I cambiamenti del paesaggio vegetale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Corso di Scienze della terra SCIENZE DELLA TERRA LAmbiente Naturale Siciliano e il Problema dellInquinamento Anno scolastico Istituto Statale.
Advertisements

ECOLOGIA Prof. Elisa Prearo ITC 2008/2009.
I cambiamenti del paesaggio vegetale
Modelli.
Impatto delle specie esotiche. Principali ecosistemi interessati Ecosistemi agricoli Ecosistemi forestali Ecosistemi urbani Ecosistemi marini Ecosistemi.
Il contributo alle sfide ambientali dell’UE. SUPERFICIE TOTALE CIRCA 4,5 MIL. KMq 77% DEL TERRITORIO DELL’’UE E’ RURALE di cui 47% terreni agricoli e.
1 Il contesto Da circa un decennio, in Italia sono stati attivati molti progetti ed iniziative a livello locale sul tema del casa-scuola - è una questione.
25/09/2007LEZ.1TET Lez.11 CORSO Tecnica ed Economia dei Trasporti Lezione 1 INTRODUZIONE AL CORSO.
Scopo di FOFEM 6 Il modello FOFEM è composto da due parti distinte, ciascuna delle quali si occupa di simulare rispettivamente: il consumo di combustibile,
“Qualità dell’aria... qualità della vita ” Un progetto Educativo del Rotary Club di Ivrea Distretto 2030 Italia A NEW CENTURY OF SUCCESS A CENTURY OF SERVICE.
ENERGIA IDROELETTRICA Centrale a serbatoi o Centrale Fluviale Centrale a marea Centrale di Generazione e Pompaggio Vantaggi Svantaggi.
ANTONIO SIGISMONDI OSSERVATORIO DEL PAESAGGIO REGIONE PUGLIA.
Progetto strategico n.III Renerfor Conferenza finale Aosta – 9 maggio 2013 Derivazioni a scopo idroelettrico e conseguenti problematiche di tipo ambientale.
Il calcolo scientifico presso gli istituti del CNR di Padova Andrea Mari Istituto di Ingegneria Biomedica.
Estonia,Lettonia e Lituania
ECOSISTEMA Istituto Comprensivo “ M. G. Cutuli”
La Localizzazione Industriale
Pattern generali di distribuzione
l’evoluzione del pensiero sul rapporto società-ambiente determinismo ambientale possibilismo probabilismo volontarismo pianificazione territoriale.
Geografia Economica e del turismo
Seconda Parte: Elena Molinari
RIGENERIAMO IL TERRITORIO:
L’amministrazione attuale
PERICOLOSITA’ DA FRANA
Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-Ambientali Enrico Avanzi
Lo sviluppo “dal basso”
Le città nel mondo.
DEFINIZIONI DA UTILIZZARE PER L'ANALISI DI RISCHIO
Il centro dispone di una superficie totale di circa 1700 ha:
14 – Cambiamento climatico attuale
LE REGIONI FREDDE.
Convegno Suolo, Agricoltura e Territorio: un equilibrio possibile
Commissione giustizia pace ed integrità del creato Ofs Gifra
IDROSFERA CONTINENTALE
Università di Brescia, 25 maggio 2012
Esistono diverse interpretazioni relative ai “beni comuni”.
Scale ecologiche.
Gal Basso Monferrato Astigiano
Sviluppo sostenibile delle zone rurali delle Marche
Direzione centrale ambiente ed energia
Studio degli ecosistemi: suolo
ISIS “ MANZINI” PER TUTELARE IL TAGLIAMENTO
BENI PAESAGGISTICI.
Terra e biodiversità, risorse vitali
Politiche di Sviluppo Rurale 2014/2020: stato di attuazione e prospettive Luigi Servadei – Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali/DISR.
Lezioni di diritto dell’ambiente
CONFINI NATURALI CATENE MONTUOSE => in realtà unicum culturale (Tirolo) / Cile e Argentina FIUMI: - se navigabili => confine segue linea massima profondità.
ISLANDA.
Il Bilancio Ambientale Territoriale della provincia di Alessandria
PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
PROVINCIA DI PIACENZA RICOGNIZIONE E ANALISI DEGLI AMBITI SPECIALIZZATI PER ATTIVITÀ PRIODUTTIVE AGGIORNAMENTO 2017 Servizio Programmazione e Territorio,
La rivoluzione industriale
Parchi Urbani Bio-Diversi
Verso il patto regionale per la ricostruzione e lo sviluppo
Conclusioni Per il 2017, la valutazione della qualità dell’aria, effettuata attraverso i dati registrati dalle stazioni fisse delle reti di monitoraggio.
I climi e gli ambienti europei
2. Parte fisica AFRICA.
AMBIENTE Corso di geografia 1.
CAMBIAMENTI DI PRINCIPI CONTABILI OIC 26
Uomo, ambiente e risorse
Introduzione ai Sistemi Informativi Geografici
Piano di gestione degli Ungulati nel Parco Regionale della Maremma
Il Delta del Po.
Lo spazio dell’Europa altomedievale
PROPOSTA DI PROGETTO PER L’ANNO SCOLASTICO A SCUOLA DI BENESSERE Io e l’AMBIENTE Il paesaggio come specchio della salute.
... e il problema affrontato
Conoscere i turisti per gestire meglio i Parchi Un’esperienza pilota nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Parchi e turismo: casi di successo e nuove.
Il mondo dei dati nella gestione faunistico-venatoria Alcuni esempi
... e il problema affrontato
EVOLUZIONE DEL MONDO VENATORIO IN TOSCANA
Transcript della presentazione:

