Una riforma per sostenere lavoratori e famiglie con redditi medi

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Transcript della presentazione:

Una riforma per sostenere lavoratori e famiglie con redditi medi e redditi bassi

L’intervento del Centrosinistra su IRPEF e assegni familiari corregge il cosiddetto secondo modulo di riforma varato dal Centrodestra nella passata legislatura. L’obiettivo della riforma è di rendere l’imposta più equa, lasciando una parte dei benefici per i redditi più alti, ma riducendo nettamente il carico fiscale sui redditi medi e sui redditi bassi, recuperando risorse per sostenere i bilanci delle famiglie, specie di quelle con i figli.

Vengono in particolare sostenuti i redditi dei lavoratori dipendenti e autonomi e quelli dei pensionati e di conseguenza anche la capacità di spesa della maggior parte delle famiglie italiane. In questo modo si ottengono più equità, una maggiore capacità di spesa e di consumo (a cominciare dai consumi primari) e dunque anche una spinta espansiva per l’economia.

Nel complesso, la riforma del Centrosinistra redistribuisce le risorse impegnate dal Centrodestra con il secondo modulo e riduce il peso complessivo dell’Irpef sulle famiglie di altri 600 milioni circa di euro: 4,3 miliardi vengono utilizzati per aumentare il reddito imponibile esente da tasse (la cosiddetta no tax area) e ridisegnare aliquote e scaglioni in modo da ridurre l’imposta per i redditi medi e i redditi bassi. 3 miliardi vengono destinati al sostegno delle famiglie attraverso assegni e detrazioni.

Quanto ai beneficiari : Oltre 3,8 miliardi di euro vanno ai lavoratori dipendenti e parasubordinati (di cui 2,1 miliardi come sostegno alle loro famiglie). Oltre1,8 miliardi di euro ai pensionati Oltre 1,6 miliardi di euro ai lavoratori autonomi (di cui quasi 1 miliardo come sostegno alle loro famiglie).

L’intervento in sintesi

Aumento del reddito minimo imponibile (cosiddetta no tax area, area senza tasse) per dipendenti, pensionati e autonomi: le deduzioni da lavoro e pensione vengono trasformate in detrazioni d’imposta ed elevate. Il reddito sul quale non c’è prelievo sale per i pensionati 7.000 a 7.500 euro, allineandosi al livello attuale dei dipendenti. Per i dipendenti si tiene conto delle maggiori spese per il lavoro e si arriva a 8.000 euro; il minimo imponibile dei lavoratori autonomi viene aumentato da 4.500 a 4.800 euro.

Ridisegno di aliquote e scaglioni che riduce l’imposta per oltre il 90 per cento dei contribuenti italiani: la prima aliquota rimane al 23 per cento, la seconda e la terza si collocano sotto le attuali pari al 33 e al 39 per cento, portandosi rispettivamente a 27 e 38 per cento; viene introdotta una quarta aliquota al 41 per cento e viene lasciata al 43 per cento l’aliquota massima; gli scaglioni vengono ridefiniti di conseguenza. Il risultato è una riduzione delle imposte per oltre il 90 per cento dei contribuenti italiani, che vivono con meno di 40 mila euro l’anno lordi.

Sostegno ai redditi delle famiglie: le deduzioni per carichi familiari vengono trasformate in detrazioni d’imposta uguali per tutti e aumentate in misura consistente; gli assegni al nucleo familiare per i dipendenti e i parasubordinati vengono aumentati e riformati in modo da eliminare gli attuali scaglioni che oggi determinano drastiche riduzioni dell’assegno anche per un piccolo aumento della retribuzione.

Per i lavoratori dipendenti e parasubordinati, si avrà così rispetto a oggi un aumento di 250 euro all’anno in media per ogni figlio minore a carico; l’assegno familiare, combinato con la detrazione, raggiungerà per i redditi bassi (14.000 euro) i 2.400 euro annui per i minori di 3 anni e i 2.300 euro per i figli tra 3 e 18 anni; l’assegno è modulato in funzione del reddito familiare. Grazie alla detrazione d’imposta, anche il lavoratore autonomo avrà un aumento del sostegno al reddito di oltre 100 euro in media per ogni figlio minore.

Schema IRPEF

La struttura degli scaglioni (in euro l’anno) e delle aliquote è Fino a 15.000 23 Da 15.001 a 28.000 27 Da 28.001 a 55.000 38 Da 55.001 a 75.000 41 Oltre 75.000 43

Le deduzioni da lavoro dipendente, pensione, lavoro autonomo e altri redditi vengono sostituite dal seguente sistema di detrazioni:

Detrazioni per Lavoro dipendente Importo detrazione Fino a 8.000 1.840 Da 8.001 a 55.000 1.840 a scalare fino a 55.000 euro di reddito (le deduzioni prima si azzeravano a 33.500) Oltre 55.000

Detrazioni per Pensione Importo detrazione Fino a 7.500 1.725 Da 7.501 a 55.000 1.725 a scalare fino a 55.000 euro di reddito (le deduzioni prima si azzeravano a 33.500) Oltre 55.000

