ASSOCIAZIONE SVILUPPO PERSONE IMPRESE TECNOLOGIE EFFETTO EURO ASSOCIAZIONE SVILUPPO PERSONE IMPRESE TECNOLOGIE Ottobre 2018 Mario Turco Liveri
L’Unione Europea ha quasi gli stessi abitanti degli Stati Uniti ed un PIL di poco inferiore. Rappresenta pertanto una forza economica di tutto rilievo nel panorama internazionale. L’Europa tuttavia presenta un preoccupante invecchiamento della popolazione con un tasso medio del 20% di abitanti con una età superiore a 65 anni. In tale contesto l’Italia ha il tasso di invecchiamento più elevato con una percentuale del 22,21%. L’arrivo di immigrati in questi ultimi venti hanno ha evitato di peggiorare ancora di più la situazione.
POPOLAZIONE TOTALE Pil 2017 2017 1960 Variaz. UNIONE EUROPEA 512.620 408.940 25,35 15.326 AREA EURO 341.043 265.029 28,68 13.002 STATI UNITI 325.983 180.760 80,34 16.159 1,20 PAESI oltre i 65 anni PORTOGALLO 10.303 8.858 16,32 2.159 20,95 GRECIA 10.723 8.332 28,69 2.306 21,51 BELGIO 11.348 9.153 23,97 2.079 18,32 OLANDA 17.127 11.487 49,10 3.122 18,23 SPAGNA 46.549 30.263 53,81 8.758 18,82 ITALIA 60.542 50.200 20,60 13.449 22,21 REGNO UNITO 66.051 52.368 26,13 11.810 17,88 FRANCIA 67.126 46.636 43,94 12.711 18,94 GERMANIA 82.713 72.778 13,65 17.405 21,04
DETERMINAZIONE CAMBIO LIRA EURO AL 31.12.1998 COME NASCE L’EURO DETERMINAZIONE CAMBIO LIRA EURO AL 31.12.1998 Basi di calcolo ore 11,00 del 31.12.1998 Lira verso ecu 1.940,90 Lira verso il dollaro 1.659,54 Lira verso il marco tedesco 990,002 Marco tedesco verso il dollaro 1,6763 Peso della lira nel paniere dell’ ecu 7,75% pari a lire 151,80 Si divide il peso della lira 7,75% = 151,8 con il cambio del dollaro 0,09147111 Si esegue la stessa operazione per le altre valute che fanno parte dell’euro Sommando tutti i pesi delle altre valute si ottiene il cambio euro- dollaro 1,16675240 Si moltiplica il cambio euro/dollaro con il cambio lira dollaro 1.936,27 e si ottiene il cambio della lira con l'euro. La determinazione delle parità di cambio tra le vecchie monete europee e l’Euro non è stata oggetto di una trattativa tra i vari Governi ma un calcolo matematico non determinabile aprioristicamente.
Cambio verso moneta nazionale Cambi euro 31-dic-98 PAESI moneta locale lira per 1 euro parità Italia 1936,27 Belgio 40,3399 47,998 1936,23 Lussemburgo Germania 1,95583 989,999 Spagna 166,386 11,637 Francia 6,55957 295,182 Irlanda 0,787564 2458,56 Olanda 2,20371 878,64 Austria 13,7603 140,714 Portogallo 200,482 9,658 1936,26 Finlandia 5,94573 325,658
L’EURO: ALCUNI VANTAGGI Riduzione drastica degli interessi per i mutui dei cittadini e sui prestiti delle imprese, ma soprattutto per lo Stato beneficiario di un vistoso calo degli interessi sul pesante debito pubblico. Oggi un punto di interessi vale circa € 23 miliardi. Azzeramento del rischio di cambio nell’intera comunità europea per tutte le transazioni commerciali e finanziarie. Utilizzo per i viaggiatori, in tutti i Paesi della Comunità, della stessa moneta. Una moneta stabile, forte e competitiva al pari del dollaro e dello yen, tale da divenire strumento di pagamento internazionale.
EVOLUZIONE TASSI DI INTERESSE 1985 1990 1995 1998 1999 2000 2005 2010 2015 2017 2018 Prime Rate Abi Media mese di giugno 17,00 13,00 11,63 7,88 Ribor 15,21 12,57 10,49 5,03 media annuale Euribor 6 mesi media mese di giugno 2,68 4,68 2,08 1,01 0,05 -0,25 -0,27 Roma interest offered rate Euribor European interest offered rate
E’ pur vero che il Pil non rappresenta il miglior dato per misurare il reale benessere di un Paese. Attualmente, tuttavia, non disponiamo di altri elementi statistici di misurazione della ricchezza e della crescita alternativi. Dall’inizio della crisi del 2008 in nostro Paese non ha ancora recuperato rispetto agli altri Paesi, fatta eccezione per la Grecia ed il Portogallo. Tutti gli altri sono cresciuti ed hanno assorbito le perdite degli anni in cui gli effetti della crisi sono stati più pesanti. La Cina ha avuto tassi di crescita del 116% e l’India del 123% e con questi Paesi e tali ritmi di crescita dobbiamo competere, ciò vuol dire che non basta svalutare una moneta di qualche punto per essere competitivi.
