LA DINASTIA GIULIO-CLAUDIA L’età del consolidamento

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LA DINASTIA GIULIO-CLAUDIA L’età del consolidamento Corso di storia 2

Dinastia giulio-claudia 14-68 d.C. extra Linea del tempo Dinastia giulio-claudia 14-68 d.C.

…i primi due secoli dell’Impero romano Cosa caratterizza… extra Centro e periferie potere Limes militari principe Difesa dei confini Baricentro non è Roma senato integrazione Plebe romana cittadinanza I primi due secoli dell’Impero romano TRE FILI ROSSI …i primi due secoli dell’Impero romano

Il problema della successione † Chi avrebbe dovuto succedere a un imperatore che non era un monarca? Non a Roma Monarchie ereditarie 14 d.C. Augusto muore Augusto non ha figli maschi Roma formalmente non è una monarchia Il potere è una somma di cariche Succedono i discendenti del re

Il senato accetta Tiberio Augusto consapevole della situazione Potestà tribunizia* 4 d.C. adotta Tiberio (figlio di Livia) Comando proconsolare* Discende dalla gens Claudia CHI ERA TIBERIO? Era figlio di prime nozze di Livia (moglie di Augusto); si era distinto come un valido generale sulle Alpi e in Europa orientale PERCHÉ Augusto fa conferire a Tiberio la Potestà tribunizia? Perché gli garantisce l’inviolabilità della persona PERCHÉ Augusto fa conferire a Tiberio il Comando proconsolare? Per garantirgli il controllo delle legioni e delle province Il senato accetta Tiberio consapevole di non avere forza per reggere lo stato senza un principe Inizia la dinastia giulio-claudia Gli fa sposare Giulia (figlia di Augusto)

La buona amministrazione Tiberio segue la politica di Augusto Consolidamento dei confini Stabilizza il confine lungo il Reno (grazie al nipote Germanico) Buon amministratore Rinnova gli accordi con i Parti Risanamento economico Istituisce nuove province (Mesia, Rezia e Cappadocia) Scoraggia spese eccessive (grano, giochi, spettacoli) Buona amministrazione nelle province tasse + controllo contro gli abusi

Difficili rapporti con il senato Cerca collaborazione SENATO è ostile Controlla le coorti Limiti di TIBERIO: Schivo e introverso; incapace di destreggiarsi in politica SEIANO: controlla le corti 26 d.C. si ritira a Capri Continua a governare Tiberio Temibile potere ASCESA Lucio Elio Seiano Prefetto del pretorio

Difficili rapporti con il senato 31 d.C. Instillano il sospetto di congiure Mira al trono Ultimi anni di governo torbidi e sanguinosi LESA MAESTÀ (crimen laesae maiestatis) condanna capitale per tradimento dello stato o per offesa ai magistrati; essendo il principe il più alto magistrato divenne un comodo strumento in mano all’imperatore – ma anche a senatori desiderosi di ingraziarsi il principe – per sbarazzarsi di presunti oppositori Lucio Elio Seiano Prefetto del pretorio Processi e condanne per lesa maestà Vuole ingraziarsi il principe SENATO Sbarazzarsi di oppositori

FOCUS – la morte di Tiberio extra FOCUS – la morte di Tiberio https://www.romanoimpero.com/2009/06/tiberio-14-37-dc.html

Fino qui abbiamo parlato del principe, ora non ci resta che parlare del mostro. (Svetonio, Gaio Cesare, 22.) L'imperatore era molto popolare fra i romani ma era avverso alla classe sociale dal quale provenivano gli storiografi. Svetonio ne: "Le Vite dei Cesari" focalizza l'attenzione su aneddoti riguardanti la crudeltà e la instabilità mentale di Caligola dedicando nove capitoli su dieci della sua biografia a Caligola definito come "mostro".

