IL NARRATORE E LA FOCALIZZAZIONE

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IL NARRATORE E LA FOCALIZZAZIONE
Transcript della presentazione:

IL NARRATORE E LA FOCALIZZAZIONE PAG. 12 - 21

1. TIPOLOGIE DI NARRATORE Interno : è un personaggio della storia (Io narrante Vs Testimone) Esterno: non è presente come personaggio della storia ( Palese Vs Nascosto) In base a quanto conosce della vicenda: Onnisciente: conosce presente, passato, futuro e stati d’animo di tutti i personaggi Inattendibile: non conosce o finge di non conoscere la realtà che lo circonda

NARRATORE INTERNO Può raccontare la propria storia oppure dei fatti a cui ha partecipato: Io Narrante: quando il narratore è il protagonista e racconta in prima persona gli eventi che lo riguardano. (Talvolta si rivolge ai lettori usando la seconda persona plurale) Testimone: il narratore interno è un personaggio secondario. (nei romanzi di Arthur Conan Doyle il protagonista è Sherlock Holmes ma il narratore è il dottor Watson. io narrato: quando l’io narrante riferisce episodi accaduti in passato dei quali lui è protagonista

NARRATORE ESTERNO Quando il narratore racconta fatti a cui non ha partecipato. Quando la voce narrante non appartiene ad un personaggio della storia. A seconda di quanto il narratore esterno interviene nel racconto distinguiamo:  Palese: svolge un ruolo attivo nel discorso e svela la sua presenza al lettore con il quale stabilisce una comunicazione diretta, valutando le vicende e chiarendo alcuni aspetti della storia.  Nascosto: la voce narrante resta distaccata dagli eventi che racconta, senza commentare o interpretare i fatti. Talvolta il narratore scompare del tutto ( eclissi del narratore: Verismo e naturalismo)

NARRATORE ONNISCIENTE Quando il narratore è a conoscenza di tutto ciò che è accaduto nel passato e di quello che accadrà nel futuro di tutti i personaggi, ma anche dei loro stati d’animo e dei pensieri più intimi. Di solito è esterno Tecnica dei romanzi del XIX secolo come i Promessi Sposi

NARRATORE INATTENDIBILE Quando il narratore sa poco della vicenda che racconta, o perché è il primo a non capire bene il significato di ciò che accade oppure perché consapevolmente decide di modificare i fatti Di solito il narratore inattendibile è interno Tecnica tipica dei romanzi del XX secolo i cui protagonisti sono antieroi Vedi A. Christie : l’io narrante è l’assassino – il narratore mente sapendo di mentire

I livelli della narrazione: In un testo narrativo la storia può essere raccontata da: Narratore di I grado : cioè da un unico narratore ( in prima o in terza persona) Narratore di II grado: Il narratore cede la parola ad un personaggio che racconta la storia Narratore di III grado : i personaggi delle storie raccontate dalla principessa narrano a loro volta fatti vissuti in prima persona, diventando cosi narratori essi stessi. (es. Le Mille e una notte)

voce narrante ( chi parla, chi racconta la storia) 2.FOCALIZZAZIONE Il punto di vista (o focalizzazione) è la posizione scelta dal narratore per raccontare gli eventi: la prospettiva attraverso la quale la storia è narrata può appartenere al narratore oppure a uno o a più personaggi. In un testo narrativo abbiamo: voce narrante ( chi parla, chi racconta la storia) + focalizzazione ( chi vede, ovvero la prospettiva attraverso la quale la storia è narrata) La scelta da parte del narratore di un punto di vista particolare è definita focalizzazione.

FOCALIZZAZIONE INTERNA Fissa: quando il punto di vista è quello di un solo personaggio dall’inizio alla fine ( Pirandello, Il fu Mattia Pascal) Variabile: quando nello sviluppo della storia si alternano punti di vista di personaggi diversi ( es in Madame Bovary in narratore racconta i fatti adottando in successione i punti di vista prima di Charkes e poi di Emma) Multipla: se uno stesso avvenimento viene rappresentato contemporaneamente attraverso punti di vista di più personaggi. (es. I Malavoglia la morte di Bastianazzo)

FOCALIZZAZIONE ESTERNA Il narratore, prevalentemente esterno e nascosto, ne sa meno dei personaggi, di cui registra gesti e parole. Si limita a descrivere ciò che avviene in quel particolare momento della narrazione, senza conoscere i loro pensieri e stati d’animo. Narratore esterno nascosto + focalizzazione esterna Effetti sul lettore: senso di smarrimento e aumento della suspance in quanto il lettore è costretto a fare ipotesi su quanto accade e così si alimenta l’effetto sorpresa che prova alla fine della storia. Frequente nei gialli e nella narrativa poliziesca; anche nei racconti del Naturalismo e del Verismo (ricerca di oggettività e documentazione della realtà fino alla totale eclissi del narratore)