L’Italia repubblicana

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Transcript della presentazione:

L’Italia repubblicana

2 giugno 1946: referendum istituzionale + votazioni per l’Assemblea costituente 12.700.000 circa a favore della Repubblica, 2.000.000 in più di quelli favorevoli alla Monarchia

La costituente eletta a suffragio universale maschile e femminile il 2 giugno 1946 556 deputati, in grandissima maggioranza appartenenti ai partiti di massa (Dc, Pci, Psiup) Commissione composta di 75 membri redige la Costituzione (estate 1946-febbraio 1947) 1° gennaio 1948

Con le elezioni del 18 aprile 1948 ha inizio la prima legislatura della Repubblica [gennaio 1947: viaggio di Alcide de Gasperi negli Stati Uniti maggio 1947: esclusione delle sinistre dalla compagine governativa] contesto di nascita della Repubblica e del logoramento dell’unità antifascista: difficoltà della ricostruzione postbellica e dell’uscita dal fascismo; crisi internazionale; sfiducia e diffidenza dei vertici politici (nati e formatisi nell’emigrazione) rispetto alla popolazione italiana; necessità di posizionarsi nel mondo che si sta avviando al bipolarismo della guerra fredda rilevanza costituzionale dei partiti: diritto per tutti i cittadini di associarsi liberamente in partiti politici per concorrere con metodo democratico alla determinazione della politica nazionale > partito associazione privata priva di personalità giuridica e per tale fatto non soggetta ad alcun controllo pubblico relativamente alla sua vita interna e all’applicazione o meno del metodo democratico

Partitocrazia insita nella costituzione? partito ‘educa’ la società partito media tra la società civile e le amministrazioni pubbliche mancanza di autonomia della politica dalle amministrazioni pubbliche continuità della Repubblica con il fascismo inamovibilità del centro

I partiti dell’Italia repubblicana: Democrazia cristiana (DC) segretario: Alcide De Gasperi (muore nel 1954) rotture e continuità rispetto al Partito popolare partito ‘confessionale’: garanzia del consenso della Chiesa alla nuova democrazia; unità politica dei cattolici (fisionomia politica di centro) investitura, anche se controversa, della Chiesa divisione in correnti interne > da elemento dialettico e vitale a causa di ingovernabilità e di corruzione

l’aumento delle correnti e delle lotte interne si interseca con le pratiche di clientelismo e di occupazione dello Stato

b) Partito comunista italiano (Pci) Segretario: Palmiro Togliatti (muore nel 1964) Svolta di Salerno (primavera del 1944) legame con l’Unione sovietica (ribadito nel 1956), ma attenzione all’identità e alla politica nazionale italiana e rapporti controversi con il Partito socialista forte struttura organizzativa e rete di cooperative, leghe, associazioni tra gli anni Sessanta e Settanta: sempre più complessi i rapporti con l’Urss (Berlinguer [1972]: eurocomunismo)

c) Partito socialista - Pietro Nenni, Sandro Pertini, Bettino Craxi difficoltà a mantenere e rinforzare l’identità di massa del partito (che si assottiglia sempre di più) anni Sessanta: dialogo con la DC e politica di centro-sinistra Anni Ottanta: polarizzazione Dc-Pci e ‘ago della bilancia’ giocato da Craxi

d) Partito liberale italiano e Partito repubblicano italiano > partiti non di massa cooptati nella politica centrista democristiana e, successivamente, in quella penta-partitica craxiana

e) Le destre Blocco nazionale delle libertà * Mancata epurazione (amnistia Togliatti giugno 1946) Unione monarchica italiana Partito nazionale monarchico Uomo qualunque (1944) Movimento sociale italiano (1946-1994) Alleanza nazionale

Centrismo (1948-1958) governi di colazione che comprendono le forze di centro dello schieramento politico (Dc, Psdi, Pri, Pli) anticomunismo e atlantismo riformismo dall’alto (1948-1953) > leggi di riforma agraria e istituzione della Cassa per il Mezzogiorno (1950); creazione dell’ENI e legge Fanfani per l’edilizia popolare (1953) 1953: legge truffa immobilismo e inaridirsi del centrismo (1953-1958)

elezioni politiche del 18 aprile 1948 ridimensionamento delle ambizioni delle sinistre e rafforzamento della Dc e della sua capacità egemonica nella società italiana rovesciamento delle alleanze: dall’alleanza antifascista all’intesa con le forze moderate e conservatrici governi di coalizione tra le forze di ‘centro’ dello schieramento politico

