La voce narrante.

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Transcript della presentazione:

La voce narrante

L'autore Elemento essenziale di un testo narrativo è la voce del narratore, cioè la voce che racconta la storia. Autore reale: è lo scrittore, la figura reale che ha scritto il testo. Autore implicito: è la figura dell'autore così come il lettore lo immagina leggendo il testo: dunque una figura che si ricava dal testo. La voce narrante/ L'autore

Narratore e narratario Narratore: è la voce che racconta la storia. Narratario: è il destinatario della storia, colui al quale si rivolge il narratore. Il libro rosso,John Lavery, 1907. La voce narrante/ Narratore e narratario

Il lettore Lettore implicito: è il lettore ideale a cui si rivolge l'autore. Come l'autore implicito è interno al testo. Lettore reale: è il lettore che concretamente legge il testo. La voce narrante/ Il lettore

Le figure del testo Autore implicito Autore reale Narratore Fuori dal testo Dentro al testo Narratario Lettore reale Lettore implicito La voce narrante / Le figure del testo

Il patto narrativo Qualunque opera narrativa richiede al lettore di fidarsi del narratore. Si crea una sorta di patto: un patto narrativo secondo il quale il lettore crede a ciò che gli viene raccontato. es. Nella Divina Commedia si chiede al lettore di credere che Dante ha fatto un viaggio agli inferi. es. Nella saga di Harry Potter si chiede al lettore di credere che a Hogwarts si trovi un antico castello in cui ha sede una scuola di magia. La voce narrante/ Il lettore

Tipi di narratore All'interno di un testo narrativo la voce narrante può essere più di una. Narratore di primo grado, di secondo grado ecc.: quando una narrazione contiene al suo interno altre narrazioni, avremo un narratore di primo grado che, all'interno della storia da lui raccontata, presenta un personaggio, il quale racconta a sua volta delle storie: quest'ultimo diventa così narratore di secondo grado. es. Mille e una notte. Narratori dello stesso grado: Quando ci troviamo in presenza di diverse voci narranti, ma tutte sullo stesso piano. es. Relazioni pericolose. I personaggi / Tipi di narratore

Narratore interno ed esterno Rispetto alla storia narrata si distinguono due tipi di narratore. Narratore interno: è uno dei personaggi della storia. Può essere il protagonista della vicenda oppure un semplice testimone, un personaggio secondario, una comparsa. Narratore esterno: non è uno dei personaggi, ma una voce estranea alla storia; può essere un narratore personale, che interviene nella vicenda commentando e spiegando gli avvenimenti, oppure un narratore impersonale, che si limita a raccontare un resoconto dei fatti, senza mai intervenire direttamente. I personaggi / Narratore interno ed esterno

Prima e terza persona Un narratore interno solitamente usa la prima persona mentre un narratore esterno adotta la terza persona. Esistono tuttavia molte eccezioni e casi differenti. Le mille e una notte, ed. Mondadori La voce narrante/ Prima e terza persona

Schema narratore-persona Narrazione in prima persona Narratore interno Protagonista Alternanza di prima e seconda persona Non protagonista Alternanza di prima e terza persona Narratore esterno Personale Narrazione in terza persona Impersonale La voce narrante/ Schema narratore-persona

Narratore onnisciente Narratore onnisciente: è il narratore che “sa tutto”, conosce l'interiorità dei personaggi e i loro sentimenti, i fenomeni storici e sociali. Questo non significa che racconterà tutto quello che conosce al lettore, ma può decidere cosa dire e cosa non rivelare. Es. Il narratore de I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Honoré Daumier, Il vagone di terza classe, 1862 La voce narrante / Narratore onnisciente o inattendibile

Narratore inattendibile Narratore inattendibile: è il narratore di cui non ci si deve fidare, il lettore deve dubitare della veridicità delle sue parole. Quello che racconta va interpretato dal lettore. Es. Il narratore di Rosso Malpelo, di Giovanni Verga. La voce narrante / Narratore onnisciente o inattendibile

