D.G. Presidenza A.C. Programmazione e Controllo

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 2. TEMI EMERGENTI – Competitività e crescita: le risposte della statistica ufficiale «Temi rilevanti di analisi economica:
Advertisements

La tipologia delle forme organizzative Il governo e l’amministrazione ministeriale Le autonomie locali.
Managing Employee Attitudes and Behaviors Performance Management- Compensating Employees- Incentive and rewards V unità.
Al servizio di gente unica LA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA: Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità UNO STRUMENTO DI INNOVAZIONE.
PSR della Toscana ed energie rinnovabili Andrea Pruneti – Francesco Lisi 28 marzo 2008.
QCS Italia Obiettivo 1 Politica Regionale 1 I Grandi Progetti nella Programmazione dei Fondi Strutturali 2000 – 2006: Iter Procedurale e Valutativo.
Informativa sull’adempimento degli obblighi di e-cohesion di cui all’art. 122, comma 3 del reg. (UE) 1303/2013 Programma Competitività regionale 2007/13.
Management e Certificazione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri.
1 Direzione Generale Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze Settore politiche orizzontali di sostegno alle Imprese Le agevolazioni.
PLANNING (STRATEGIC, SWOT, RISK MANAGEMENT)
…allo scopo di soddisfare i bisogni delle persone che li compongono Sin dall’antichità, l’uomo per soddisfare i suoi bisogni si è associato con altre persone.
I sistemi di Programmazione negli Enti Locali
LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE
L. 241 del 7 agosto 1990 AI SENSI DELL’ART. 8, COMMA 3 DELLA L. 241/90 GLI EROGATORI DEI SERVIZI E DELLE PRESTAZIONI SONO TENUTI AD INFORMARE I DESTINATARI.
Con le novità introdotte al Senato
Presidio del Sistema di audit sull’utilizzo dei Fondi europei 2014/2020 Roma, 26 maggio 2017.
TAVOLO TEMATICO VIM/VGS.
Il fattore lavoro.
La «Riforma del Terzo settore» e la legge sul «Dopo di noi»
La Politica Agricola Comune (PAC)
L’organizzazione amministrativa Sussidiarietà verticale e orizzontale, amministrazioni generali e di settore, la competizione tra apparati pubblici.
LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE
Piano della Performance Monitoraggio I semestre 2017 Settembre 2017.
Poli Tecnico Professionali
Sistema Istruzione e Formazione
Piano Strategico e Piano Integrato Emma Varasio
Forum partenariale Aosta, 17 gennaio 2011.
Le professioni in Liguria
COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE l’Ufficio Relazioni con il Pubblico
elementi caratterizzanti e fasi principali
DISTU, Scienza dell’amministrazione
L’approccio EY per una sostenibilità a 360°
TAVOLO TEMATICO IPN.
Gestione documentale - 1
Il ciclo della Performance,
Comitato di sorveglianza POR FSE
Spese della Pubblica Amministrazione
DIRETTORE GENERALE Segreteria tecnica e coordinamento con gli organi
DIRETTIVA mifid II NOVEMBRE 2017.
Il pubblico bloccato Per il Governo la contrattazione è attività residuale nella quale non vale la pena investire La rilegificazione di molte materie ha.
Il nuovo Regolamento Generale UE 2016/679
2015.
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda Elementi costitutivi dell’azienda L’azienda di produzione L’azienda come sistema L’azienda.
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda
«L’ambiente scollegato»
Camera di Commercio - Sala Tempio di Adriano - Piazza di Pietra
Gestione del Progetto Processi Aziendali Processo Aziendale
Il Comitato OT11-OT2 e le Aree di Lavoro Comune
Novità in tema di ammortizzatori sociali
Leggi, teoria e pratica.
Audizione di AGENS presso la Camera dei Deputati
Lezione N° 6 L’organizzazione
Lezione N° 6 L’organizzazione
Responsabile comunicazione di Italia Lavoro s.p.a
TIPOLOGIE DI DECISIONI E LA NECESSITA’ DI INDIVIDUARE
CLUSTER INTERNAZIONALIZZAZIONE RELATORI: LEONARDINI, MAIELLARO
I MODELLI PER IL SETTORE PUBBLICO PROVENGONO DA
«COSA DOBBIAMO FARE PER ANDARE NELLA DIREZIONE DESIDERATA ?»:
PRA II Fase - Incontro con il Partenariato
I profili generali della contabilità “pubblica”
Il protocollo informatico e il Manuale di Gestione
INSIEME COORDINATO DI DECISIONI ANTICIPATE:
Lezione N° 6 L’organizzazione
La Mappa dei servizi pubblici per l’impiego
Il sistema di bilancio degli Enti Locali
Lezione N° 6 L’organizzazione
La FORMAZIONE nel contratto di assunzione dei Custodi Forestali
First Consolidation Training in Florence June 2019
diritto della comunicazione pubblica
IL CONTROLLO DIREZIONALE
Transcript della presentazione:

