MORTALITA’ PER SCLEROSI MULTIPLA NELLA Obiettivo dello studio REGIONE TOSCANA 1Battaglia Mario Alberto, 1Bezzini Daiana, 2Ponzio Michela, 3Cipriani Francesco 1Dipartimento di Fisiopatologia, Medicina Sperimentale e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Siena; 2Area Ricerca Scientifica, Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM), Genova; 3Agenzia Regionale di Sanità Toscana, Firenze Introduzione Diversi studi descrittivi effettuati negli ultimi decenni hanno evidenziato un aumento del tasso di prevalenza della Sclerosi Multipla in Italia, dovuto in parte anche alla diminuzione della mortalità per questa patologia. Obiettivo dello studio Valutare il trend di mortalità per Sclerosi Multipla (SM) in Toscana nel ventennio 1987-2006. Materiali e metodi I dati sulla mortalità per SM sono stati ottenuti consultando gli archivi informatici delle schede di morte presso l’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana. Sono stati calcolati i trend temporali di mortalità per tutte le cause e per SM (ICD-8 e ICD-9: 340) nella regione Toscana nel periodo 1987-2006, utilizzando tassi standardizzati diretti (x 100.000 abitanti) per età e sesso che avevano come popolazione di riferimento quella toscana del 2000. I dati sono stati suddivisi in quattro quinquenni: 1987-1991, 1992-1996, 1997-2001, 2002-2006. Come indicatore di impatto è stato calcolato il cambiamento percentuale (PC) tra il primo e l’ultimo quinquennio. Risultati Trend temporali dei tassi medi standardizzati di mortalità per tutte le cause. Regione Toscana periodo 1987-2006 Il tasso di mortalità medio annuo per tutte le cause stimato tra il 1987 e il 2006 è di 1140 (IC 95%: 1137,7-1142,7) per 100.000. In generale si osserva una lieve diminuzione (-1,2%), statisticamente significativa (p=0,003), della mortalità generale. In particolare si nota una diminuzione di circa il 6% (p<0,001) nei maschi ed un aumento di circa il 4% nelle femmine (p<0,001). Trend temporali dei tassi medi standardizzati di mortalità per SM. Regione Toscana periodo 1987-2006 Il tasso di mortalità medio annuo per SM stimato tra il 1987 e il 2006 è di 0,57 (IC 95%: 0,56-0,57) per 100.000. In generale si osserva una diminuzione, statisticamente rilevante (p=0,017), della mortalità di oltre il 28% durante l’intero periodo di osservazione. Tale diminuzione è evidente soprattutto nelle femmine (-39%, p=0,004), mentre nei maschi non si registrano variazioni temporali di rilievo. Tassi medi standardizzati di mortalità per SM per classi di età. Regione Toscana periodo 1987-2006 Analizzando i tassi di mortalità per SM specifici per età si osserva un picco della mortalità nei maschi in corrispondenza della fascia di età 75-79 anni, mentre nelle femmine nella fascia 65-69 anni. In entrambi i sessi il numero dei decessi aumenta fortemente dopo i 45 anni e diminuisce dopo i 79 anni. Conclusioni: a causa della piccola dimensione del campione tutti i valori vanno interpretati con cautela. Confrontando la mortalità generale con quella per SM, è possibile notare come la diminuzione della mortalità nelle femmine non sia dovuta ad una diminuzione della mortalità nella popolazione femminile generale, ma sia specifica per la malattia. I nostri risultati sono in accordo con la letteratura per i tassi osservati nel primo quinquennio, mentre per gli anni successivi non è possibile fare un confronto a causa della scarsità di dati sulla mortalità per SM in Italia. La mortalità più elevata osservata nelle femmine riflette il maggior numero di casi di SM nella popolazione femminile, mentre il picco di mortalità osservato nella fascia di età tra 65 e 79 anni è attribuibile all’età di esordio, compresa tra i 25 e i 35 anni, e alla sopravvivenza pari a 30-35 anni dalla diagnosi. Entrambe le considerazioni sono supportate dai dati di letteratura sia in Italia che all’estero. La mortalità per SM osservata nel nostro studio è presumibilmente una sottostima poiché talvolta l’SM non viene indicata come causa di morte.