Tutti i Paesi sono cresciuti, eccetto Grecia e Italia negli ultimi 18 anni a tassi superiori Al 50%, che deflazionato, vuol dire a più del 20% circa. Il nostro Paese praticamente non è cresciuto e gli effetti della crisi del 2008 non sono ancora stati riassorbiti. Gli investimenti privati so rimasti stagnanti e quelli Statali paralizzati da un debito pubblico pesante con spese per interessi ingenti. Ovviamente la medesima situazione si evidenzia per i dati relativi al PIL pro capite.
Le percentuali sono depurate dai tassi di inflazione
Gross domestic product at current prices per head of population PIL PROCAPITE PAESE 2017 2010 2000 Variazione GRECIA 16,58 20,32 13,07 3,50 PORTOGALLO 18,74 17,02 12,48 6,25 ITALIA 28,36 26,82 21,76 6,60 SPAGNA 25,00 23,21 15,94 9,06 FRANCA 34,08 30,76 24,40 9,68 BELGIO 38,64 33,51 25,19 13,45 GERMANIA 39,45 32,14 25,98 13,47 FINLANDIA 40,57 34,88 26,32 14,24 OLANDA 42,81 38,02 28,14 14,67 AUSTRIA 41,97 35,39 26,66 15,31 Gross domestic product at current prices per head of population AMECO RESULTS
Il rapporto debito pubblico/Pil ha continuato la sua corsa raggiungendo il 132% e posizionandosi al secondo posto in Europa impedendo una crescita del Paese per effetto di mancati investimenti pubblici e di incentivazione alle imprese. La difficoltà nell’attuazione di riforme strutturali per risanare i conti dello Stato e rilanciare l’economia sono la principale causa di tale situazione. In occasione della crisi finanziaria del 2008 siamo anche stati fortunati perché non siamo dovuti intervenire pesantemente per salvare il sistema bancario. La Germania ha speso circa 247 miliardi di euro, il Regno Unito 164, la Spagna 58 e noi solo 4 miliardi. Se la crisi avesse colpito seriamente le nostre banche oggi vivremmo una situazione decisamente peggiore.
DEBITO PUBBLICO/PIL PAESE 2000 2005 2010 2015 2017 BELGIO 108,77 94,68 99,72 106,06 103,12 GERMANIA 58,86 66,99 80,95 71,03 64,13 GRECIA 104,93 107,39 146,25 176,80 178,58 SPAGNA 57,96 42,28 60,14 99,44 98,34 FRANCIA 58,62 67,15 85,12 95,58 96,98 ITALIA 105,11 101,94 115,41 131,51 131,81 LUSSEMBURGO 7,25 7,38 19,79 21,97 22,95 OLANDA 51,68 49,20 59,28 64,58 56,75 AUSTRIA 66,12 68,64 82,70 84,59 78,41 PORTOGALLO 50,32 67,39 96,18 128,75 125,68 FINLANDIA 42,51 40,00 47,12 63,54 61,42
AMMONTARE DEBITO PUBBLICO PAESI 2000 2005 2010 2015 2017 Belgio 281 295 364 435 452 Germania 1.246 1.541 2.089 2.159 2.092 Italia 1.303 1.519 1.852 2.173 2.263 Olanda 232 269 375 441 416 Austria 140 174 244 291 290 Grecia 148 214 331 312 317 Finlandia 58 66 88 133 137 Francia 870 1.190 1.632 2.098 2.218 Spagna 394 650 1.074 1.144 Portogallo 65 107 173 243
INTERVENTI PUBBLICI SUI SISTEMI BANCARI E FINANZIARI 2007-2013 Il debito pubblico è cresciuto fortemente nonostante il nostro Paese, negli anni cruciali della crisi, non sia stato seriamente impegnato, come altri, a dovere effettuare salvataggi per le banche. Il nostro sistema è risultato essere indenne o quasi dalle influenze dei derivati e della bolla immobiliare.
Il tasso di disoccupazione riflette la situazione generale del Paese e, seppure Di molto inferiore quello greco e spagnolo, è assai grave poiché incorpora una disoccupazione giovanile che sfiora il 40%. Questi dati sell’occupazione non tengono conto dei numerosi contratti precari Che incidono sulla insicurezza dei giovani e quindi sulla crescita in generale. La difficoltà nel trovare un lavoro incide anche sull’abbandono delle scuole superiori e universitarie poiché non sono reputate come un trampolino di lancio. Numerosi giovani che poi si laureano a spese del nostro Stato scelgono di emigrare per trovare un’occupazione consono ai loro studi.
