la nuova Legge elettorale Parliamo di Politica la nuova Legge elettorale
Legge elettorale – contesto storico Dopo il proporzionale puro della prima repubblica il Mattarellum delle elezioni 1994,1996 e 2001 il Porcellum del 2006, 2008 e 2013, dichiarato parzialmente incostituzionale nel 2014 perché "foriero di una eccessiva sovra-rappresentazione" l'Italicum, approvato nel Luglio 2016 ma mai applicato e dichiarato parzialmente incostituzionale principalmente per il meccanismo di attribuzione del premio di maggioranza a chi non raggiunga al primo turno il 40% di voti Rosatellum, approvato nell’Ottobre 2017
Uno su tre sarà scelto nei collegi Con il Rosatellum si torna a un sistema elettorale misto maggioritario - proporzionale, già sperimentato tra il 1993 e il 2005 con la legge Mattarella. Alla Camera, su 630 Deputati, 232 seggi uninominali (compresivi di un seggio per la Val d’Aosta e 6 collegi in Trentino Alto Adige), 386 seggi assegnati nei collegi plurinominali e 12 seggi della circoscrizione estero. Al Senato, su 315 Senatori, i collegi uninominali sono 116, quelli plurinominali 193 e 6 quelli assegnati all’estero. Nei collegi uninominali è eletto il candidato più votato, in quelli plurinominali l’assegnazione dei seggi avviene con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni che hanno superato le soglie di sbarramento
Collegi uninominali Italia divisa in: 232 collegi uninominali per la Camera dei Deputati 102 collegi uninominali per il Senato In ogni collegio viene presentato un solo candidato, che può essere presente solo in quel collegio.
Collegi plurinominali I listini dei collegi plurinominali saranno formati da minimo 2, massimo 4 nomi, che saranno stampati sulla scheda elettorale I listini sono bloccati, cioè non è possibile esprimere preferenze Un candidato può presentarsi al massimo in 5 listini plurinominali Un candidato può presentarsi in un solo collegio uninominale ma anche nei listini plurinominali (max 5)
L’alternanza uomo-donna nei listini plurinominali Nei listini dei collegi plurinominali, i candidati devono essere alternati per genere. Nel complesso delle candidature uninominali presentate da un singolo partito, poi, nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore al 60%. Inoltre, né gli uomini né le donne possono essere rappresentati nella posizione di capolista in misura superiore al 60%.
(candidato uninominale) NOME COGNOME (candidato uninominale) Istruzioni di voto xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Codice anti-contraffazione
Sono possibili le Coalizioni NOME COGNOME (candidato uninominale) Nome Cognome Nome Cognome Sono possibili le Coalizioni NOME COGNOME (candidato uninominale) Nome Cognome Nome Cognome Istruzioni di voto xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Codice anti-contraffazione
NOME COGNOME (candidato uninominale) Nome Cognome Nome Cognome I Listini plurinominali saranno formati da minimo 2, massimo 4 nomi, che saranno stampati sulla scheda elettorale Istruzioni di voto xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Codice anti-contraffazione
X NOME COGNOME (candidato uninominale) NOME COGNOME Se il Mattarellum prevedeva per la Camera due schede (una per l’uninominale e una per il proporzionale), il nuovo Rosatellum costringe ad un’unica scelta perché non si può praticare il voto disgiunto. Ora, sulla scheda singola, una volta individuato il partito o la coalizione che si intendono votare, ci saranno due possibilità: 1) se l’elettore barra solo il nome del candidato uninominale il suo voto è trasferito anche al partito collegato o, in caso sia appoggiato da una coalizione, attribuito «pro quota» alle liste alleate; 2) se si tracciano due «X», sul nome del candidato uninominale e sul simbolo collegato, il voto va al partito prescelto e non agli alleati Istruzioni di voto xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Codice anti-contraffazione
X X NOME COGNOME (candidato uninominale) NOME COGNOME Se il Mattarellum prevedeva per la Camera due schede (una per l’uninominale e una per il proporzionale), il nuovo Rosatellum costringe ad un’unica scelta perché non si può praticare il voto disgiunto. Ora, sulla scheda singola, una volta individuato il partito o la coalizione che si intendono votare, ci saranno due possibilità: 1) se l’elettore barra solo il nome del candidato uninominale il suo voto è trasferito anche al partito collegato o, in caso sia appoggiato da una coalizione, attribuito «pro quota» alle liste alleate; 2) se si tracciano due «X», sul nome del candidato uninominale e sul simbolo collegato, il voto va al partito prescelto e non agli alleati Istruzioni di voto xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Codice anti-contraffazione