I cambiamenti del paesaggio vegetale Conoscere il paesaggio 3° Incontro I cambiamenti del paesaggio vegetale Augusto Pirola Sommario Le principali componenti del paesaggio. Le interazioni che generano cambiamenti. I tipi di cambiamenti: graduali, intermedi, catastrofici. Studio e prevedibilità dei cambiamenti.

Componenti del paesaggio Le relazioni tra le componenti del paesaggio. Componenti percepibili Componenti nascoste Esiste una trama molto fitta di relazioni (fattori ambientali) tra le diverse componenti le cui variazioni nel tempo determinano cambiamenti delle singole componenti e del paesaggio nel suo complesso.

Relazioni tra componenti principali In ecologia del paesaggio componente = sottosistema. La vegetazione è determinata dalle azioni di altri sottosistemi Clima Geomorfologia Antropizzazione (agricoltura, urbanizzazione) Vegetazione Flora Per semplificazione le variazioni del sottosistema vegetazione sono indicate come “paesaggi vegetali”.

Proprietà del sottosistema “vegetazione” La vegetazione è l’espressione migliore del bilancio naturale nel suo complesso intreccio inorganico e biotico (Paffen, 1953). Le comunità vegetali sono effetti (combinazioni di specie) prodotti da cause (fattori ambientali ). In corrispondenza di fattori limitanti (naturali o antropici) le comunità vegetali assumono il valore di “bioindicatori”: la loro presenza indica l’azione e l’intensità di particolari fattori ambientali.

Paesaggi vegetali determinati dal clima e dalle attività umane naturalità seminaturalità antropizzazione pascoli estivi pascoli primaverili, fieno estivo fieno primaverile e estivo, pascolo autunnale seminativi Paesaggio delle coltivazioni, P. delle latifoglie e dei maggenghi, P. delle conifere e dei pascoli, P. degli alti pascoli e dei circhi glaciali Relazioni tra i paesaggi come scambi di azioni (disturbi o modificazioni)

Inquinamento floristico Coltivazioni agricole Con prevalenza di flora Esempi di cambiamenti al contatto di sottosistemi vegetazione antropizzazione Inquinamento floristico Specie ruderali Modificazioni delle dominanze Coltivazioni agricole Verde pubblico Giardini privati Con prevalenza di flora alloctona o modificata Comunità vegetali e flora autoctone I rapporti tra paesaggio agricolo e urbanizzato con i paesaggi naturali o seminaturali avvengono sui contatti Specie invasive Specie infestanti

Esempi di cambiamenti al contatto di sottosistemi vegetazione fauna naturale e seminaturale fauna selvatica (in aree protette) Aumento numerico non controllato Zoocenosi erbivori selvatici Cambiamenti delle comunità vegetali da ottimali a degradate L’aumento di popolazioni animali in spazi ridotti determinano modifiche La diminuzione del carico di erbivori (abbandono dei pascoli) consente il ricupero della vegetazione Diminuzione o sospensione del pascolo Riforestazione spontanea Diminuzione della superficie per il pascolo

Valutazione dei cambiamenti della vegetazione Tempi di realizzazione Rapidi, intermedi, lenti. Mutamenti della copertura vegetale Catastrofici, intermedi, graduali. Percepibilità paesaggistica Impatto forte, attenuato. Effetti su altri sottosistemi Flora e fauna: variazioni della biodiversità. Uomo: effetti sulla qualità ambientale. Suolo: ripascimento, impoverimento, fertilità. Geomorfologia: erosione, stabilizzazione, protezione. Acqua: controllo dell’evaporazione e delle acque superficiali.