Il punto di vista Il punto di vista o focalizzazione è la posizione del narratore rispetto alla storia e ai personaggi. A seconda di dove si situa, il narratore avrà un livello più o meno ampio di conoscenza delle vicende narrate. Briton Rivière, Leoni, 1871. La voce narrante / Il punto di vista

La focalizzazione Focalizzazione interna: il narratore ci mostra la realtà dal punto di vista del personaggio, mettendosi al suo livello; in questo caso il narratore è a conoscenza dei fatti quanto quel personaggio. Focalizzazione esterna: il narratore si limita a osservare gli avvenimenti senza interpretarli, registrando ciò che appare; in questo caso il narratore conosce meno fatti dei personaggi. Focalizzazione zero: il narratore osserva la storia e i suoi personaggi dall'alto, sa tutto di loro e delle loro vicende. È il caso del narratore onnisciente, che può penetrare anche nell'animo dei personaggi e rivelarci i loro pensieri più intimi. La voce narrante/ La focalizzazione

Straniamento, suspence, ironia Straniamento: consiste nel mostrare qualcosa di noto come se lo si vedesse per la prima volta. Il narratore adotta un punto di vista “ingenuo” di chi vede per la prima volta ciò che sta accadendo. Suspence: si incontra spesso in libri o film d'avventura o d'azione, è uno stato di attesa e di incertezza con cui si segue l'evolvere di una situazione. Molto spesso la suspence è legata al punto di vista. Ironia: è una figura retorica che consiste nell'affermare il contrario di ciò che si intende dire. Il narratore sa però che il lettore è in grado di riconoscere il significato reale delle sue parole. La voce narrante/ Straniamento, suspence, ironia

Discorsi dei personaggi All'interno del testo narrativo il lettore incontra la voce dei personaggi, che parlano, pensano e si esprimono, più o meno direttamente. Ci sono diverse tecniche per far esprimere i personaggi. Il discorso diretto e il discorso indiretto possono essere legati (quando sono collegati al resto della narrazione da un verbo dichiarativo come “dire”, “chiedere”, “pensare”, “ritenere” ecc.) liberi (quando si presentano sulla pagina in maniera improvvisa, senza alcun collegamento con il resto della narrazione). La voce narrante / Discorsi dei personaggi

Discorso diretto e discorso indiretto Discorso diretto (legato): il narratore cede la parola ai personaggi e riporta direttamente le loro parole segnalandolo le virgolette o la lineetta. Discorso indiretto (legato): è la voce del narratore a riportare le parole o i pensieri dei personaggi introducendoli con espressioni come “disse che”, “sostenne che” e simili. Federico Faruffini, La lettrice, 1864. La voce narrante/ Discorso diretto e discorso indiretto

Discorso diretto e discorso indiretto Discorso diretto libero: le parole del personaggio entrano al posto della voce narrante; il lettore capisce che la voce è cambiata solo dal contenuto delle parole. Discorso indiretto libero: le parole e i pensieri dei personaggi vengono riportati dalla voce del narratore, ma senza l'uso dei verbi dichiarativi, vengono fatti propri dalla voce narrante, che assume il punto di vista del personaggio stesso. La voce narrante/ Discorso diretto e discorso indiretto

Flusso di coscienza e monologo interiore Flusso di coscienza o stream of consciousness: tecnica sperimentale che consiste nel riportare sulla pagina i pensieri che si affacciano alla coscienza del personaggio quando ancora sono indistinti e non hanno trovato una chiara formulazione logica. Ne consegue una struttura del discorso fatta di salti logici e frasi spesso interrotte. Es. Ulisse di Joyce (1922). Monologo interiore: il personaggio riflette o parla a voce alta tra sé e sé, sviluppando i suoi pensieri. I pensieri si susseguono alla rinfusa e in mondo disordinato, ma generalmente rispettano la sintassi. La voce narrante/ Flusso di coscienza e monologo interiore