direzioni Si può osservare questo fenomeno facendo attraversare una scatola trasparente contenente dell’acqua torbida da un fascio luminoso. Il fascio osservato di lato appare azzurrognolo, di fronte rossastro Aggiungi foto

Perché il cielo è azzurro Una volta giunti in prossimità della Terra, i raggi solari interagiscono con l’atmosfera. Gli effetti dell’interazione tra luce ed atmosfera dipendono dal colore della radiazione (cioè dalla sua lunghezza d’onda ) e dalle dimensioni degli oggetti su cui questa incide. La luce rossa interagisce molto debolmente con l’atmosfera e prosegue la sua propagazione rettilinea lungo la direzione iniziale. Al contrario, la luce blu è diffusa in tutte le direzioni. Questa diffusione differenziale dipendente dalla lunghezza d’onda è chiamata, in inglese, Rayleigh scattering. Più precisamente, la quantità di luce diffusa è inversamente proporzionale alla quarta potenza della lunghezza d’onda. Ne consegue che la luce blu è diffusa più di quella rossa di un fattore (700/400)4 ~ 10. Nell’attraversare l’atmosfera, la maggior parte della radiazione di maggior lunghezza d’onda prosegue la sua traiettoria rettilinea. La luce rossa, arancione e gialla viene influenzata solo in minima parte dalla presenza dell’aria. Al contrario, la luce blu è diffusa in tutte le direzioni. In qualunque direzione si osservi, parte di questa luce giunge ai nostri occhi. Il cielo, pertanto, appare blu. Vicino all’orizzonte il cielo è di un azzurro più chiaro perché la luce, per raggiungerci da questa direzione, deve attraversare più aria e viene diffusa maggiormente; pertanto siamo raggiunti da una minor quantità di luce blu. Le nuvole e la nebbia ci appaiono bianche perché consistono di particelle più grandi delle lunghezze d’onda della radiazione visibile, e diffondono tutti i colori allo stesso modo. Se fossimo sulla Luna, a causa dell’assenza di atmosfera (e della diffusione ad essa connessa), il cielo apparirebbe nero e il Sole sarebbe bianco. Sulla Terra, invece, in conseguenza del Rayleigh scattering, parte della componente blu è rimossa dai raggi diretti del Sole che pertanto ci appare giallo. Questo effetto è amplificato al tramonto, quando il Sole è vicino all’orizzonte. I raggi solari diretti attraversano uno strato maggiore di atmosfera e vengono maggiormente impoveriti della componente blu. Il Sole, dunque, diventa sempre più rosso man mano che il tramonto procede.

La Terra vista dalla Luna Dalla Luna, a causa dell’assenza di atmosfera (e della diffusione ad essa connessa), la terra appare come una sfera su uno sfondo scuro: il cielo appare nero; il Sole apparirebbe bianco I raggi solari diretti attraversano uno strato maggiore di atmosfera e vengono maggiormente impoveriti della componente blu. Il cielo, dunque, diventa sempre più rosso man mano che il tramonto procede.

La luce normalmente si propaga in linea retta Ma ci sono dei modi per deviarla: La riflessione La diffusione La rifrazione

Strani effetti della rifrazione Scienza in Piazza 2010

La rifrazione E’ un altro modo per deviare la luce da suo cammino rettilineo La rifrazione viene sfruttata per costruire tutti gli strumenti ottici Si può osservare la rifrazione con un righello immerso in acqua (foto)

Cos’è l’indice di rifrazione La velocità della luce è la massima possibile in natura ed è sempre la stessa in tutti i sistemi di riferimento. Nei mezzi trasparenti la velocità della luce è minore che nel vuoto. Poiché v è più piccolo di c, n è sempre maggiore di 1. Come si può fare, per esempio, per calcolare la velocità della luce nel vetro? Quando la luce passa da un mezzo trasparente ad un altro il suo cammino viene deviato. Maggiore è l’indice di rifrazione maggiore è l’effetto

La rifrazione La rifrazione avviene ogni volta che un raggio attraversa la separazione tra due mezzi trasparenti nei quali la luce ha velocità diverse.

