Corso di Genetica -Lezione 12- Cenci

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Transcript della presentazione:

Corso di Genetica -Lezione 12- Cenci

Il codice genetico: ■ Come triplette dei quattro nucleotidi specificano 20 aminoacidi, rendendo possibile la traduzione dell’informazione da catena nucleotidica a sequenza di aminoacidi. ■ Come le mutazioni influenzano l’informazione e l’espressione genica.

Nel codice genetico, una tripletta di nucleotidi codifica per un aminoacido

La sequenza nucleotidica di un gene è co-lineare con la sequenza aminoacidica del polipeptide codificato le mutazioni puntiformi modificano soltanto una singola coppia nucleotidica la maggior parte delle mutazioni puntiformi influenza un singolo aminoacido in un polipeptide, Yanofsky ogni nucleotide in un gene deve influenzare l’identità di un solo aminoacido

Crick e Brenner, 1955

mutazioni frameshift Il fatto che la soppressione intragenica funzioni più spesso di quanto dovrebbe suggerisce che, almeno per alcuni aminoacidi, il codice prevede più di un codone

La scoperta dell’RNA messaggero sistemi per la traduzione in vitro sintesi di mRNA artificiali che contenevano solo pochissimi codoni di composizione nota.

L’uso di mRNA sintetici e della traduzione in vitro per scoprire quali aminoacidi corrispondono ai codoni Nel 1961, Marshall Nirenberg e Heinrich Matthaei mRNA sintetico poli-U (5′. . . UUUUUUUUUUUU. . . 3′) Har Gobind Khorana sintetizzò degli mRNA costituiti da dinucleotidi ripetuti,

Nel 1965, Nirenberg e Philip Leder usarono corti mRNA sintetici, lunghi soltanto tre nucleotidi

Usare la genetica per verificare il codice

La decifrazione del codice: le manipolazioni biochimiche hanno rivelato a quali aminoacidi corrispondono i diversi codoni La scoperta dell’RNA messaggero, la molecola per il trasporto dell’informazione genetica La direzione 5′-3′ nell’mRNA corrisponde alla direzione N-terminale-C-terminale di un polipeptide I codoni non senso determinano la terminazione di una catena polipeptidica

Il codice genetico: sommario Il codice consiste di codoni di triplette, ognuno dei quali specifica un aminoacido I codoni sono non sovrapposti Il codice è degenerato, cioè, in molti casi lo stesso aminoacido è specificato da più di un codone Il codice include tre codoni di stop, o non senso: UAA, UAG e UGA. Prevede l’esistenza di un registro di lettura ogni codone viene interpretato in maniera sequenziale in un aminoacido Ci sono tre modi in cui le mutazioni possono modificare il messaggio codificato in una sequenza di nucleotidi

Le mutazioni nella sequenza codificante di un gene possono alterare il prodotto genico Le mutazioni silenti: non alterano la codificazione degli aminoacidi Le mutazioni di senso sostituiscono un aminoacido con un altro Le mutazioni non senso: cambiano un codone che specifica un aminoacido in codone di stop Le mutazioni frameshift: derivano dall’inserzione o dalla delezione di nucleotidi all’interno della sequenza codificante

Il codice genetico è quasi, ma non del tutto, universale Nei protozoi ciliati, i codoni UAA e UGA, che nella maggior parte degli organismi sono codoni non senso, specificano l’aminoacido glutamina; in altri ciliati, UGA, che rappresenta il terzo codone di stop in molti organismi, specifica la cisteina. Nei mitocondri di lievito, CUA specifica la treonina invece della leucina

Come le mutazioni influenzano l’espressione genica Le mutazioni che alterano le coppie nucleotidiche del DNA possono modificare uno qualsiasi dei passaggi, o dei prodotti, dell’espressione genica.

Anche se situate all’esterno della sequenza codificante di un gene le mutazioni possono alterare l’espressione genica

Mutazioni nei geni che codificano le molecole necessarie all’espressione possono influenzare la trascrizione, lo splicing dell’mRNA oppure la traduzione Mutazioni in geni che codificano proteine o RNA coinvolti nell’espressione genica sono generalmente letali Mutazioni in geni dei tRNA possono sopprimere mutazioni in geni che codificano proteine

Mutazioni nulle (amorfe) e ipomorfe

Aploinsufficienza Un allele selvatico non fornisce una quantità sufficiente di prodotto genico (mutazione T in topo)

Mutazioni dominanti negative Alcuni alleli codificano per delle subunità di multimeri, che inibiscono l’attività delle subunità prodotte dagli alleli normali (i.e. mutazione Kinky in topo)

Mutazione Neomorfe Generano un fenotipo nuovo. Alcune mutazioni neomorfe causano la produzione di proteine con una funzione nuova, mentre altre inducono i geni a esprimere la normale proteina in tempi e luoghi inappropriati (Espressione Ectopica)

Mutazioni nulle (amorfe) e ipomorfe