14 luglio 1948: attentato a Togliatti marzo 1949: il Parlamento vota l’ingresso dell’Italia nella Nato 1950: viene istituita la Cassa per il Mezzogiorno e approvate le leggi di riforma agraria 1953: in occasione delle elezioni del 7 aprile, non scatta il ‘premio di maggioranza’ previsto dalla legge truffa [i partiti apparentati, purché avessero raggiunto la metà più uno dei voti, avrebbero avuto il 65% dei voti alla Camera] agosto 1954: muore Alcide De Gasperi 1956: invasione sovietica dell’Ungheria 1° gennaio 1958: entrano in vigore i Trattati di Roma che danno vita alla Comunità economica europea

Centro-sinistra (1962-1976) alcuni governi succedutisi in Italia dal 1962 al 1978, fondati su un’intesa tra Democrazia cristiana e Partito socialista resa possibile dalla distensione internazionale, dalla crisi dei governi centristi e dalla fine dell’unità d’azione tra Pci e Psi, dal boom economico governo Fanfani del 1962 (i socialisti nella maggioranza) > nazionalizzazione dell’energia elettrica e riforma della scuola media e delle pensioni governi Moro (i socialisti nel governo) > le riforme varate (tributarie, programmazione economica, universitarie) non si realizzano compiutamente per l’ostilità di ampi settori del mondo economico e politico, contrari al riformismo sociale e alla politica di piano promossa dalla Dc e dal Psi queste forze, rappresentate in parte dai partiti di destra e dalle correnti moderate della Dc, spingono la loro opposizione fino al punto di ordire trame golpiste, la più pericolosa delle quali fu quella capeggiata dal generale De Lorenzo, capo del Sifar (il servizio segreto militare italiano)

l’arresto del riformismo penalizza soprattutto il Psi (nuove spaccature interne e ulteriore ridimensionamento della sua statura di massa, arrestato nel 1976 dall’ascesa alla segreteria di Bettino Craxi) governo Rumor (1969), a cui partecipano i socialisti > Statuto dei lavoratori e istituzione delle Regioni l’esperienza del centro-sinistra, l’unica stagione nella quale vennero realizzate politiche riformatrici in grado di assecondare la modernizzazione della società italiana, annovera tra i suoi oppositori anche il Pci (critiche all’azione riformista + rifiuto della prospettiva social-democratica abbracciata dal Pci) tendenza di lungo periodo del sistema politico italiano a svilupparsi per progressiva aggregazione al centro di nuove forze partitiche problema della ingovernabilità intreccio con fenomeni internazionali di grande rilevanza: il boom economico; il 1968; il Concilio Vaticano II; la ‘strategia della tensione’; il terrorismo rosso

1960: in marzo nasce, con il sostegno del Movimento sociale italiano, un governo monocolore democristiano guidato da Giuseppe Tambroni. In luglio, la protesta contro il congresso indetto dal MSI a Genova costringe Tambroni alle dimissioni 1962: si apre a Roma il Concilio Vaticano II 1964: piano Solo muore Palmiro Togliatti 1967/1968: occupazioni delle Università e movimento del 1968 1969: autunno caldo 12 dicembre 1969: Strage di Piazza Fontana 1970: Statuto dei lavoratori; istituzioni delle Regioni a statuto ordinario; Introduzione del referendum 1974: Referendum sul divorzio

La crisi durante gli anni Settanta il processo degenerativo della partitocrazia e del consociativismo tocca il suo apice crisi: processo complesso, scandito da varie fasi politiche: solidarietà nazionale il coinvolgimento del Partito comunista al governo: Compromesso storico governi di solidarietà nazionale, a seguito del rapimento Moro, con l’astensione del Pci b) Pentapartito (1979-1992) svuotamento di senso delle competizioni elettorali; ‘centro’ spazio di conflittualità per la conquista del potere e non più centro di aggregazione di nuove coalizioni; voto di scambio e clientelismo (Dc, Psi, Psdi, Pli e Pri) recrudescenza degli attentati mafiosi (1992: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino)

c) la dissoluzione del sistema politico (1991-1993) 1989: crollo del muro di Berlino. Il Pci cambia nome ed entra in una fase costituente che condurrà ai Ds e poi al Pd 1992: Mani Pulite e Tangentopoli (crollo del Psi; crollo della Dc [dal 1993, Partito popolare e italiano] referendum per il maggioritario del 1991 e del 1993 > tentativo di istituire il sistema maggioritario e di riformare le istituzioni ridimensionando il ‘sistema dei partiti’ ma difficoltà di instaurare il bipartitismo/bipolarismo affacciarsi di nuovi soggetti politici > una ‘destra senza storia’ (assenza, in Italia, di un partito conservatore) An (dal 1994); Forza Italia (dal 1994); Lega Nord (dal 1991)