Le leggi della rifrazione Prima legge Il raggio incidente, il raggio rifratto e la retta perpendicolare alla superficie di separazione dei due mezzi, nel punto di incidenza, appartengono allo stesso piano. Seconda legge

La moneta sott’acqua

Riflessi e rifratti Oltre al raggio rifratto si forma anche un raggio riflesso dentro il vetro. Che cosa succede all’angolo di rifrazione quando aumenta l’angolo di incidenza?

La riflessione totale Si chiama angolo limite quel valore dell’angolo d’incidenza a cui corrisponde un angolo di rifrazione pari a 90°. L’energia luminosa che, per angoli minori o uguali di quello limite, era suddivisa tra raggio rifratto e raggio riflesso, confluisce tutta nel raggio riflesso dentro il vetro.

Angoli limite con l’aria

Il punto di vista dei sub

Le fibre ottiche La luce che vi penetra si riflette all’interno della fibra moltissime volte, fino a uscire all’altra estremità.

Le fibre ottiche Una fibra ottica acqua-latte Aggiungi foto

Una fibra ottica fatta di acqua http://www.fizik.si/index.php/sl/fizikalni-eksperimenti/optika

La rifrazione dipende dal colore Un fascio di luce bianca che incide su un prisma viene scomposto perché l’indice di rifrazione è diverso per luce di frequenza diversa Copertina di un disco molto famoso

La dispersione Il prisma A causa della diversa deviazione a seconda del colore si può scomporre la luce bianca ci sono altri strumenti ottici che disperdono la luce: i reticoli Anche l’arcobaleno è dovuto alla dispersione della luce

Ricomposizione della luce: Il disco di Newton Il fenomeno inverso rispetto al precedente Un disco di Newton posto in rapida rotazione appare bianco Si può montare un disco di Newton sopra o all’interno di una trottola Scienza in piazza 2011

Elenco esperimenti Il laser: laser verde e laser rosso: caratteristiche della luce laser Raggi luminosi e fasci di luce: visualizzazione con la scatola col fumo La luce si propaga in linea retta La camera oscura Ombra e penombra Riflessione da specchi piani: prima e seconda legge Strani effetti della riflessione: la magica scatola del mirage Riflessione da specchi curvi: il mestolo è uno specchio concavo e convesso Costruzione di immagini su specchi sferici La diffusione: perché il cielo è azzurro la sera e rosso al tramonto Strani effetti della rifrazione: la bottiglia che scompare La rifrazione: il righello spezzato Misure di indice di rifrazione: vetro, plexiglass, liquidi La moneta sott’acqua La riflessione totale Riflessione totale e fibre ottiche La rifrazione dipende dal colore La dispersione: il prisma La ricomposizione della luce: il disco di Newton

Le onde trasportano energia Intensità di un’onda sonora Irradiamento E’ l’energia sonora che arriva su una superficie unitaria in un tempo unitario E’ l’energia luminosa che arriva su una superficie unitaria in un tempo unitario

Legge dell’inverso del quadrato A parità di potenza della sorgente di luce l’irradiamento diminuisce all’aumentare della distanza Per sorgenti convenzionali puntiformi è inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra la sorgente e il rilevatore

Il LASER Light Amplification of Stimulated Emission of Radiation Una sorgente normale è costituita da moltissime sorgenti che emettono luce in modo indipendente l’una dall’altra ed in tutte le direzioni. In un laser l’emissione della luce avviene dentro una cavità semiriflettente e l’emissione è stimolata dalla radiazione che attraversa la cavità. Le sorgenti elementari emettono in fase La luce che si ottiene è Coerente Monocromatica Ad alta brillanza direzionale Studiare l’ottica con un laser è più facile perché possiamo visualizzare un raggio invece che un fascio

Raggi e fasci di luce Attraverso una scatola trasparente contenente del fumo prodotto da un po’ di incenso Visualizzazione di un fascio laser Visualizzazione di un fascio di luce proveniente da una torcia elettrica

Acustica Frequenza suono OTTICA Frequenza colore

Questo simbolo significa che l’esperimento si può realizzare con materiali o strumenti presenti nel nostro laboratorio Questo simbolo significa che l’esperimento si può realizzare anche a casa con materiali di facile reperibilità Questo simbolo significa che è disponibile una scheda preparata per presentare l’esperimento Questo simbolo significa che l’argomento è collegato ad altri argomenti già svolti