Capitolo 2D La tettonica delle placche: una teoria unificante

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Transcript della presentazione:

Capitolo 2D La tettonica delle placche: una teoria unificante Lezione 4D Concetti generali e cenni storici

La teoria si basa su due idee fondamentali: 2.1 Concetti generali e cenni storici La tettonica delle placche è una teoria che mette in relazione tra loro i grandi fenomeni geologici come l’origine e la distribuzione dei vulcani, dei terremoti, dei fondi oceanici e delle catene montuose. La teoria si basa su due idee fondamentali: la litosfera, lo strato esterno rigido della Terra, non è continua, ma è suddivisa in un certo numero di blocchi, definiti placche; le placche sono a diretto contatto tra loro, ma possono muoversi in senso orizzontale le une rispetto alle altre.

2.1 Concetti generali e cenni storici Le 12 placche maggiori e alcune delle minori.

2.1 Concetti generali e cenni storici Le placche si muovono lentamente, sull’ordine di alcuni centimetri all’anno.

2.2 Che cosa è una placca litosferica Le placche litosferiche (o placche tettoniche) sono piastre di forma irregolare di solida roccia composte di litosfera sia oceanica, sia continentale. La loro dimensione è variabile da poche decine fino a migliaia di kilometri. Il loro spessore è variabile da meno di 15 km per la litosfera oceanica, fino a 300 km per la litosfera continentale.

2.3 I margini delle placche Le zone sismiche definiscono il mosaico delle placche delimitato da 3 tipi di margini di placca. Margini divergenti o in accrescimento Margini trasformi o conservativi Margini convergenti o in consunzione

2.3 I margini delle placche I margini trasformi o conservativi si trovano in corrispondenza delle grandi fratture oceaniche e delle grandi faglie continentali dove le placche scorrono l’una accanto all’altra. I margini divergenti o in accrescimento si trovano lungo l’asse delle dorsali oceaniche dove le placche si separano e si genera nuova crosta. I margini convergenti o in consunzione si trovano lungo le zone di subduzione dove le placche convergono e una di esse sprofonda e si consuma nell’astenosfera.

2.4 Quando sono «nate» le placche La «storia» delle placche meglio conosciuta riguarda gli ultimi 200 milioni di anni, da quando si è frammentato il supercontinente Pangea. La tettonica delle placche è però attiva da almeno 3,8 miliardi di anni fa e ci sono stati molti cicli con formazione di supercontinenti.

Varie sono le ipotesi che tentano di spiegare questi meccanismi. 2.5 Placche e moti convettivi Il motore che muove le placche sono i lenti moti convettivi che rimescolano il mantello. Il dettaglio, però, di come operano le forze che agiscono all’interno della Terra non è ancora del tutto chiaro. Varie sono le ipotesi che tentano di spiegare questi meccanismi.

2.5 Placche e moti convettivi Alcuni ritengono che il peso del materiale che fuoriesce dalle dorsali oceaniche spinga da tergo le placche, che contemporaneamente sono tirate giù dalla fredda e pesante litosfera nelle zone di subduzione.

2.5 Placche e moti convettivi Altri ritengono che le placche siano trascinate per attrito dalle correnti convettive presenti nella sottostante astenosfera.

2.5 Placche e moti convettivi Altri considerano i pennacchi, che in superficie sono evidenziati dai punti caldi, la causa della spinta laterale che muove le placche.

Vi è infine un approccio globale all’intero processo. 2.5 Placche e moti convettivi Vi è infine un approccio globale all’intero processo. Le placche sarebbero la parte superficiale, raffreddata, del mantello in lento moto convettivo. Il materiale caldo che risale nelle zone di espansione, si raffredda nella parte superficiale e diventa la dura e rigida litosfera che, raffreddandosi e appesantendosi, sprofonda nuovamente nel mantello, dove è riassimilata.

2.6 Il mosaico globale È importante definire il numero delle placche necessarie a costruire un soddisfacente modello globale. Il mosaico globale, oggi, è basato 12 placche principali (America, Eurasia, Africa, India, Antartide, Pacifico, Nazca, Somalia, Filippine, Arabia, Cocos, Caraibica), anche se si conoscono numerose altre placche minori.

2.6 Il mosaico globale Le placche possono comprendere contemporaneamente sia oceani sia continenti, oppure solo oceani. La resistenza meccanica delle placche varia con lo spessore, la composizione e la storia strutturale. A parità di spessore, le placche che trasportano un continente sono più deformabili di quelle oceaniche, anche se subducono con difficoltà nell’astenosfera perché più leggere. Ne consegue che, una volta formatisi, i continenti non possono essere riassorbiti nel mantello, perciò quando due continenti si scontrano si forma una catena di montagne.