X NOME COGNOME (candidato uninominale) NOME COGNOME Se il Mattarellum prevedeva per la Camera due schede (una per l’uninominale e una per il proporzionale), il nuovo Rosatellum costringe ad un’unica scelta perché non si può praticare il voto disgiunto. Ora, sulla scheda singola, una volta individuato il partito o la coalizione che si intendono votare, ci saranno due possibilità: 1) se l’elettore barra solo il nome del candidato uninominale il suo voto è trasferito anche al partito collegato o, in caso sia appoggiato da una coalizione, attribuito «pro quota» alle liste alleate; 2) se si tracciano due «X», sul nome del candidato uninominale e sul simbolo collegato, il voto va al partito prescelto e non agli alleati Istruzioni di voto xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Codice anti-contraffazione
X X Voto NON valido: non consentito il voto disgiunto NOME COGNOME (candidato uninominale) Voto NON valido: non consentito il voto disgiunto Nome Cognome Nome Cognome NOME COGNOME (candidato uninominale) X Nome Cognome Nome Cognome Istruzioni di voto xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Codice anti-contraffazione
Le soglie di sbarramento La soglia di sbarramento per l’ingresso in Parlamento è del 3% dei voti validi a livello nazionale per le singole liste. Mentre le coalizioni, per essere considerate tali, devono superare l’asticella del 10%. Al Senato, comunque, sono ammesse anche le liste che in una sola regione superano il 20% dei voti in quel territorio. I voti dei partitini coalizzati che non superano l’1% vanno dispersi. Questo meccanismo dovrebbe scoraggiare le cosiddette “liste civetta” Invece, i voti dei «cespugli» che si piazzano tra l’1 e il 3% sono distribuiti tra tutti i partiti della coalizione che hanno superato la soglia del 3%.
PORCELLUM ITALICUM ROSATELLUM Possibilità di scelta del Cittadino In ogni Collegio liste di nomi tutti bloccati Candidati eletti in ordine di iscrizione sulla lista Nessuna preferenza In ogni Collegio plurinominale liste di 6-7 nomi Capolista primo degli eletti (senza voto di preferenza), altri eletti in ordine di preferenze ottenute Due preferenze In ogni Collegio 1 candidato uninominale e lista bloccata di max 4 nomi, con candidati eletti in ordine di iscrizione sulla lista Parità di genere Nessun vincolo al rispetto della parità In ogni Circoscrizione max 60% di Capilista dello stesso sesso I candidati in ogni lista sono presentati in ordine alternato di genere Due preferenze di sesso diverso Nei listini dei collegi plurinominali, i candidati devono essere alternati per genere. Nel complesso delle candidature uninominali presentate da un singolo partito, poi, nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore al 60%. Inoltre, né gli uomini né le donne possono essere rappresentati nella posizione di capolista in misura superiore al 60% Governabilità e garanzia di rappresentatività Alla Camera, Premio di maggioranza alla Coalizione con la maggioranza dei voti, senza soglia Al Senato, premio di maggioranza a livello regionale per la Coalizione più votata, senza soglia Premio di maggioranza alla Lista che raggiunga il 40% Oppure secondo turno di ballottaggio tra le due Liste più votate Nessuna misura esplicita
Le combinazioni per ottenere la maggioranza Simulazione valida solo per la Camera dei Deputati Autore: Prof. Roberto D'Alimonte Fonte: Sole 24ore
A quali partiti conviene il Rosatellum ? Secondo Ipsos, il Pd perderebbe seggi rispetto alla legge in vigore che avvantaggia i 5 Stelle. Centrodestra sempre primo. Ma nessuno governerebbe http://www.corriere.it/politica/17_ottobre_13/a-quali-partiti-conviene-nuovo-sistema-elettorale-96e9235e-af88-11e7-be55-08dc7ea09b29.shtml
Mattarellum Èra un sistema per lo più maggioritario con recupero proporzionale per il 25% dei seggi. Era frutto del referendum del 18 aprile 1993 che aveva spinto per il passaggio dal vecchio proporzionale puro ad un sistema, appunto, maggioritario che consentisse maggiore governabilità. Il territorio italiano era diviso in 475 collegi uninominali per la Camera e 232 per il Senato. In ciascun collegio risultava eletto il candidato (uno per ogni partito o coalizione) che avesse avuto il maggior numero di voti, anche uno solo in più degli avversari. Il 25% di quota proporzionale era eletto sulla base di liste bloccate. Il meccanismo dello scorporo avrebbe dovuto garantire le forze minori, escludendo dal conteggio i voti serviti al partito di maggioranza per fare eleggere il candidato della parte uninominale. Per aggirarlo sono però state spesso create «liste civetta» (la più emblematica fu la «Lista per l’abolizione dello scorporo», abbinata alla Casa delle Libertà) a cui attribuire gli eletti nell’uninominale per non intaccare il tesoretto di voti del proporzionale.
