SEI CAPPELLI PER PENSARE Il pensiero creativo

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SEI CAPPELLI PER PENSARE
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A cura di: Alessandro Hinna
Primo incontro 29 ottobre 2018 ore 14:30-16:00
Transcript della presentazione:

SEI CAPPELLI PER PENSARE Il pensiero creativo A cura di Cristiana Ricci Centro studi Athena Ufficio formazione CGIL Genova

Edward de Bono Laureato in psicologia e medicina, è noto in tutto il mondo per i suoi studi sulla creatività. Ha pubblicato: Il pensiero laterale, Creatività e pensiero laterale, Il meccanismo della mente.

“La maggiore difficoltà che si incontra nel pensare è la confusione…emozioni, informazioni, logica, aspettative e creatività si affollano in noi. E’ come fare il giocoliere con troppe palle” Edward de Bono

Come rendere più produttivi questi incontri? Quante volte abbiamo partecipato a lunghe riunioni che sono approdate a scarsi risultati? Come rendere più produttivi questi incontri?

Il metodo dei sei cappelli E’ stato inventato da E.de Bono. Consente di scomporre il nostro modo di pensare e di affrontare una questione in gruppo, in modo efficace. Si tratta di interpretare ruoli fissi (i cappelli) che incarnano diversi punti di vista.

I sei cappelli… I partecipanti sono via via invitati a essere razionali, emotivi, ottimisti, pessimisti, creativi o a moderare e commentare la discussione…

Intenzione e attuazione Se si recita la parte del pensatore alla fine lo si diventa. L’intenzione non basta, dovete fare le mosse Considerarsi pensatori è il modo migliore per diventarlo Si tratta di una capacità operativa

Ad ogni cappello un colore Bianco Rosso Nero Giallo Verde Blu

Il colore di ciascun cappello è legato alla sua funzione Il cappello bianco: riguarda fatti e dati oggettivi Il cappello rosso: fornisce il punto di vista emotivo Il cappello nero: evidenzia gli aspetti negativi; il perché una cosa non può essere fatta

Il colore agevola l’immaginazione Il cappello giallo: è da ottimista, comprende la speranza e i pensieri positivi Il cappello verde:indica la creatività e il prodursi di nuove idee Il cappello blu: è connesso al controllo e all’organizzazione del processo di pensiero, quindi all’uso degli altri cappelli.

Il cappello bianco Chiedere di pensare col cappello bianco è un buon modo per sapere i fatti esposti in modo neutro e oggettivo

Il cappello rosso L’opposto dell’informazione neutra e oggettiva Vi rientrano le emozioni, i sentimenti e ogni aspetto non razionale del pensiero Il cappello rosso riconosce la realtà di sentimenti, emozioni, presentimenti e intuizioni

IL CAPPELLO NERO E’ sempre logico, negativo, ma non emotivo. Mentre con il cappello rosso non siamo tenuti a motivare una sensazione negativa, con quello nero dobbiamo fornire ragioni logiche e pertinenti. Pone l’accento sugli aspetti negativi e critici. Individua ciò che è falso, scorretto o sbagliato.

IL CAPPELLO GIALLO Riguarda i giudizi positivi Vanno individuati i possibili vantaggi, poi si cercano le ragioni a sostegno Gli è affidato l’aspetto costruttivo e propositivo Coglie i lati positivi di un’idea È connesso alla fattività Il suo obiettivo è l’efficienza Sono consentiti sogni e fantasie, ma non ha a che fare con l’euforia ottimistica (c.rosso)

IL CAPPELLO VERDE E’ il pensiero creativo e laterale. L’aspetto fondamentale è la ricerca di alternative, andare oltre ciò che è noto e ovvio. Sostituisce al giudizio il movimento. Prevede l’uso della provocazione.

IL CAPPELLO BLU È adibito al controllo, organizza il pensiero stesso. E “un direttore d’orchestra”, invita gli altri a usare i vari cappelli. Definisce i problemi e formula le domande. Provvede a stilare riassunti, quadri complessivi, conclusioni. Esorta ad usare il pensiero a mappatura. Impone la disciplina.

Un pensiero alla volta… Un’eccessiva complessità del pensiero genera una confusione dannosa al suo svolgimento.

L’obiettivo è… Consentire al pensatore di occuparsi di una cosa per volta e acquisire la capacità di trattare separatamente con le emozioni, le affermazioni logiche,le informazioni, i desideri e la creatività.

Il secondo obiettivo è… Consentire al pensatore un’inversione di rotta. Mettere i sei cappelli ci permette di adottare un modo di pensare alla volta.

Il metodo di mappatura… Con l’uso dei cappelli viene superato il normale metodo dialettico. Il pensiero diventa un processo a due fasi: Esecuzione della mappa Scelta di un percorso sulla mappa.

Il maggior pregio è… Il maggior pregio del sistema dei sei cappelli è rappresentato proprio dalla sua artificiosità offrono al pensatore ruoli diversi da interpretare