VERGA NEL NOVECENTO
Verga pirandello LEZIONE DI VERGA FILTRATA DAL NOVECENTO Pirandello ama il mondo rurale come spazio mitico e ancestrale Atmosfera decadente es. Ciaula scopre la luna È una specie di rinascita la teofania, la scoperta della luna. Anche se molti elementi veristici sono ripresi da Rosso Malpelo Pirandello coglie nella Sicilia la deformazione grottesca di quella enorme pupazzata che è il mondo.
Verga e Tozzi Il romanzo il podere (1920-21) Ripresa del modello e distacco Il tema di fondo è la lotta tra padre e figlio una tematica che diventa un leit motiv nel ‘900 da Kafka, Mann, D’annunzio, Pirandello, Svevo. Remigio eredita un podere dal padre ma la sua inettitudine lo porta a distruggere tale avere come forma di protesta nei confronti del padre. Tecnica della reticenza l’azione del protagonista non viene spiegata dal narratore, sembra incapace di penetrare tali atteggiamenti. De benedetti ha spiegato tale atteggiamento come una segreta identificazione tra narratore e protagonista e la letteratura di Tozzi come terapia per lo stesso autore nel curare le sue frustrazioni pur usando la barriera della reticenza.
Fontamara di Silone Romanzo del 1930 il rimando a Verga è una costante I contadini in forma corale narrano le loro vicende, la loro lotta di cafoni contro un latifondista della zona della marsica appoggiato dal fascismo. Solo in superficie vi sono i punti di contatto con Verga: alla regressione del narratore in Verga corrisponde un narratore onniscente e omodiegetico con l’intento di rivelare le sue posizioni comuniste e socialiste, perché la sua scrittura vuole condurre una battaglia contro i soprusi e le miserie della gente. In Verga il mondo contadino è immobile in Silone i contadini si ribellano e il suo eroe Berardo Viola è un eroe positivo pronto a pagare di persona col proprio sacrificio.
Verga e Pavese Paesi tuoi 1941 salutato come romanzo vicino al mondo di Verga, un dramma rusticano provocato dalle vicende dell’abbruttimento delle condizioni lavorative del paese. Solo apparentemente è un romanzo verista ma l’uccisione di Gisella da parte di Talino ha in sé una trama simbolica come la sessualizzazione della natura, la feminilizzazione della terra, come mito della terra madre, ricorre in modo ossessivo l’immagine della collina come paragone alla mammella materna. L’uccisione della sorella non vuole denunciare un mondo ancestrale e patologico da curare come nel naturalismo di Zola ma in Pavese vuole recuperare quel significato simbolico di fecondazione della terra attraverso i sacrifici umani. La campagna è per Pavese il luogo del primitivo , del selvaggio, dei riti ancestrali. Come per D’Annunzio è la sede del mito, del sesso, del primitivo e del selvaggio. Pavese lacerato dai sensi di colpa ricercava nell’impegno politico.
Verga e Fenoglio Assenza di populismo e irrazionalismo decadente in Malora romanzo del 1954 La durezza della vita come condizione matafisica di un mondo cupo e disperato che non ha alternative. Vicino al pessimismo di Verga è un pessimismo ancora più radicale in cui unica soluzione alla durezza della vita è la morte.