Detrazioni per Lavoro non dipendente Importo detrazione Fino a 4.800 1.104 Da 4.801 a 55.000 1.104 a scalare fino a 55.000 euro di reddito (le deduzioni prima si azzeravano a 33.500) Oltre 55.000

Le detrazioni da lavoro dipendente e pensione si rapportano alla percentuale di lavoro svolto o di giorni di pensione durante l’anno. Tuttavia, nei redditi da lavoro dipendente fino a 8.000 e nei redditi da pensione fino a 7.500 la prima detrazione non può scendere sotto i 690 euro.

introdotte nel II modulo vengono sostituite dalle seguenti detrazioni: Le deduzioni per carichi familiari introdotte nel II modulo vengono sostituite dalle seguenti detrazioni:

Detrazioni per familiari a carico Importo detrazione (*) Coniuge 800 a scalare fino a 80.000 euro di reddito annuo Figli Minori di 3 anni^ Maggiori di 3 anni^ 900 a scalare fino a 95.000 800 a scalare fino a 95.000 Altri familiari 750 a scalare fino a 80.000 (*) le deduzioni prima si azzeravano a 78.000 euro ^ Con più di 3 figli, l’importo base della detrazione è aumentato di 200 euro per ogni figlio (compresi i primi 3).

Per ogni figlio portatore di handicap l’importo base della detrazione è aumentato di 70 euro. Le detrazioni per figli vengono fruite a metà da ognuno dei genitori Se separati o divorziati, vengono fruite dal genitore che li ha in carico. NOTA BENE: per il secondo e terzo figlio le detrazioni arrivano, sia pure a scalare, rispettivamente fino a 110.000 euro e 125.000 euro

Assegni per i figli

Gli Assegni al Nucleo Familiare per i primi 3 figli diventano, sia nel caso di nuclei familiari con entrambi i genitori che nel caso di nuclei con un solo genitore, i seguenti:

Nuclei con 1 figlio Fino a 12.499 euro di reddito familiare 1.650 euro Importo annuale dell’Assegno Fino a 12.499 euro di reddito familiare 1.650 euro Da 12.500 euro in avanti L’importo decresce di 9,3 euro per ogni 100 di maggior reddito familiare fino a 25.799 euro; da 25.800 l’importo decresce di 1,2 euro per ogni 100 di maggior reddito familiare fino ad azzerarsi a 61.000 euro di reddito l’anno. (prima si fermavano a 41.960 euro di reddito annuo)

Nuclei con 2 figli Fino a 12.499 euro di reddito familiare 3.100 euro Importo annuale dell’Assegno Fino a 12.499 euro di reddito familiare 3.100 euro Da 12.500 euro in avanti L’importo decresce di 13 euro per ogni 100 di maggior reddito familiare e fino a un reddito di 29.999 euro; da 30.000 in poi l’importo decresce di 2,3 euro per ogni 100 di maggior reddito familiare fino ad azzerarsi a 66.500 euro (prima si fermavano a 47.815 euro di reddito annuo)

Nuclei con 3 figli Fino a 12.499 euro di reddito familiare 4.500 euro Importo annuale dell’Assegno Fino a 12.499 euro di reddito familiare 4.500 euro Da 12.500 euro in avanti L’importo decresce di 11,5 euro per ogni 100 di maggior reddito familiare fino a un reddito di 34.999; da 35.000 in poi l’importo decresce di 4,4 euro per ogni 100 di maggior reddito familiare fino ad azzerarsi a 78.700 euro (prima si fermavano a 50.817 euro)

Assegno aggiuntivo per nuclei con 3 figli e un solo genitore Importo annuale dell’Assegno aggiuntivo Fino a 14.499 euro di reddito familiare 800 euro Da 14.500 euro in avanti L’importo dell’Assegno aggiuntivo decresce di 8,6 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare a partire da 14.500

Per i nuclei familiari con più di 3 figli restano in vigore gli importi previsti dalle regole attuali. Restano infine valide le disposizioni su tutte le altre tabelle relative agli ANF.

Reddito minimo esente (cosiddetta no tax area) – Lavoratore dipendente Vigente Nuova Differenza Senza carichi 7.500 8.000 500 Solo coniuge 9.775 10.310 535 Coniuge e 1 figlio 11.885 12.540 655 Coniuge e 2 figli 14.035 14.755 720

vantaggi della riforma Alcuni esempi dei vantaggi della riforma

Lavoratore dipendente con coniuge a carico e un figlio (minore di 3 anni) Reddito imponibile (euro all’anno) Aumento netto in busta paga 13.500 381 16.000 400 21.500 428 25.000 294 28.000 290

Lavoratore dipendente con coniuge a carico Lavoratore dipendente con coniuge a carico e due figli (uno maggiore e l’altro minore di 3 anni) Reddito imponibile (euro all’anno) Aumento netto in busta paga 16.000 585 21.500 789 28.000 562 34.000 66

Lavoratore autonomo con coniuge a carico e un figlio (minore di 3 anni) Reddito imponibile (euro all’anno) Aumento netto del reddito dopo l’imposta 16.000 321 21.500 196 28.000 49

Pensionato da lavoro Reddito imponibile (euro all’anno) Aumento netto del reddito dopo l’imposta 10.000 144 15.000 140 20.000 93