Dispotismo di Caligola † 37 d.C. Tiberio muore Tiberio nipote Appoggio dei PRETORIANI Proskynesis* ODIO Nipote adottivo Germanico † 41 d.C. figlio Divinizza Drusilla* Congiura dei PRETORIANI rivolta Giulio Cesare «Caligola»* Statua imperatore nel tempio di Gerusalemme PERCHÉ IL SOPRANNOME CALIGOLA? A causa delle caligae, calzari militari, che indossava da bambino. CHI ERA Drusilla? era la sorella di Caligola, morta precocemente CHE SIGNIFICA proskỳnesis? Termine greco che indica l'atto e l'usanza di adorare mediante la prostrazione davanti alla sovranità e al sovrano. PERCHÉ GLI EBREI SI RIBELLANO? Perché sono un fiero popolo monoteista e la presenza di un «altro dio» nel tempio era considerata una profanazione. IN CHE MODO DISSIPA IL PATRIMONIO? Con regalie ai soldati e al popolo e abbellimenti urbanistici Accordo con SENATO Dissipa il patrimonio* Trasforma il principato in monarchia orientale Aumenta le tasse* Regime tirannico e sanguinario

Pericolo ricorrente nell’Impero extra Crudeltà pericolosa CRUDELTÀ Potere illimitato inesperienza Cattivi consiglieri degenerazione Liberti orientali di cui si era circondato Pericolo ricorrente nell’Impero

extra "INCITATUS, MELIUS QUAM NOMINATUS" (meglio senatore un cavallo che un nominato) Incitatus fu quasi nominato senatore per dimostrare che anche un cavallo avrebbe potuto far meglio degli altri senatori romani  L'imperatore era molto popolare fra i romani ma era avverso alla classe sociale dal quale provenivano gli storiografi. Svetonio ne: "Le Vite dei Cesari" focalizza l'attenzione su aneddoti riguardanti la crudeltà e la instabilità mentale di Caligola dedicando nove capitoli su dieci della sua biografia a Caligola definito come "mostro". « Fino qui abbiamo parlato del principe, ora non ci resta che parlare del mostro. » (Svetonio, Gaio Cesare, 22.)

… se invece non lo riteniamo (Claudio) in possesso di tutte le facoltà fisiche e mentali, sarà bene non esporre al ridicolo né lui né la nostra famiglia. Da una lettera di Augusto a sua moglie livia

L’«inetto» Claudio Ingerenza militari Attività riformatrice pretoriani plebe Senato Ricuce rapporti con gli ebrei 50 d.C. caccia ebrei da Roma «a causa di Chresto*» Fedeltà dinastia giulio-claudia malleabile Romanizzazione province (CITTADINANZA – apertura del Senato ai Galli) Inetto goffo malato Ingerenza militari Opere pubbliche (porto di Ostia, bonifica di Fucino in Abruzzo, acquedotto per RM 70 km) Gli ebrei a Roma stavano provocando tumulti che – secondo Svetonio – erano istigati da Chresto. Si tratta probabilmente della più antica attestazione della diffusione del cristianesimo a Roma. Risana le finanze Rete stradale Attività riformatrice Riorganizzazione amministrazione (liberti / funzionari competenti) Claudio, fratello di Germanico (nipote di Tiberio) e zio di Caligola

La politica estera di Claudio CARTA ATTIVA Conquista nuove province (Mauritania, Tracia, Licia) B 42-43 d.C. conquista la Bretagna meridionale T colonizzazione L M Risorse minerarie per Roma

Claudio muore nel 54 d.C. e tutti sospettano di Agrippina La morte di Claudio Donne: punto debole Messalina (dissoluta) condannata a morte Madre di Britannico Agrippina gli impone di adottare Nerone, il figlio avuto da un precedente matrimonio. Claudio ebbe 4 mogli; si separa dalle prime due, la terza, Messalina, aveva un comportamento così libertino che viene assassinata dai senatori Agrippina (figlia di Germanico e dunque sua nipote) Claudio muore nel 54 d.C. e tutti sospettano di Agrippina Agrippina (figlia di Germanico) Moglie di Claudio (imperatore) Madre di Nerone (imperatore) CLAUDIO Imperatore 41-54 d.C.

