Prospettive e potenzialità di applicazione

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Prospettive e potenzialità di applicazione Spoleto, 23 Novembre 2018 Prospettive e potenzialità di applicazione di ECVET Manuela Bonacci

Il sistema dei crediti

La rete dei tool ESCO (2010) - Classificazione europea di 3 pilastri: abilità/competenze, qualificazioni e occupazioni Europass (2004) - un insieme di cinque documenti per presentare competenze e qualificazioni EQF (2008) – European Qualification Framework for Lifelong Learning - un sistema comune europeo di riferimento utilizzato per collegare fra loro i sistemi e i quadri nazionali delle qualificazioni di paesi diversi (dispositivo di traduzione) ECVET (2009) – European Credit system for Vocational Education and Training - Sistema di trasferimento di crediti per facilitare l’accumulazione, il riconoscimento e il trasferimento dei risultati di apprendimento in vista dell’acquisizione di una qualificazione o di una sua parte EQAVET (2009) – European Quality Assurance in Vocational Education and Training - Promuovere la collaborazione a livello europeo nello sviluppo e nel miglioramento della qualità nella VET tramite un quadro europeo di riferimento sull’assicurazione di qualità Validation of non-formal and informal learning (2012) - validazione degli apprendimenti acquisiti in contesti non formali e informali (in riferimento al sistema nazionale di certificazione delle competenze)

L’aggiornamento della rete dei tool 2016: Nuova Agenda Globale per le competenze per l'Europa (New Skills Agenda for Europe) adottata dalla Commissione Europea con l’obiettivo di valorizzare il capitale umano europeo e promuovere l'occupabilità offrendo ai cittadini residenti in Europa degli strumento per lo sviluppo delle competenze. Raccomandazione sui "Percorsi di miglioramento del livello delle competenze per gli adulti – Upskilling pathways (2016), per aiutare gli adulti scarsamente qualificati ad acquisire un livello minimo di competenze alfabetiche, matematiche e digitali e a progredire verso il conseguimento di un titolo di istruzione secondaria superiore  Revisione del quadro Europass (2018) Revisione della raccomandazione sulle competenze chiave (2018), per aiutare un maggior numero di persone ad acquisire le competenze di base necessarie per lavorare e vivere nel XXI secolo, con un'attenzione particolare alla promozione dello spirito e delle competenze imprenditoriali e orientati all'innovazione (Proposta di Raccomandazione del 17 gennaio 2018 - COM(2018) 24 final) Revisione del quadro europeo delle qualifiche (Raccomandazione EQF 2017), per una migliore comprensione delle qualifiche e un uso più proficuo di tutte le competenze disponibili nel mercato del lavoro europeo

Le componenti lo sviluppo di Repertori/Quadri nazionali di qualificazioni flessibili referenziate all’EQF la suddivisione delle qualificazioni in unità di risultati dell’apprendimento (units of Learning Outcomes) EQF / ECVET lo sviluppo concreto di processi di validazione degli apprendimenti non formali ed informali, in base al sistema europeo Validation la modernizzazione dei sistemi di istruzione e formazione professionale (anche in termini di qualità e status); la modularizzazione di programmi di istruzione e formazione professionale ECVET / EQAVET

Le barriere del mercato del lavoro Profili professionali nuovi o aggiornati Nuove forme di organizzazione del lavoro Competence gap Progresso tecnologico Rigidità del mercato del lavoro Disincentivi finanziari al lavoro Carico fiscale sulle imprese Insufficienti investimenti nel capitale umano Incapacità di innovare Sistemi di istruzione e formazione professionale inefficaci Competenze dei lavoratori inadeguate (PIAAC)

Il contesto di cambiamento Come risultato della crisi economica (2008), il successivo periodo di profonde difficoltà del mercato del lavoro, seguito dalle diverse sollecitazioni provenienti dai processi europei (EQF, ECVET, Validazione, ecc.), in Italia si è avvertita l’esigenza di cambiamento. Un processo di riforma è stato avviato (dal 2012), con la legge che stabilisce il diritto all'apprendimento permanente e altre innovazioni legislative, sono state avviate durante gli anni 2014-2015.

Strategie delle riforme Diverse fasi di una strategia nazionale nell’ambito dell’apprendimento permanente sono state implementate gradualmente, basate sul miglioramento dei meccanismi di trasparenza, accumulazione, convalida e trasferimento di abilità e competenze acquisite dall'individuo in diversi contesti. Le esperienze svolte in ambito aziendale o presso organizzazioni forniscono quelle competenze professionali necessarie per svolgere un compito, indipendentemente dalla qualifica, con l'obiettivo di adattare le competenze individuali ai bisogni e alle specificità del mercato del lavoro globale. I contesti lavorativi hanno acquisito un ruolo importante nel processo di apprendimento a tutti i livelli.

Flessibilità e compatibilità di ECVET I principali elementi di compatibilità con ECVET: Parcellizzazione delle qualificazioni: la definizione di parte delle qualificazioni tiene conto dell’apprendimento in contesti diversi (practice/working environment); Identificazione di Unità di risultati dell’apprendimento (Units of Learning Outcomes) che devono essere validate e riconosciute; La flessibilità per le imprese e le organizzazioni facilita percorsi individualizzati; Valutazione dei risultati dell’apprendimento per stabilire in che misura si sono raggiunti risultati in termini di conoscenze, abilità e competenze; Validazione dei risultati dell’apprendimento, con il quale avviene la conferma che determinati risultati di apprendimento raggiunti dal partecipante corrispondono ai risultati specifici richiesti per una qualificazione e comunque collegati al repertorio regionale e riconosciuto a livello nazionale secondo il sistema nazionale di certificazione delle competenze; Accumulazione di risultati dell’apprendimento (Lifelong learning).

Ruolo di ECVET nel supporto dei percorsi UP I principi di ECVET possono potenzialmente svolgere un ruolo significativo nel supportare anche i percorsi di Upskilling (Upskilling Pathways). In particolare: La modularità e la flessibilità fornita dalle unità di risultati dell'apprendimento può consentire agli adulti di intraprendere percorsi parziali o riconoscimenti di apprendimenti sul lavoro e/o pregressi. Maggiore accessibilità rispetto a qualificazioni complete e apprendimento strutturato in base agli impegni personali e lavorativi. Trasferimento e accumulo di crediti ottenuti in diversi contesti di apprendimento. La possibilità di corsi modulari (brevi) basati su unità per migliorare l'accesso all’apprendimento e sviluppare percorsi più facilmente personalizzabili, utilizzando la convalida (ed eventualmente i crediti) per ottenere esenzioni dalle unità di risultati dell'apprendimento già ottenuti dal lavoro o dai percorsi di istruzione e formazione precedenti. Consente agli adulti meno qualificati, e in particolare a quelli occupati, di sviluppare gradualmente le proprie competenze.

Challenges Ci sono una serie di parti interessate che devono essere coinvolte nell'applicazione dei principi ECVET perché ancora poca è la consapevolezza dei benefici che ECVET potrebbe fornire nella progettazione di servizi flessibili Il potenziale di ECVET potrebbe supportare lo sviluppo di modelli innovativi per regolare il mercato del lavoro, in particolare per i giovani disoccupati o i gruppi svantaggiati (come i migranti, per esempio). È fondamentale identificare obiettivi comuni e convergenti tra le diverse aspettative (mercato del lavoro e istruzione e viceversa) e ampliare meccanismi di orientamento per il riconoscimento degli apprendimenti non formali ed informali.

Grazie Manuela Bonacci Manuela Bonacci – m.bonacci@inapp.org Grazie Manuela Bonacci