Rimboschimento dei vigneti abbandonati Dopo circa 30 anni, i vigneti abbandonati sono occupati da un bosco misto di latifoglie locali con qualche specie sfuggita dai giardini (Pawlonia, Ailanthus) e Robinia. Cambiamento graduale, aumento della protezione del suolo e della biodiversità.

Riduzione delle attività pastorali e aumento del turismo. Il caso di Bormio: 1958 -2004. Cambiamenti graduali e in parte catastrofici. Il paesaggio vegetale è stato modificato per il cambiamento di usi antropici prevalenti nei punti indicati. Parco nazionale dello Stelvio Estensione dell’abitato Riserva naturale regionale Aumento della superficie per piste da sci Rinaturalizzazione dei boschi di conifere

pascolo discontinuo sui prati, Cambiamento graduale nei maggenghi e alpeggi. Il caso della Valle del Davaglione 1950-2000. La riduzione delle attività pastorali produce forti cambiamenti del paesaggio: pascolo discontinuo sui prati, riforestazione dei prati e dei pascoli, trasformazione delle stalle e malghe per turismo estivo. Cambiamento graduale, riduzione della biodiversità floristica e ambientale. 1950 1950 2000

Riforestazione spontanea Processo: Arbusti isolati – macchie – alberi - bosco Conseguenze: Riduzione della biodiversità, minore praticabilità del territorio (gestione dei boschi). Cause: cambiamenti del sistema economico (agropastorale). La scomparsa dei prati di monte (simulazione)

Formazione dei laghi per energia idroelettrica < 1930 1954 2 1 Processo con interventi distruttivi localizzati (1) e sostituzione di usi (da pastorale a industriale, 2). Riduzione della copertura vegetale e della biodiversità. Rapporto funzionale del paesaggio montano con il sottosistema urbano (città). Processo in parte catastrofico e in parte graduale. Forte impatto ambientale.

Frane di grande rilevanza Il caso della Val Pola – Monte Coppetto Cambiamenti catastrofici nei sottosistemi: urbanizzazione, geomorfologia, vegetazione La valle dell’Adda prima e dopo la frana

Deduzione di cambiamenti per confronto di dati attuali e storici Piano di Spagna (Lecco-Sondrio) 1995 Vegetazione attuale su CTR 1937 Istituto Geografico Militare

Deduzione di cambiamenti per confronto di dati attuali e storici Piano di Spagna (Lecco-Sondrio) 1887 Istituto Geografico Militare 1786 Carta Castelli

Documenti cartografici dello stato dei ghiacciai Gruppo del Bernina – Valle di Scerscen Confronto dell’estensione dei ghiacciai di Scerscen (1, 2) e della Vedretta di Caspoggio (3) su carte topografiche. Le morene deposte sono state progressivamente colonizzate dalla vegetazione pioniera. 1 2 3 4

Analisi dei cambiamenti del paesaggio nivale Fronte della Vedretta di Caspoggio – Gruppo del Bernina 1957 Analisi della vegetazione: ass. Oxyrietum digynae 3: fronte del ghiacciaio nel 1926. 2: fronte nel 1957. 1: area permanente di monitoraggio dal 1957 al 1987 Sequenza spaziale da 2 a 3 nel 1957: Assenza di vegetazione Stadio iniziale (H=1,1) Stadio ottimale (H=1,7 - 1,9) Stadio maturo (H=2,1 – 1,23). Sequenza temporale rilevamenti in area permanente (1) 1957 stadio iniziale (H=0,87) 1959 stadio iniziale (H=0,75) (Leggero avanzamento della fronte) 1969 stadio ottimale (H=1,80) 1976 stadio maturo (H=2,08) 1987 stadio maturo (H=1,95) A quote inferiori si manifestano innalzamenti degli altri limiti (zolle chiuse, arbusti, alberi isolati, bosco)

Documenti storici di cambiamenti catastrofici Il caso di Piuro Val Bregaglia – Frana del 1618 L’evento fu documentato con disegni dell’abitato scomparso e di quanto rimase, pubblicati da Scheuchzer J., J., 1702-1711). Gli ambiti specifici Conseguenze dell’impostazione di Leser (1984). L’ecologia del paesaggio resta una scienza interdisciplinare, ma i concetti di bioecologia e geoecologia sono impiegati in tutti i casi in cui si deve fare chiarezza sui contenuti o si devono riempire vuoti di conoscenze per zone non conosciute. Il pianificatore deve in ogni caso essere in grado di operare correttamente sui dati disciplinari disponibili e in caso contrario deve ricorrere allo specialista.

Riduzione dei rami morti fluviali I tratti di “Adda morta” furono determinati dalla rettifica del corso del fiume. L’ambiente dei laghi di meandro scompare per un processo spontaneo di interrimento. Le praterie palustri sono spesso falciate per paglia da strame.