TASSI DI DISOCCUPAZIONE Paese 2000 2010 2015 2017 Euro area 8,9 10,2 10,9 9,1 Belgium 6,9 8,3 8,5 7,1 Germany 7,9 7 4,6 3,8 Ireland 4,5 14,6 10 6,7 Greece 11,2 12,7 24,9 21,5 Spain 11,9 19,9 22,1 17,2 Italy 8,4 Luxembourg 2,2 6,5 5,6 Netherlands 3,7 5 4,9 Austria 3,9 4,8 5,7 5,5 Portugal 5,1 12 12,6 9 Finland 9,8 9,4 8,6 United States 4 9,6 5,3 4,4 Japan 4,7 3,4 2,8
Il Bilancio dello Stato italiano del 2017 presenta un deficit di €/mld 36.691 e comprende una spesa per interessi pari a €/mld 65.641. senza tale spesa si avrebbe un avanzo di €/mld 28.950. Occorre tenere presente che oggi i tassi di interesse sono molto bassi per effetto della politica della BCE e dei suoi massicci acquisti di titoli pubblici. Quando questa manovra si concluderà bisognerà tenere conto che ogni punto di incremento sui tassi di interessi comporterà per il nostro Paese un incremento di spesa superiore a €/mld 23 annui. La pressione tributaria, ovvero la somma del prelievo fiscale in rapporto al PIL, è pari al 29,12% e se teniamo conto dei contributi sociali totali si perviene alla definizione della pressione Fiscale paria al 42,5% tenendo conto che i contributi vengono pagati per un terzo dai lavoratori e due terzi dai datori di lavoro.
BILANCIO STATO ITALIANO ANNO 2017 % PIL VENDITE 38.168,00 STIPENDI 164.007,00 IMPOSTE SUI REDDITI 250.477,00 14,59 CONSUMI 94.759,00 IMPOSTE INDIRETTE 249.922,00 14,56 PRESTAZIONI CON ACQUISTI 45.415,00 CONTRIBUTI 226.244,00 13,18 PRESTAZIONI SOCIALI E PENSIONI 342.072,00 REDDITI DA CAPITALE 11.734,00 0,68 CONTRIBUTI ALLA PRODUZIONE 26.387,00 ALTRE ENTRATE 23.363,00 INTERESSI 65.641,00 TOTALE ENTRATE 799.908,00 ALTRE SPESE 35.645,00 INVESTIMENTI 65.673,00 PIL 1.717.000,00 839.599,00
PARAMETRI DI MAASTRICHT 3% rapporto massimo tra deficit pubblico e PIL 60% rapporto massimo tra debito pubblico e PIL 2% il tasso dei titoli di stato a medio lungo termine non deve superare più di 2 punti rispetto al tasso dei tre migliori Paesi Quando si richiede una maggiore elasticità finanziaria in pratica si intende aumentare Il debito pubblico e quindi i rapporto tra debito e PIL.
COMPOSIZIONE DELLA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE DESCRIZIONE €/000 Anno di rif.to IMMOBILI 5.491,70 2013 OGGETTI 108,40 ATTIVITA' FINANZIARIE 4.406,69 2017 VARIAZIONI PASSIVITA' FINANZIARIE - 927,72 MEDIA 9.079,07 DAL 2007 1220 122 PIL ITALIA 1.717,00 107 10 DEBITO PUBBLICO 2.263,00 657 66
LA RICCHEZZA PRIVATA PAESE 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 ITALIA 7,85 7,90 8,09 8,17 7,89 8,04 8,73 FRANCIA 7,55 7,51 7,94 8,07 8,11 8,12 REGNO UNITO 8,20 6,93 7,34 7,49 7,36 7,41 7,44 CANADA 6,75 6,00 6,36 6,60 6,58 6,79 6,80 GERMANIA 6,10 5,98 6,21 6,25 6,22 6,38 6,40 USA 6,45 5,20 5,39 5,63 5,49 5,79 5,82
UTILIZZO STRUMENTI DI PAGAMENTO TRACCIABILI PAESI Numero Operazioni FINLANDIA 445 OLANDA 424 REGNO UNITO 384 ESTONIA 327 FRANCIA 313 BELGIO 306 GERMANIA 260 IRLANDA PORTOGALLO 209 AUSTRIA 190 SPAGNA 148 ITALIA 95 GRECIA 60 MEDIA UE 239
ANOMALIE DEL SISTEMA Eurispes e Ministero dell’Economia ci dicono che l’evasione fiscale in Italia vale dai 250 ai 270 miliardi di euro; Eurispes rileva che l’economia sommersa vale 540 miliardi di euro; Se consideriamo che la corruzione vale circa 60 miliardi di euro a cui occorre aggiungere l’inefficienza del sistema amministrativo pubblico e lo sperpero degli enti inutili;
SUGGERIMENTI Un serio recupero dell’evasione fiscale e contributiva e dell’efficienza del sistema amministrativo pubblico insieme ad una lotta seria alla corruzione, potrebbero consentire di: Ridurre il carico fiscale a imprese e cittadini; Ridurre il debito pubblico; Realizzare investimenti pubblici e creare lavoro rendendo più moderno ed efficiente il Paese; Investire nel sociale e nella tutela dei più deboli.
ASSOCIAZIONE SVILUPPO PERSONE IMPRESE TECNOLOGIE FINE