dispotismo Il terrore neroniano Politica saggia e moderata Seneca 59 d.C. Agrippina Politica saggia e moderata Afranio Burro 55 d.C. fratellastro Britannico 64 d.C. un incendio distrugge Roma quasi completamente 62 d.C. 1° moglie Ottavia Prima persecuzione contro i CRISTIANI 65 d.C. 2° moglie Poppea Nerone nel 53 sposò Ottavia, figlia di Claudio. Proseguì l'organizzazione di una forte compagine amministrativa, dipendente direttamente dal principe e nella quale i liberti avevano larga parte; tuttavia non mancarono, nei primi anni di regno di N., atti aventi almeno un aspetto filosenatorio. Forti furono i conflitti al vertice del potere: presto si delineò il contrasto con Agrippina, che intendeva limitare con la sua l'autorità del figlio; tale contrasto provocò la soppressione (55) di Britannico, figlio di Claudio, e strumento di Agrippina contro di lui, e l'allontanamento di questa dalla corte. presto Nerone si fece insofferente della tutela di Seneca e Burro: estroso e crudele, egli tendeva a inserire le sue passioni per i giochi, la musica e la poesia in un programma di speciosa e superficiale ellenizzazione dell'Impero (istituzione di agoni all'uso greco, fasto della corte). Intanto si affermava l'autorità del nuovo prefetto Ofonio Tigellino, Nerone ripudiò Ottavia e l'uccise, per passare a seconde nozze con Poppea Sabina (che morì nel 65, mentre era incinta, e, pare, per un calcio datole da N.) e poi a terze nozze (66) con Statilia Messalina.  La politica di grande spesa, praticata a compenso della mancata espansione dei dominî, imponeva d'altro canto una politica tributaria più rigida, un aspetto della quale va riconosciuto nella riforma monetaria attuata nel 63: con la riduzione del piede dell'aureus e del denarius e il cambiamento (anche a favore delle casse dello stato) del rapporto tra le due monete, furono avvantaggiate proprio le classi detentrici dell'argento, vale a dire quelle più umili e l'esercito. NERONE Imperatore 54-68 d.C. dispotismo Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico, nato come Lucio Domizio Enobarbo

Politica del terrore 65 d.C. CONGIURA del Senatore Gaio Calpurnio Pisone Contrasto fra PRINCIPE e SENATO sempre più acuto Cerca appoggio delle classi popolari e dell'esercito. (POLITICA FILOPOPOLARE) NERONE Politica del terrore Politica tributaria più rigida Riforma monetaria (63 d.C.) SPESE Morte di Seneca

Politica come spettacolo Sogna una monarchia orientale Giochi neroniani (in cui si esibisce lui stesso) Umilia i senatori Delizia la plebe Domus Aurea Ricostruzione di Roma in cemento SENATO preoccupato Gusto ellenizzante politica economia GRECIA esenzione fiscale

Rivolte e la morte di Nerone Tenta la fuga ma troppo isolato Nel 68 si fa uccidere da un liberto rivolte Bretagna Giudea Nemico pubblico Spagna GALBA sarà Imperatore - 8 giu 68 - 15 gen 69 *** Nerone ebbe molte colpe, ma nella pessima valutazione che gli storici posteriori diedero della sua personalità giocò un ruolo decisivo il colossale incendio di Roma che nel 64 distrusse quasi completamente la città. In quell’occasione Nerone si comportò in realtà responsabilmente, allestendo i soccorsi e una tendopoli per ospitare le decine di migliaia di senzatetto. Eppure circolò la voce (del tutto infondata) che fosse stato lui ad appiccare l’incendio per fare spazio alla sua nuova reggia, la cosiddetta Domus Aurea («casa d’oro»). Per difendersi da queste accuse Nerone le ritorse sull’ancora esigua comunità cristiana di Roma che la popolazione guardava con diffidenza e antipatia. L’imperatore ne fece arrestare i membri e li condannò a supplizi atroci nell’antiteatro, di fronte a una folla avida di scene cruente. Furono questi i primi martiri. Un viaggio in Grecia (66-67), durante il quale Nerone partecipò ai giochi istmici e vi proclamò la libertà della Grecia, peggiorò la situazione accrescendo il malcontento nelle altre province. L'opposizione si era inoltre estesa anche ai comandanti delle legioni, che erano di estrazione senatoria: la rivolta di Giulio Vindice nella Gallia (68) fu presto domata, ma subito dopo si ribellò Sulpicio Galba nella Spagna il quale, appoggiato ormai apertamente dal senato, marciò verso Roma con le legioni che lo avevano acclamato imperatore. La situazione precipitò per il tradimento di Tigellino e la rivolta dei pretoriani. Persa ogni speranza, Nerone fuggì nella villa del liberto Faonte, a 4 miglia da Roma tra la via Salaria e la Nomentana, dove si fece uccidere dal liberto Epafrodito.  Marcia su Roma SENATO Servio Sulpicio GALBA legato imperiale accordo PRETORIANI

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