PRIMA APPLICAZIONE TASSA RIFIUTI PUNTUALE

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PRIMA APPLICAZIONE TASSA RIFIUTI PUNTUALE Comune di San Giorgio su Legnano PRIMA APPLICAZIONE TASSA RIFIUTI PUNTUALE

Raccolta differenziata - comuni a confronto

Perché migliorare la raccolta differenziata

La tassa rifiuti con tariffa puntuale Nel nostro Comune è applicata la TARI (Tassa Rifiuti – L. 147/2013). Il tributo è basato fondamentalmente sulla superficie dell’immobile di riferimento ed ha come obiettivo la copertura economica dei costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del Comune. La normativa sulla TARI prevede l’applicazione della tassa in base coefficienti teorici di produzione rifiuti stabiliti nel D.P.R. n. 158/99, calcolati sulla base di indagini statistiche. Se il Comune invece è attrezzato con un sistema di misurazione della reale produzione di rifiuti (indifferenziati) dei propri cittadini e aziende, la tassa è commisurabile alle quantità conferite.

Sistema di misurazione puntuale Il sistema di misurazione puntuale nel nostro Comune è effettuato sulla frazione indifferenziata del rifiuto (RUR). Al momento della raccolta del sacco nero o dell’apposito contenitore il rifiuto viene monitorato. Ogni sacco è munito identificatore (tag) che permette di ricondurlo alla rispettiva utenza. Per ogni sacco conferito viene calcolato un volume di 80 litri, così per i contenitori che hanno volumi differenti.

Come è composta la TARI Per l’applicazione della TARI le utenze sono suddivise in due macro-gruppi: Utenze domestiche (famiglie) Utenze non domestiche (attività produttive)

Come è composta la TARI La TARI pagata dall’utente è determinata da due componenti: la quota riconducibile ai COSTI FISSI: Spazzamento strade Costi generali di gestione del servizio e del tributo Costi d’uso del capitale la quota riconducibile ai COSTI VARIABILI: Raccolta e smaltimento delle frazioni di rifiuto (RSU e differenziata) Gestione della Piattaforma dei Rifiuti

Come è composta la TARI I costi sono quindi inizialmente ripartiti tra: Utenze Domestiche Utenze Non Domestiche e poi su ogni singola utenza

Come è composta la TARI

Il calcolo della tariffa puntuale su RUR La modalità più utilizzata in Europa è quella della misurazione volumetrica: si conteggiano e tariffano il numero di svuotamenti, in caso di utilizzo di bidoni o mastelli, il numero di conferimento in caso di utilizzo di sacchetti. Questa modalità è più semplice da gestire e permette l’ottimizzazione del servizio rispetto ad altre. In Italia non esistono esperienze di attivazione della tariffazione puntuale con misurazione del peso del rifiuto prodotto o con l’utilizzo di strutture centralizzate ad accesso controllato e riconoscimento dell’utente (press container, isole interrate, cassonetti con calotta).

Il calcolo della tariffa puntuale su RUR Il riparto sulla singola utenza della Variabile 2 relativa alla frazione puntuale è fatta sul numero dei conferimenti per utenza. Occorre determinare il costo per ogni sacco Occorre conoscere il numero dei conferimenti per utenza

Il costo per sacco Il costo per sacco è calcolato in base a: Quantitativo RUR raccolto Costo Variabile 2 Per cui si ottiene un costo a sacco di € circa 1,30 Quantitativo RUR raccolto ott 16 - sett 17 = 328.380 Kg. Costo Variabile 2 € 74.973,00 : Kg 328.380 = €/Kg 0,2283 Volumi imponibili conferiti = l. 4.749.136 Volumi litri 4.749.136 : Kg 328.380 = Kg/l 0,069145 € 0,069145 x l. 80 = Peso sacco Kg. 5,5316 Kg. 5.5316 x €/Kg 0,228312 = €/sacco 1,263 OPPURE € 74.973,00 : l. 4.749.136 = €/l 0,015786 €/l 0,015786 x l.80 = €/sacco 1,263