Porcellum - 1 Prevede un sistema di voto fortemente proporzionale ma con premi di maggioranza finalizzati a garantire governabilità ma che possono anche portare ad un Parlamento molto lontano dalla fotografia del voto stesso, come accaduto nella tornata elettorale del 2013. Alla Camera la coalizione vincente acquisisce infatti almeno 340 seggi su 630, indipendentemente dal totale dei consensi raccolti. Nell’ultima tornata del 2013 il centrosinistra si è garantito il 54% dei seggi pur avendo conquistato solo il 29,5% dei voti. Quasi un raddoppio. Al Senato, invece, il premio di maggioranza è su base regionale: ogni regione assegna un certo numero di senatori, ma il 55% va in automatico alla coalizione che raccoglie più voti. Così in Lombardia, per fare l’esempio della regione più «pesante», il centrodestra ha conquistato 27 seggi su 49. Il 55%, appunto, pur avendo messo insieme solo il 37,62% dei voti.
Porcellum - 2 Il premio di maggioranza è contestato anche perché viene assegnato alla coalizione vincente a prescindere dal fatto che questa si mantenga anche dopo il voto: il centrodestra nella precedente legislatura si spaccò dopo due anni, con la fuoriuscita di Futuro e Libertà; il centrosinistra, in questa tornata, si è separato dopo due mesi, con il Pd in maggioranza e Sel all’opposizione. Sel tuttavia mantiene i 37 seggi alla Camera frutto della sua quota di premio di maggioranza che non avrebbe mai avuto se non si fosse presentata insieme al Pd (anzi, con il 3,20% non sarebbe neppure entrato in Parlamento essendo prevista per Montecitorio una soglia di sbarramento al 4%). Altri punti contestati della legge sono le liste bloccate (l’elettore non può esprimere preferenze sui candidati ma votare solo il simbolo del partito; i parlamentari vengono eletti in ordine di lista e, quindi, in base alle scelte delle segreterie dei partiti) e, appunto, le soglie di sbarramento, contestate dalle forze politiche minori.
I siti consultati http://pdmonza.org/il-partito/4492-rosatellum-approfondiamo-insieme-il- contenuto-della-legge.html http://www.corriere.it/politica/cards/rosatellum-come-si-eleggono-deputati- senatori/voto-unico-basta-barrare-simbolo.shtml?refresh_ce-cp http://www.corriere.it/politica/17_ottobre_13/a-quali-partiti-conviene-nuovo- sistema-elettorale-96e9235e-af88-11e7-be55-08dc7ea09b29.shtml http://www.corriere.it/politica/17_ottobre_12/simulazione-ecfe46aa-af8a- 11e7-be55-08dc7ea09b29.shtml http://www.corriere.it/politica/17_ottobre_10/onida-finalmente-parlamento-si- mosso-testo-costituzionale-a7803fd6-ad2b-11e7-a5d5-6f9da1d87929.shtml http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-10-14/coalizioni-percentuali-e- seggi-pallottoliere-rosatellum-224320.shtml?uuid=AEMyKZnC http://www.ilfoglio.it/politica/2017/11/10/news/contrordine-grillini-ora-il- rosatellum-e-un-ottima-legge-elettorale-162651/