Corso di storia medievale a.a

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il testo storico e le difficoltà di comprensione I grafici temporali
Advertisements

Corso di Storia medievale anno accademico Parte introduttiva.
La storia e le fonti Corsi di Storia medievale e di Storia moderna Lezione del 30 settembre 2015.
Cicli e trend nell’economia italiana UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA CORSO DI ECONOMIA DELLO SVILUPPO.
Fare storia con le fonti: archivio e memoria orale Carla Marcellini INSMLI Istituto Storia Marche.
Praga Praga, capitale della Repubblica Ceca, esisteva già nel IX sec. sotto forma di alcuni centri sorti separatamente sulle rive del fiume Moldava, che.
« La storia è la scienza degli uomini nel tempo. » (Marc Bloch)
Definire la storia.
Rielaborato da Atzeni et al., Basi di dati, Mc-Graw Hill
? SI CHIAMA “CRITICA TESTUALE” TESTO DELL’A. T. - IL PROBLEMA
Psicologia della Comunicazione 6 CFU – 30 ore Docente Alessandra Tasso
Ecumene. La storia e i luoghi dell’uomo - volume1
Archivistica generale I a.a – 2013 prof. Federico Valacchi
Archivistica generale I a.a – 2014 prof. Federico Valacchi
Introduzione agli studi letterari comparati
Laboratorio di produzione editoriale
Metodologia di lavoro Livelli di ricerca e studio:
Lo studio storico della cittÀ
Gestione documentale - 1
LA CHIESA DI SANTA MARIA DEL PRINCIPIO
IL MESTIERE DI STORICO Dall’antichità a oggi
Corso di Geostoria Classe: I Classico Prof.ssa Valentina Guida.
Insegnamento della storia
Datazione e periodizzazione
Corso di storia medievale a.a
Corso di storia medievale a.a
Lavoro svolto da: Allevi, Denova, Sabadini e Valsecchi
La bibbia: una fonte storica?
LA QUESTIONE DELLE FONTI
Un’indagine presso i centri di ascolto
La lettera.
Periodizzazioni.
CAPITOLO PP Prof.ssa Nanci.
Campagne e città.
IL TESTO ESPOSITIVO - INFORMATIVO
La storia è come l’orco della fiaba,
Dal bisogno di associarsi alle « regole » cioè al diritto
Proviamo con una definizione....
Istituzioni universali
Storia della Lingua Italiana 2006
Che cos’è la storia?.
Elementi di narratologia
Lezione 1 Fatti sociali formati nello spazio
Lezione 1 I fondamenti epistemologici della storia
VIA CRUCIS con immagini tradizionali
Un’indagine presso i centri di ascolto
IMPOSTA DI REGISTRO Avezzano aprile 2017.
Archivistica informatica a.a prof. Federico Valacchi
Primo biennio dei Licei
LA DATAZIONE.
La memoria di un popolo.
«A peste, fame et bello libera nos, Domine!»
IL MEDIOEVO Limiti cronologici:
La rinascita economica dell’Occidente
INTRODUZIONE Il Medioevo.
Storia: una definizione
STORIA MEDIEVALE I A.A
L’ARTE MEDIEVALE.
Storia: una definizione
Archivistica informatica a.a prof. Federico Valacchi
Introduzione al Medioevo
Storia: una definizione
Il mestiere dello storico
Introduzione alla Storia
A caccia di immagini Monumenti Di che monumento si tratta?
Il mito I MITI COME ARCHETIPI.
I STAZIONE GESU’ E’ CONDANNATO A MORTE
A caccia di immagini Monumenti Di che monumento si tratta?
Il mito I MITI COME ARCHETIPI.
Introduzione: Alessandro Manzoni I Promessi Sposi
Transcript della presentazione:

