LA POESIA RELIGIOSA
Il Cristianesimo è un punto di riferimento importantissimo per tutto il XIII secolo Conseguenze: 1. Si pensa che la realtà vera non è quella del mondo, ma quella ultraterrena. Ogni fenomeno terreno è considerato un messaggio divino
2. L’uomo, corrotto dal peccato originale, ha continuamente bisogno dell’aiuto della Grazia divina e vive alla ricerca di una propria identità perduta
3. Il modello umano è quello del SANTO: rinuncia ai beni terreni e ricerca la perfezione spirituale. Esperienza MISTICA: la conoscenza perfetta è data dall’unione con il divino, raggiungibile attraverso il distacco dalle cose terrene, la meditazione…
4. Anche l’arte si fonda su un’interpretazione simbolica e allegorica
Tuttavia, la chiesa era in crisi… Si diffonde la volontà di riportare la Chiesa alla purezza originaria perché è diventata solo un’istituzione economica, politica e militare
Da una parte: nascono le ERESIE (negazione di alcuni dogmi o verità di fede insegnati dalla Chiesa). All’inizio la Chiesa cerca di reprimerle (crociata contro gli albigesi; 1233 nasce il Tribunale dell’Inquisizione)
Dall’altra… nascono gli ordini mendicanti DOMENICANI: più legati alla Chiesa, concentrano i loro sforzi sulla predicazione e hanno come primo scopo la lotta all’eresia
FRANCESCANI: più legati alla vita di ogni giorno, vivono in stretto contatto con le masse popolari. Nasce la figura del frate che non rimane chiuso in convento, ma va per il mondo a predicare
In questo contesto, nasce la poesia religiosa Centro di maggiore di diffusione: Umbria Ha le radici in movimenti di religiosità popolare che coinvolgono masse di credenti:
1. il movimento francescano 2. il movimento dell’Alleluja, 1233 circa; folle di credenti percorrevano città e campagne intonando inni di lode a Dio e annunciando l’avvento di un’età di pace e fraternità 3. il movimento dei Disciplinati o dei Flagellanti, 1258; gruppi itineranti di religiosi e di laici che si assumono il compito dell’esaltazione di Dio, dei Santi e della Vergine nelle maggiori festività religiose; percorrono le strade facendo pubblica penitenza, flagellandosi e cantando laude (canti religiosi)
SAN FRANCESCO Francesco nacque ad Assisi intorno al 1182 famiglia ricca: il padre era un mercante di stoffe.
Dopo gli studi affiancò il padre nell’attività commerciale, poi intraprese la professione militare. Colpito da febbre mentre era in viaggio, tra il 1204 e il 1205, dovette tornare a casa e in questo periodo si compì la sua conversione.
Verso il 1206 abbandonò casa e ricchezze, decidendo di vivere in povertà. Iniziò a predicare la parola di Dio.
Sentiva il bisogno di tornare a Cristo; in lui troviamo: rifiuto del benessere e delle ricchezze affermazione del valore della povertà aspirazione alla pace con gli uomini e con tutte le cose create umiliazione di sé e la sottomissione totale all’autorità di Dio
Fondò un Ordine religioso (nel 1221) che fu riconosciuto solo nel 1223 Ammalato e quasi cieco visse gli ultimi anni in eremi e conventi dell’Italia centrale Morì nel 1226 Lettura p. 54 - 55