I conferimenti minimi Utenze domestiche Ai fini dell’applicazione, la tariffa puntuale (variabile 2) si calcola comunque su un numero minimo di conferimenti: UTENZE DOMESTICHE Al fine di scoraggiare abbandoni e conferimenti impropri, finalizzati all’azzeramento degli svuotamenti e di conseguenza della parte variabile della tariffa, in maniera ormai universale i Comuni decidono di stabilire un numero di conferimenti minimi che vengono comunque fatti pagare. Tale numero non è standard, dipende da diverse variabili (produzione media, volumetria dei contenitori dati in dotazione…) ed ogni Comune lo stabilisce sulla base delle proprie necessità. Tale sdoppiamento, pur non risultando un aggravio sulle tasche del cittadino (gli svuotamenti minimi sono calcolati sulla base dei dati provenienti dal territorio, su dati reali e non presuntivi, e quindi un utilizzo standard del servizio di raccolta porta ad un numero di svuotamenti che certamente supera quello minimo) dà al Comune una discreta garanzia di evitare abbandoni di rifiuti e discariche abusive. I conferimenti effettivi che supereranno il minimo saranno addebitati, mediante conguaglio, l’anno successivo.

I conferimenti minimi Utenze non domestiche Al fine di scoraggiare abbandoni e conferimenti impropri, finalizzati all’azzeramento degli svuotamenti e di conseguenza della parte variabile della tariffa, in maniera ormai universale i Comuni decidono di stabilire un numero di conferimenti minimi che vengono comunque fatti pagare. Tale numero non è standard, dipende da diverse variabili (produzione media, volumetria dei contenitori dati in dotazione…) ed ogni Comune lo stabilisce sulla base delle proprie necessità. Tale sdoppiamento, pur non risultando un aggravio sulle tasche del cittadino (gli svuotamenti minimi sono calcolati sulla base dei dati provenienti dal territorio, su dati reali e non presuntivi, e quindi un utilizzo standard del servizio di raccolta porta ad un numero di svuotamenti che certamente supera quello minimo) dà al Comune una discreta garanzia di evitare abbandoni di rifiuti e discariche abusive. I conferimenti effettivi che supereranno il minimo saranno addebitati, mediante conguaglio, l’anno successivo.

La bolletta La bolletta dunque indicherà: La quota costi fissi La quota costi variabili 1 La quota costi variabili 2 (puntuale) su conferimenti minimi Sono previste due rate, pagabili anche in unica soluzione alla prima scadenza. Per chi conferirà sacchi del RUR oltre il minimo previsto, verrà emessa una bolletta a conguaglio per i conferimenti ulteriori il minimo. Al fine di scoraggiare abbandoni e conferimenti impropri, finalizzati all’azzeramento degli svuotamenti e di conseguenza della parte variabile della tariffa, in maniera ormai universale i Comuni decidono di stabilire un numero di conferimenti minimi che vengono comunque fatti pagare. Tale numero non è standard, dipende da diverse variabili (produzione media, volumetria dei contenitori dati in dotazione…) ed ogni Comune lo stabilisce sulla base delle proprie necessità. Tale sdoppiamento, pur non risultando un aggravio sulle tasche del cittadino (gli svuotamenti minimi sono calcolati sulla base dei dati provenienti dal territorio, su dati reali e non presuntivi, e quindi un utilizzo standard del servizio di raccolta porta ad un numero di svuotamenti che certamente supera quello minimo) dà al Comune una discreta garanzia di evitare abbandoni di rifiuti e discariche abusive.

La bolletta Esempio:

Esempi di bollettazione

Nuovo Regolamento Confermate precedenti agevolazioni Per neonati per i primi due anni (agevolazione) Per utilizzo di presidi medico-sanitari forniti dalla ASST (agevolazione) Confermate precedenti riduzioni Compostaggio (riduzione su variabile 1) Recupero degli alimenti ancora commestibili (riduzione su variabile 1) L. 152/2006