Corso di storia medievale a.a. 2018-19 Parte introduttiva

I. L’idea di medioevo

I.1. Il “luogo comune medioevo” (Sergi) “ALTROVE” “PREMESSA” rispetto all’oggi POSITIVO valori cavallereschi tornei e dame integrità nella fede audacia e coraggio amor cortese NEGATIVO peste e carestia fame e povertà superstizione caccia alle streghe integralismo religioso GENERICA Europa cristiana moneta unica (euro) grandi cattedrali pensiero cristiano IDENTITARIA Stati nazionali territori presunti (Padania) città medievali tornei e giochi -

I.2. L’idea di medioevo: la genesi storica La cultura ‘umanistica’ in Italia nel ‘400 (Leonardo Bruni, Flavio Biondo): media aetas, media tempestas. idea fortemente negativa dei secoli medievali, fondata soprattutto sulla valutazione di elementi estetici e letterari. La comparsa del termine nei manuali di storia: il medium aevum di G. Horn (1666); Ch. Keller, Historia medii aevii (1688). il medioevo è un periodo storico (non connotato in modo negativo) che segue l’epoca antica e precede quella attuale (moderna, da modo = ora, adesso).

II. La periodizzazione del medioevo Termini e concetti base: periodizzare; datare; cronologia; durata.

II. 1. Le partizioni del medioevo (schema in F II.1. Le partizioni del medioevo (schema in F. Senatore, Medioevo, Istruzioni per l’uso, Milano 2008, p. 28)

Secoli V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV II.2 Una scansione periodizzante: il ciclo demografico nell’Europa medievale Secoli V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV RECESSIONE STAGNAZIONE ESPANSIONE CRISI Trend: - = + -

III. Le fonti per la storia medievale

III.1 La natura e l’uso delle fonti Una distinzione preliminare: Storia = res gestae (i fatti accaduti) Storiografia = historia rerum gestarum (la narrazione dei fatti) Le fonti: esistono solo in quanto lo storico le interpreta e le fa parlare, altrimenti sono condannate a restare mute (Bloch, 1945) sono dinamiche, cioè cambiano in relazione ai fini dichiarati della ricerca storica intrapresa (Topolski, 1977)

III.1 La natura e l’uso delle fonti Qualche distinzione concettuale (Droysen): Traccia: qualunque ‘segno’ lasciato dall’uomo nel corso del tempo. Fonte: utilizzo della traccia da parte dello storico per ricostruire il passato. Documento: prova delle asserzioni dello storico all’interno della sua ricostruzione del passato.

III.2 La tipologia delle fonti FONTI SCRITTE Fonti narrative Fonti documentarie Fonti normative Fonti giudiziarie, amministrative e fiscali Corrispondenza ufficiale e privata Fonti agiografiche Fonti liturgiche Fonti letterarie Fonti dottrinali

III.2 La tipologia delle fonti FONTI ICONICHE Miniature Opere pittoriche Gli edifici e la loro architettura FONTI MATERIALI Fonti archeologiche Fonti numismatiche Fonti sfragistiche ed araldiche Fonti epigrafiche e graffiti Paesaggio urbano e paesaggio rurale

III.3 Le fonti e le capacità informative Le informazioni veicolate da una fonte sono condizionate dalla sua: origine (fonti dirette e indirette) finalità (fonti intenzionali e preterintenzionali) conservazione e tradizione (archivi, biblioteche) forma (‘tipologia’ di fonti) organizzazione dei contenuti (fonti ‘seriali’) diffusione cronologica e geografica (‘panorama delle fonti’ – P. Cammarosano)

III.3 Le fonti e le capacità informative Le fonti si offrono allo sguardo dello storico: sempre in modo frammentario; molto spesso avulse dal contesto che le ha originate; frequentemente alterate rispetto alla loro fisionomia originaria; a volte (non di rado) falsificate. Il criterio della durata: Fonti puntuali (prodotte in un momento preciso) esempi: un atto notarile, un piatto di ceramica. Fonti di lungo periodo (frutto di lunghe trasformazioni) esempi: il paesaggio urbano e agrario, gli archivi, le biblioteche.