Dagli albori dell’umanità ai giorni nostri L’addio all’Eden Dagli albori dell’umanità ai giorni nostri
ORIGINI AFRICANE Più di 160.000 anni fa l’uomo moderno – Homo Sapiens – viveva in Africa. Il reperto archeologico più antico dei nostri antenati è stato trovato nell’Africa orientale.
160.000 – 135.000 anni fa Quattro gruppi, cacciatori – raccoglitori, si spostano a sud, verso il Capo di Buona Speranza, a sud-ovest del Bacino del Congo e ad ovest della Costa D’Avorio.
135.000 – 115.000 anni fa Uno dei gruppi attraversa, 125.000 anni fa, il Sahara (allora ricco di vegetazione), attraverso un passaggio aperto a nord, oltrepassando la foce del Nilo.
Clima 135.000 – 115.000 anni fa Foreste e boschi occupano un’area molto più vasta di quella attuale e le precipitazioni sono generalmente maggiori sul Nord Africa. Questo fa sì che gli uomini seguano la selvaggina attraverso il Sahara arrivando fino alla Penisola Arabica.
115.000 – 90.000 anni fa Il gruppo che raggiunge l’Arabia si estingue circa 90.000 anni fa. Una grande glaciazione trasforma questa area e il Nord Africa in un deserto totale. Questa regione viene successivamente rioccupata dall’Uomo di Neanderthal.
90.000 – 85.000 anni fa 85.000 anni fa, un gruppo di uomini attraversa il Mar Rosso, raggiungendo la costa sud della Penisola Arabica. In seguito si spinge fino all’India: tutte le genti non-africane discendono da questo gruppo.
85.000 – 75.000 anni fa Dallo Sri Lanka il gruppo continua lungo le coste dell’Oceano Indiano verso l’Indonesia Occidentale, allora unita al continente asiatico. Proseguendo ancora lungo le coste, il gruppo si muove intorno al Borneo fino alla Cina del Sud.
Clima 85.000 – 75.000 anni fa Una vasta cintura di deserti dalla costa occidentale dell’Africa fino alla Siberia del nord-est impedisce l’accesso in Eurasia del nord, e incoraggia i gruppi di uomini a proseguire nell’itinerario lungo le coste dell’Asia.
74.000 anni fa: Monte Toba Un’eccezionale eruzione del vulcano Toba, a Sumatra, causa un’era glaciale (prolungatasi per 1000 anni), con un drammatico calo della popolazione che si riduce a meno di 10.000 adulti. Le ceneri vulcaniche dell’eruzione ricoprono India e Pakistan.
74.000 – 65.000 anni fa Dopo la devastazione, il sub-continente indiano si ripopola. Gruppi di uomini da Timor arrivano in Australia, nel Borneo e nella Nuova Guinea su imbarcazioni. Rimane il freddo molto intenso .
65.000 – 52.000 anni fa L’aumentare delle temperature permette, 52.000 anni fa, a gruppi di uomini di spostarsi verso nord, in Medio Oriente. Da lì, a partire da 50.000 anni fa, si dirigono verso Europa attraverso il Bosforo.
52.000 – 45.000 anni fa Sopraggiunge una mini era glaciale. Resti di oggetti del paleolitico si ritrovano dalla Turchia fino in Bulgaria. Gli uomini che usano strumenti in pietra si spostano su per il Danubio, prima in Ungheria e poi in Austria.
Clima 52.000 – 45.000 anni fa Nonostante una lastra di ghiaccio permanga su gran parte della Scandinavia, si verifica una successione rapida di quattro periodi di clima caldo e umido. Questo fa sì che i territori del Medio Oriente diventino abitabili.
45.000 – 40.000 anni fa Gruppi di uomini dalle coste dell’Asia dell’est si muovono verso ovest, attraverso le steppe dell’Asia centrale e del nord-est. Dal Pakistan si spostano verso l’Asia centrale, e dall’Indocina verso l’altopiano del Tibet.
40.000 – 25.000 anni fa Gruppi dell’Asia centrale si spostano a ovest verso l’Europa e verso il Circolo Artico. Questi gruppi si uniscono ad altri dell’Asia dell’est e iniziano a diffondersi nell’Eurasia del nord-est. Questo periodo vede la nascita di spettacolari lavori artistici.
Clima 40.000 – 25.000 anni fa E’ questo un periodo relativamente freddo per l’Europa del nord-est e centrale. L’ipotesi si basa sul ritrovamento in Francia di fossili di organismi del permafrost.
25.000 – 22.000 anni fa Antenati dei Nativi Americani attraversano il Ponte della Terra di Bering, che collega la Siberia all’Alaska. Due ipotesi : o passano attraverso il corridoio di ghiaccio oppure utilizzano la rotta lungo le coste.
Clima 25.000 – 22.000 anni fa Anche se c’è il corridoio, la Terra di Bering è prevalentemente una vasta area di deserto artico sterile, difficilmente attraversabile. La rotta seguita è probabilmente quella lungo la costa occidentale.
22.000 – 19.000 anni fa Durante l’ultima era glaciale, l’Europa del Nord, l’Asia e il Nord America si spopolano, sopravvivono solo gruppi isolati, bloccati nei loro rifugi. In Nord America la rotta lungo la costa si ghiaccia.
Clima 22.000 – 19.000 anni fa L’ultima glaciazione, dal 22.000 in poi, lascia l’intera Europa fredda e asciutta. Grandi strati di ghiaccio sono presenti su gran parte dell’Europa del nord e cime di ghiaccio coprono le Alpi e i Pirenei.
19.000 – 15.000 anni fa L’ultima era glaciale 18.000 anni fa. In Nord America, a sud del ghiaccio, gruppi di uomini continuano a elaborare diversità nei linguaggi e nelle culture. Alcuni si spingono in Sud America. Dipinti sulle rocce australiane.
15.000 – 12.500 anni fa Il clima globale migliora e sono di nuovo disponibili le rotte lungo le coste. Testimonianze di questo periodo sono i resti di abitazioni umane e di strumenti in pietra ritrovati in Cile..
Clima 15.000 – 12.500 anni fa Il Sud America diventa più umido. Nella Terra del Fuoco, la scarsa tundra è rimpiazzata da steppe, cominciano a ritornare le foreste tropicali temperate nelle Ande occidentali. Nel Brasile del sud e centrale, aumentano le foreste tropicali.
12.500 – 10.000 anni fa 12.500 anni fa il Nord America si ripopola. Nel Sub Artico, 11.500 anni fa, gli uomini escono dai loro rifugi (sono gli antenati di Eschimesi e Aleutini).
10.000 – 8.000 anni fa La fine dell’ ERA GLACIALE annuncia la nascita dell’agricoltura. Il Sahara è una prateria, così come viene rappresentato nei graffiti ritrovati a Djerat, in Algeria. Britannia e Scandinavia vengono colonizzate nuovamente.
Fine Presentazione tratta da un video del Prof. Stephen Oppenheimer, membro del Green College, Oxford University.