Cervinara (AV), 15 dicembre 1999 Luca Farnerari Con la collaborazione di Linda Patrizia Rabasca 02/01/2019 LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it
Cervinara (AV) – 15 dicembre 1999 Da sempre tutto quello che avviene nel mondo, lontano o vicino a noi, ci viene descritto e raccontato dai media. Cronache minuziose, dettagli precisi, immagini reali. Immagini talmente reali che ci sembra di vivere in prima persona l’evento. Giorni fa mi è capitato di recarmi a Cervinara, un paesino tranquillo dell’Irpinia, accompagnato da un’amica, nata e cresciuta in questo paese. Camminando in auto siamo passati davanti a dei ruderi e quando le ho chiesto cosa fossero, lei mi ha risposto: “Queste sono le uniche macerie rimaste della frana del 1999”. Già, la frana della notte del 15 dicembre 1999. Come facevo a non ricordare, come avevo potuto dimenticare una simile tragedia? Con me avevo la macchina fotografica e senza perdere tempo ho oltrepassato le recinzioni e ho incominciato a scattare. Più scattavo e più mi sembrava di vivere quei momenti di terrore, più scattavo e più mi sembrava di sentire le urla di coloro che venivano investiti da tutto quel fango. Ed è per questo che adesso voglio ricordare insieme a voi quello che successe quella notte. 02/01/2019 LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it
LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it Dopo tre giorni di pioggia battente i due torrenti locali, il Castello ed il San Gennaro, straripano provocando lo smottamento dei fianchi del monte Mafariello. 02/01/2019 LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it
LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it Fortunatamente verso le 21 i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile, chiamati per una serie di allagamenti verificatisi più a valle, realizzano per tempo che dal costone del monte sta ormai scendendo un fiume d’acqua sempre più tumultuoso. Bussando porta a porta, riescono a svegliare la popolazione, che riesce a comunicare lo stato di emergenza e ad evacuare le case verso mezzanotte, pochi istanti prima della frana, evitando un’ennesima strage. 02/01/2019 LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it
LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it Poco dopo mezzanotte arriva l’ondata di fango che travolge tutto quello che incontra. La dinamica è molto simile a quella della tragedia di Sarno del 1998. Niente riesce a fermare la valanga di fango mista a detriti, alberi spezzati e massi. Le costruzioni non reggono…. 02/01/2019 LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it
…tutto viene invaso e distrutto… 02/01/2019 LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it
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…ancora oggi è visibile il segno lasciato dal fango… 02/01/2019 LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it
LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it …ancora oggi si riesce a percepire quanto possano essere stati terrificanti quei momenti…. 02/01/2019 LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it
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LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it …la mia macchina continua a scattare, sempre più all’interno delle macerie, non curante delle urla di chi mi accompagna, che mi dicono di venir via da lì…. 02/01/2019 LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it
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Cervinara (AV) – 15 dicembre 1999 Anche in questo caso, tuttavia, per quanto di numero più contenuto, vi saranno delle vittime (quattro), oltre ad una decina di feriti. A Cervinara, paese di undicimila abitanti, il numero degli sfollati sarà di millecinquecento persone, mentre a San Martino Valle Caudina, ove un operaio di venticinque anni perde la vita travolto da una frana mentre sgombera i detriti con una pala meccanica, gli evacuati sono più di cinquecento, alloggiati presso un convento ed una mensa. Proprio tale ondata di maltempo, particolarmente persistente, provocherà anche allarme nei comuni di Sarno, Quindici, Bracigliano e Siano, già pesantemente colpiti nel 1998. 02/01/2019 LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it
LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it Oggi questi ruderi sembrano rimanere in piedi in un equilibrio precario proprio per non far dimenticare quella notte in cui la natura si ribellò. Intanto alle spalle, appena dietro l’angolo, tutto è stato ricostruito. 02/01/2019 LucaFarnerariPhoto - www.homephoto.it