D.G. Presidenza A.C. Programmazione e Controllo AIR   REGIONE TOSCANA Giunta Regionale D.G. Presidenza A.C. Programmazione e Controllo Simonetta Cerilli Misurazione degli oneri amministrativi Reg. CE 1698/05 - P.S.R. Toscana 2007/2013 Bandi per l’attuazione delle misure 121, 122, 123, 214 e 311 I principali risultati

Misurazione degli oneri amministrativi (MOA) Le imprese sono tenute a dedicare molto tempo ad attività di produzione di informazioni e di rendicontazione che sono imposte dalla normativa su un'ampia gamma di materie. La Ue stima che i costi di tali attività rappresentino attualmente: il 3,5% del PIL dell'Unione Europea. il 4,6% del PIL dell’Italia Il taglio dei costi della burocrazia rappresenta il fattore chiave: per eliminare vincoli e liberare risorse per lo sviluppo e la competitività delle imprese per rendere effettivi i diritti dei cittadini senza aumentare la spesa pubblica 02/01/2019

Misurazione degli oneri amministrativi (MOA)/1 AIR Misurazione degli oneri amministrativi (MOA)/1 MOA: attività di misurazione degli oneri amministrativi condotta secondo la metodologia dell’EU Standard Cost Model (SCM) è diretta a fornire le informazioni di base per la definizione di interventi mirati di semplificazione normativa e amministrativa 02/01/2019

Costi di adeguamento Amministrativi Adeguamento Fiscali/monetari AIR Costi di adeguamento Fiscali/monetari Adeguamento “sostanziale” Amministrativi Trasferimenti monetari alla P.A. (es. diritti, bolli, etc.) Adeguamenti al processo produttivo, al prodotto, all’attività 1) Attività amm.ve che le imprese comunque sosterrebbero 2) Attività derivanti solo da obblighi informativi imposti dalla regolazione 02/01/2019

MOA: le finalità L’attività delle amministrazioni è riletta in termini di adempimenti e di costi a carico delle imprese al fine di fornire al decisore politico la base conoscitiva per individuare e ridurre obblighi informativi inutili, obsoleti o eccessivi ai fini del perseguimento della finalità della normativa. trattandosi di attività che l’impresa non effettuerebbe in assenza dell’obbligo giuridico causano una distrazione non giustificabile dalle normali attività di impresa 02/01/2019

MOA: i risultati il prodotto dell’attività di MOA è costituito da: la stima degli oneri amministrativi derivanti da obblighi informativi imposti dalla normativa oggetto di misurazione la rilevazione delle principali criticità percepite dai destinatari della norma La MOA coinvolge gli stakeholders in tutte le fasi del processo di misurazione e riduzione dalla scelta di cosa misurare fino all’individuazione delle criticità e delle proposte di semplificazione, alla stima dei risparmi e al monitoraggio degli interventi di riduzione 02/01/2019

Una logica di risultato/1 La MOA adotta una logica di risultato e fornisce al legislatore una misura, sia pur approssimativa, dei vantaggi di un determinato intervento di riduzione degli oneri amm.vi. Le valutazioni si riferiscono ai soli oneri, ossia ai soli costi informativi e non anche ai benefici associati alla normativa analizzata. Spetta al decisore pubblico giudicare, in base ai risultati della misurazione, se la regolazione vigente comporti o meno vantaggi superiori ai costi. 02/01/2019

Una logica di risultato/2 Fondata sull’adozione di una logica di risultato (obiettivo di abbattimento oneri amministrativi del 25%), la MOA trova la sua concretizzazione in PIANI DI RIDUZIONE DEGLI ONERI AMMINISTRATIVI che definiscono il pacchetto di misure normative, organizzative e/o tecnologiche necessarie a garantire il risultato atteso. Abbandono approccio alla semplificazione basato su introduzione/soppressione di norme Promozione utilizzo integrato - in funzione del risultato atteso - dell’intera gamma degli strumenti di semplificazione (innovazione normativa, organizzativa, procedurale, reingegnerizzazione dei processi di servizio) 02/01/2019

I PRINCIPALI RISULTATI/1 02/01/2019

I PRINCIPALI RISULTATI/2 02/01/2019

I PRINCIPALI RISULTATI/3 02/01/2019

I PRINCIPALI RISULTATI/4 02/01/2019

I PRINCIPALI RISULTATI/5 02/01/2019

I PRINCIPALI RISULTATI/6 02/01/2019